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La fertilità di giovani donne a rischio a causa di un agente patogeno parodontale

La fertilità di giovani donne a rischio a causa di un agente patogeno parodontale

mar. 25 luglio 2017

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Helsinki ‒ Uno studio effettuato di recente dai ricercatori dell’Università di Helsink ha scoperto che il comune agente patogeno parodontale Porphyromonas gingivalis nelle giovani donne può inibire il concepimento. Secondo il Global Burden of Disease Study, la parodontite cronica grave è la sesta malattia più comune al mondo, ma finora non era stata provata alcuna influenza sul concepimento dei batteri parodontali.

Partendo dal quesito se i marcatori microbiologici e sierologici della parodontite siano associati col concepimento, la ricerca ha preso in considerazione 256 donne di età compresa tra i 19 e i 42 anni che avevano smesso di prendere anticoncezionali ai fini di una gravidanza. Alle partecipanti sono state poste inizialmente domande sui loro trascorsi sanitari, sull’abitudine al fumo e all’igiene orale, le precedenti visite dentistiche e lo status socio-economico. Gli esami orali hanno stabilito la presenza di lesioni cariose e della malattia parodontale (basato sulla profondità della tasca, visibilità della placca, sanguinamento al sondaggio e perdita di attacco parodontale clinico).

Per rilevare la presenza di agenti patogeni parodontali e di anticorpi associati, i ricercatori hanno analizzato il siero e la saliva raccolta. Sono stati eseguiti esami ginecologici e presi tamponi vaginali. L’indagine è andata avanti per 12 mesi per stabilire se le protagoniste erano rimaste incinte.

Secondo i risultati, il P. Gingivalis nella saliva è risultato significativamente più frequente tra le donne che non avevano concepito rispetto a quelle rimaste incinte (8,3 per cento rispetto a 2.1 per cento). I livelli di anticorpi salivari contro l’agente patogeno erano significativamente più alti nelle donne non rimaste incinte. L’analisi statistica ha mostrato inoltre che i risultati erano indipendenti da altri fattori di rischio che contribuiscono alla concezione, quali età, condizione socio-economica, vaginite batterica o malattia parodontale.

«Il nostro studio non risponde alla domanda quali siano le possibili cause di infertilità, ma dimostra che i batteri parodontali possono avere un effetto sistemico anche in quantità inferiori e prima che vengano osservati chiari segni clinici della malattia gengivale» ha detto Susanna Paju, (Università di Helsinki) parodontologo e autore principale della ricerca.

Il gruppo di studio era abbastanza omogeneo per quanto riguarda lo stato socio-economico e di salute generale. Tuttavia, la ricerca è stata soggetta a limiti quali: mancata informazione sulla data esatta dell’interruzione di anticoncezionali, durata dell’uso di qualsiasi metodo di controllo delle nascite e se il concepimento in ritardo era attribuibile ai partecipanti o alle loro coniugi.

«L’associazione tra P. Gingivalis e il ritardo nel concepimento deve essere confermata in altri studi e con numeri più consistenti. Inoltre i meccanismi che spiegano questa associazione devono essere chiariti. I dati attuali, tuttavia, incoraggiano le donne in età fertile a mantenere una buona igiene orale e a effettuare frequenti esami parodontali al fine di evitare infezioni», hanno detto gli autori nel loro rapporto di ricerca.

Lo studio dal titolo “Porphyromonas gingivalis may interfere with conception in women” è stato pubblicato online il 12 giugno sul Journal of Oral Microbiology.

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