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Gli effetti delle metamfetamine sulla salute orale: indagine scientifica

L'abuso di metamfetamine porta al deterioramento della salute della bocca. La maggior parte dei tossicodipendenti hanno carie e sono soggetti a perdita dei denti. (Foto: Wikimedia Commons)
Dental Tribune International

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ven. 11 dicembre 2015

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LOS ANGELES. Sono stati pubblicati di recente i risultati di uno dei più approfonditi studi sui consumatori di metamfetamine. Se la dimostrazione del legame esistente tra l’uso di tale droga e le condizioni della bocca era in gran parte aneddotica l’indagine mostra ora quanto sia elevata l’incidenza della malattia dentale in coloro che abusano di questa sostanza e in particolare in soggetti di sesso femminile.

Nello studio i ricercatori dell’University of California Los Angeles, hanno preso in esame il grado di gravità della malattia dentale in 571 soggetti che fanno abuso di metamfetamina, sottoposti a esami orali completi e valutazioni psicosociali, scoprendo alti tassi di malattia dentale e parodontale e un rapporto causa effetto tra i livelli di consumo e tasso di malattia dentale. Oltre il 96 per cento dei partecipanti aveva episodi di carie e il 58 per cento carie non trattate. Solo il 23 per cento ha mantenuto i propri denti naturali; il 3 per cento circa, erano del tutto edentuli.

Rispetto ai soggetti di sesso maschile le donne prese in esame dalla ricerca mostravano tassi più elevati di perdita dei denti e di presenza di carie, specie anteriori. Nei fumatori presenti più carie non trattate e carie radicolari. Per quanto riguarda il proprio aspetto dentale circa il 40 per cento ha manifestato gravi sentimenti di imbarazzo.

«Tale prevalenza di malattie dentale e parodontali risultante dall’indagine potrebbe servire ad allertare i dentisti sull’uso delle metamfetamine e nel pianificare la cura. Il disagio per il proprio aspetto dentale è uno stimolo potenziale per intervenire sui comportamenti» dicono i ricercatori.

La metamfetamina è una sostanza altamente stimolante del sistema nervoso centrale che può essere iniettata, inalata attraverso il naso, fumata o ingerita per via orale. L’abuso nel lungo termine può causare dipendenza, ansia, insonnia, disturbi dell'umore e comportamenti violenti. Inoltre, si possono verificare sintomi psicotici, come paranoia, allucinazioni e deliri. Secondo il National Survey on Drug Use and Health 2012, circa 1,2 milioni di persone (0,4 per cento della popolazione degli Stati Uniti) dice di aver fatto uso di metamfetamine lo scorso anno e 440.000 (0,2 per cento) nel mese precedente. L’età media degli “tossicodipendenti ” nel 2012 è risultata di 19,7 anni.

Intitolata “Dental disease patterns in methamphetamine users” la ricerca è stata pubblicata a dicembre sul Journal of the American Dental Association.

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