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Il quarto seminario europeo JSDEI discute del trattamento olistico del diabete e della parodontite

Sunstar

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mer. 2 dicembre 2015

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Barcellona, Spagna – Il 6 novembre, un numero record di 470 delegati internazionali provenienti da diversi settori dell’odontoiatria e della medicina si sono riuniti a Barcellona per la quarta sessione europea del Diabetes Education Initiative Joslin – Sunstar (JSDEI) organizzato dalla Fondazione Sunstar e dal Joslin Diabetes Center di Boston, negli Stati Uniti. I relatori hanno presentato l’ultima ricerca di punta sulle relazioni tra il diabete, la malattia parodontale e la nutrizione.

Il seminario JSDEI si tiene ogni anno in Europa e nel mondo e mira a promuovere la collaborazione interdisciplinare tra professionisti medici e dentisti, per evidenziare il rapporto ancora sottovalutato tra salute orale e sistemica. Alla manifestazione, che ha rappresentato il 19° seminario JSDEI mondiale e il primo tenutosi in Spagna, otto illustri esperti spagnoli e statunitensi hanno relazionato sul tema “Diabete, salute orale e nutrizione: interrelazioni, innovazione e interazione”. Il simposio è stato completato dalla conferenza stampa del 5 novembre, per informare i media circa lo scopo di JSDEI, sulle più recenti scoperte in merito alla parodontite, al diabete e sul ruolo del dentista nell’intercettazione del diabete.
«Siamo molto lieti di contribuire a diffondere l’importanza del legame tra salute orale e salute sistemica», ha sostenuto nella conferenza stampa Masakazu Nakamura, amministratore delegato di Sunstar Suisse, sponsor principale della manifestazione.
Sia in conferenza stampa che durante il seminario, i relatori internazionali hanno sottolineato il rapporto bidirezionale tra il diabete mellito e la malattia parodontale: la parodontite raddoppia il rischio di sviluppare il diabete e i diabetici hanno tre volte di più la probabilità di avere problemi orali. Pertanto, coinvolgere i dentisti nella rilevazione del diabete è fondamentale per prevenire il disturbo. «Almeno la metà delle persone che hanno il diabete non sanno di averlo», come sottolineato durante la conferenza stampa dal dottor Eduard Montanya, professore di Endocrinologia presso l’Università di Barcellona e direttore scientifico del Centro di ricerca biomedica spagnola sul diabete e sui disturbi metabolici associati (CIBERDEM).
Al seminario, Montanya, uno dei presidenti dell’evento, si è soffermato sull’interrelazione tra il diabete e la parodontite da un punto di vista medico. In particolare, ha sottolineato le somiglianze nel trattamento e nella gestione delle due malattie, e ha incoraggiato i professionisti medici e dentistici a collaborare più strettamente per garantire il trattamento ottimale dei pazienti affetti da entrambe le patologie. In questo contesto, ha spiegato che alcuni studi hanno dimostrato che il trattamento della parodontite può migliorare il controllo glicemico nei pazienti diabetici.
Considerando il legame tra salute orale e sistemica dal punto di vista di un dentista, il dottor Mariano Sanz, il secondo presidente della manifestazione e docente di Parodontologia presso l’Università complutense di Madrid, in Spagna, ha spiegato che la parodontite è un potenziale fattore di rischio per varie malattie sistemiche, tra cui il diabete, le malattie cardiovascolari e l’artrite reumatoide. «I pazienti con periodontite condividono i rischi, quale il fumo, il sovrappeso o l’ipertensione, con queste malattie. Pertanto, i professionisti orali devono segnalare i pazienti con infezioni gengivali ai corrispondenti specialisti. In realtà, molti suggerimenti per la prevenzione dei fattori di rischio dovrebbero essere dati al dentista come parte del trattamento parodontale», ha affermato, sottolineando l’importanza della prevenzione e della promozione di uno stile di vita sano.
Per comprendere meglio il rapporto bidirezionale tra malattia parodontale e diabete, i ricercatori hanno iniziato a esaminare il ruolo del microbioma a questo riguardo. Il dr. Robert J. Genco, professore di Biologia orale, Parodontologia e Microbiologia presso l’Università dello Stato di New York a Buffalo, negli Stati Uniti, ha presentato alcuni dei risultati di questa ricerca, compresi eventuali meccanismi microbici – in che modo i batteri orali entrano nel flusso sanguigno – che potrebbe spiegare l’associazione tra le due malattie.
Il dottor William C. Hsu, assistente professore di Medicina presso la Harvard Medical School negli Stati Uniti, ha discusso sul ruolo della nutrizione nella gestione del diabete e della parodontite. «Il cambiamento della nostra dieta nel corso degli ultimi decenni potrebbe essere responsabile dell’aumento di entrambe le condizioni», ha dichiarato, riferendosi al crescente eccesso di nutrizione e occidentalizzazione delle diete (elevato apporto di grassi e carboidrati semplici) in tutto il mondo. Egli ha dimostrato che diete ricche di fibre e basso contenuto di grassi, come ad esempio la dieta tradizionale asiatica, sono molto positive per i pazienti con diabete e parodontite. Queste tipologie di diete hanno evidentemente ridotto la resistenza all’insulina e promosso la perdita di peso, ma anche migliorato i marcatori della malattia parodontale e i profili metabolici, ha detto Hsu.
Il dottor Carlos Mendieta, docente di Parodontologia e capo dell’unità parodontologica presso l’Università di Barcellona, ha considerato il ruolo della xerostomia come sintomo di molte malattie sistemiche e un effetto negativo di molti farmaci, assunti dai diabetici. Le conseguenze di una bocca secca includono un aumentato rischio di carie dentale e di infezione della mucosa orale. «Pertanto, il trattamento è molto importante al fine di migliorare la salute orale e la qualità della vita dei pazienti diabetici», ha concluso.
Il dottor George L. King, professore di Medicina alla Harvard Medical School, ha parlato delle complicanze vascolari del diabete, tra cui le disfunzioni cognitive, le malattie cardiovascolari e le malattie parodontali. In questo contesto, ha discusso degli effetti tossici della iperglicemia come fattore di rischio per le complicazioni diabetiche e il ruolo dell’insulina come fattore potenzialmente protettivo per prevenire le malattie vascolari in pazienti diabetici.
Ancora, il dottor David Vincent López dall’Ospedale universitario La Paz di Madrid ha discusso il legame tra obesità e diabete di tipo 2. Ha spiegato che l’obesità è caratterizzata da infiammazione multi-sistemica, che sembra essere un fattore determinante sia per la resistenza all’insulina sia per l’iperglicemia diabetica. Sullo stesso argomento, il dottor C. Ronald Kahn della Harvard Medical School ha presentato uno studio che ha scoperto un legame tra la composizione del microbioma intestinale e alcuni fattori genetici e ambientali, che complessivamente ha avuto un impatto sulla predisposizione all’obesità e quindi al rischio di diabete di tipo 2.
Per la prima volta nella storia della JSDEI, il seminario ha anche coinvolto i pazienti, le associazioni scientifiche, insieme ai dentisti e ai futuri medici, nel tentativo di aumentare la consapevolezza del legame tra salute orale e diabete. Attraverso la collaborazione con diverse università, il simposio è stato trasmesso in diretta, consentendo agli studenti di otto università spagnole, sei italiane e una università francese, oltre a dieci cliniche in Spagna e Germania, di partecipare in modo interattivo, sottoponendo domande on-line.
Inoltre, prima del seminario, la Sunstar ha collaborato con la Sociedad Española de Periodoncia y Osteointegración (SEPA, società spagnola di parodontologia e osteointegrazione), la Sociedad Española de Diabetes (SED, società spagnola di diabete) e Federación de diabetici Españoles (federazione diabetica spagnola) per realizzare una serie di conferenze dal titolo “Guarda le gengive, controlla il diabete”, tenute in sette città spagnole. In questo contesto, parodontologi ed endocrinologi hanno dato ai pazienti diabetici una spiegazione semplificata del legame tra malattia orale e aumento di zucchero nel sangue. «Speriamo che nella gente si diffonda questa informazione, in modo che in futuro avrà un impatto anche sui nostri responsabili politici e le autorità sanitarie, inglobando la diagnosi della parodontite, il trattamento e la prevenzione nel sistema sanitario nazionale spagnolo», ha dichiarato, durante la conferenza stampa, il dottor David Herrera, presidente SEPA e coordinatore del SED-SEPA, team di lavoro sul diabete e la malattia parodontale.
Il seminario JSDEI è stato sostenuto dal gruppo Sunstar, FDI, SEPA, dalla Federazione europea di Parodontologia, dalla Sociedad Española de endocrinologia y Nutrición (società spagnola di endocrinologia e nutrizione), e CIBERDEM. Il prossimo convegno si terrà il 15 gennaio 2016 a Singapore.

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