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I pazienti al giorno d’oggi tendono ad andare più spesso in tribunale

Il dott. Andy Wolff intervistato dal Group Editor Daniel Zimmermann (© Kristin Hübner/DTI).
D. Zimmermann

D. Zimmermann

gio. 5 novembre 2015

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Che si tratti di un errore di negligenza o di un caso di errore di valutazione, anche il professionista più esperto può commettere un errore. Infatti, le statistiche indicano che è probabile che ogni dentista sarà coinvolto in una causa per negligenza a un certo punto della sua carriera. Il dottor Andy Wolff, dentista israeliano, ha lavorato come medico esperto in contenzioso e malpractice dentale per molti anni e si è trovato di fronte quasi tutte le circostanze, da lieve a grave negligenza a overtreatment. Abbiamo avuto l’opportunità di parlare con lui di recente riguardo al costante aumento del contenzioso nel settore e alle misure semplici che possono aiutare a prevenire molti incidenti di malpractice, in primo luogo.

Dr. Wolff, lei è un medico esperto nel contezioso relativo alla malpractice ormai da molti anni. Perché è così importante incrementare la consapevolezza su questo argomento?
Così tanta letteratura dice ai dentisti come fare le cose – riguardo a come mettere un impianto o aumentare l’efficacia con le nuove tecnologie – ma non ci sono libri su come non fare le cose o, più precisamente, che cosa può accadere quando qualcosa è andato storto. Questo aspetto non è meno importante, sia per il paziente affetto sia per il clinico, che potrebbe essere di fronte a delle conseguenze legali. Molti potrebbero pensare che questo tema non li riguardi, ma ogni medico intelligente sa che le cose a volte vanno male e nessuno ne è immune. Documentando gli incidenti di malpratica e parlando e scrivendo su questi temi, mi propongo di sensibilizzare l’opinione pubblica e quindi aiutare a prevenire futuri incidenti.

Nella sua esperienza, quali tipi di malpractice sono più comuni?
Ci sono di sicuro molti casi in campo neurologico. In qualità di medico esperto, mi trovo di fronte a molte istanze per danni neurologici causati durante l’inserimento di un impianto, durante estrazioni dentarie o attraverso un’iniezione. È un incedente comune e accade tutto molto in fretta. Tipicamente, si tratta di un errore accidentale, perché il clinico era di fretta o nervoso. Tuttavia, le conseguenze per il paziente sono per lo più molto drammatiche e spesso irreparabili.

Oltre a danni al sistema nervoso, c’è un settore in cui gli errori sono più probabili?
Se dovessi sceglierne uno, direi che è quello degli impianti. Recentemente ho avuto un caso molto sconcertante in cui un chirurgo orale ha fatto tutto il lavoro preliminare attraverso esami meticolosi, come TAC, e radiografie. Per questo motivo, sapeva per certo che stava lavorando con una struttura ossea di 11 millimetri, ma ha usato un impianto lungo 13 mm nel trattamento. Forse aveva solo sbagliato o l’assistente gli ha passato l’impianto sbagliato e lui non ha ricontrollato, ma il risultato è stato che ha colpito un nervo. In questo caso particolare, il dentista era uno specialista, un chirurgo esperto. Senza portare la questione sul senso di colpa, anche se il chirurgo era senza alcun dubbio responsabile per il danno, casi come questo dimostrano che gli errori possono davvero accadere a chiunque.

 

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