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Giornata Europea della Salute Orale indetta dal Consiglio dei dentisti europei (CED)

Oltre 380 milioni di persone in tutto il mondo hanno il diabete, una malattia metabolica che colpisce i livelli di glucosio nel sangue. (Fotografia: Minerva Studio / Shutterstock)

ven. 5 settembre 2014

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Il CED (Council of European Dentists) ha dato l’annuncio di aver scelto il 12 settembre quale “Giornata Europea della Salute Orale”. Quest’anno il Consiglio si attiverà per una vasta sensibilizzazione sui legami esistenti tra salute orale e diabete e sul ruolo importante che i dentisti europei possono svolgere per una diagnosi iniziale e nella gestione del paziente.

”Salute orale e diabete”: proprio su questo tema il CED ha deciso di dedicare la propria attenzione nell’ultimo dei tradizionali incontri semestrali svoltosi a maggio ad Atene: una decisione che scaturisce dal drammatico incremento delle persone colpite dal diabete negli ultimi dieci anni e della scarsa attenzione che le Autorità sanitarie dedicano in genere alla prevenzione delle malattia orale in questi malati.

In realtà la malattia ha effetti notevoli sia sulle cure odontoiatriche che sulla salute della bocca in generale. Chi ha un controllo precario del glucosio è più esposto al rischio di gengiviti a loro volta una delle cause più gravi di perdita del dente e di malattie cardiovascolari. Ma altri collegamenti vengono segnalati tra diabete e salute orale: parodontiti, carie, disfunzioni salivari, malattie ed infezioni della mucosa orale, disturbi orofacciali.

Le “Linee guida sulla salute orale dei pazienti affetti da diabete” contenenti norme e raccomandazioni in materia sono state già emanate dalla Federazione Internazionale del Diabete (IDF) in collaborazione con l’FDI (Fédération Dentaire Internationale)e sono direttamente e gratuitamente scaricabili dal sito dell’IDF.

Stando alle cifre, dall’”Atlante del diabete 2013” curato dall’IDF, risulta che più di 56 milioni di persone in Europa tra I 20 e I 79 anni sono affetti dalla malattia, ma si prevede un aumento del 22 per cento nei prossimi 20 anni fino ad un numero complessivo di 69 milioni di pazienti. Sempre secondo l’Atlante, in Europa la Turchia è il Paese con la più alta incidenza (14,8 per cento), mentre in cifra assoluta, è la Federazione russa a godere del triste primato (10 milioni 900 mila), mentre l’Azerbaijan è al minimo (2,4 per cento).

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