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Dove va la SICOI dopo il congresso di Milano?

ven. 12 dicembre 2014

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Rispondono il neoeletto (Motta Jones) e il past president (Barone). All’attuale rappresentante di SICOI, il presidente neoeletto Jason Motta Jones, e al suo predecessore, Antonio Barone, chiediamo di esprimere un ampio commento sul 24° Congresso internazionale SICOI, tenutosi a Milano dal 24 ottobre.

«È stato un anno straordinario per SICOI – esordisce con una certa enfasi Jason Motta Jones, presidente neoeletto – per vivacità, freschezza e dinamismo di una società scientifica, culminato nell’evento di Milano, avviato il 24 ottobre. Una sorpresa nella sorpresa…».

Perché?
Per qualità, partecipazione, contenuti; un’atmosfera davvero positiva che si percepiva ovunque, si respirava nell’aria, si coglieva nelle persone, nei volti dei partecipanti, nella passione dei relatori coinvolti, nella minuziosità dell’organizzazione, nell’attenzione ai particolari. Una due giorni che ha dato un’impronta innovativa all’intero panorama scientifico nazionale, dove SICOI si candida a diventare un gruppo da imitare, sempre all’avanguardia.

“Avanguardia” è un termine molto usato. Nel vostro caso che cosa sta ad indicare?
Innovazione, idee, brillantezza, originalità. Due importanti ricercatori impegnati nella lotta al cancro hanno aperto l’evento portando subito ai giovani un messaggio positivo, che sapeva di speranza, di un’italianità che deve ritrovare la sua eccellenza. Un messaggio di ricerca, di scienza e futuro, per alimentare ogni loro sogno, tracciare ogni possibile strada.

In concreto, quale avvio ha avuto il Congresso?
Ha dato il via al tema ispiratore, una bellissima lectio magistralis di Eugenio Romeo: “Estetica ed eccellenza. Imitare madre natura è possibile?”. Ossia il tentativo di puntare all’eccellenza nella pratica clinica quotidiana, cercando di emulare la perfezione divina del creato, di spingersi sempre all’osservazione, al dubbio, alla conoscenza. Uno stimolo quindi verso l’approfondimento continuo. La natura così grande, nelle sfumature speciali e incomprensibili. La spinta dell’uomo alla ricerca di quella stessa alchimia di particolari, alla curiosità verso leggi che dominano l’armonia e la convivenza, il confronto con la perfezione del risultato, ma anche con l’imperfezione delle differenze. Tutto questo innalza la nostra ricerca allo studio della bellezza delle cose, regala alla professione un profumo che tende verso l’alto, vero la filosofia e l’arte, amplia l’orizzonte di vedute, allena il pensiero, arricchisce.

Il pubblico ha reagito adeguatamente all’elevatezza dei temi e dei relatori?
Quattro speaker di fama mondiale hanno acceso l’entusiasmo della platea con le loro formidabili performance. Indiscutibili le qualità, la preparazione, il senso didattico, l’immediatezza del messaggio. Una comunicazione scientifica che si stacca dalla noia laboriosa dell’accademia e diventa scienza fruibile, trasmissibile, grazie a clinica, esperienza, valutazione. Il Congresso è diventato un momento di interazione, in uno scambio e confronto di opinioni. Lo si vedeva negli occhi interessati, nella curiosità delle aziende, nella soddisfazione degli organizzatori.

Ci parli anche degli altri relatori…
L’eleganza estetica di Mauro Fradeani, l’energia poliedrica di Giovanni Zucchelli, la concretezza e la capacità chirurgica di Istvan Urban, l’originalità (con un tocco di femminilità) di Sonia Leziy, hanno conferito un altissimo valore culturale al Congresso, ma anche un’occasione di approfondimento a 360 gradi in grande stile, per veste comunicativa e qualità iconografica. Si avvertiva anche, palpabile, quest’idea: di essere in un posto straordinario e con persone straordinarie, in un angolo straordinario della professione, della comunità scientifica, ma soprattutto dell’Italia.

Di un’Italia che, tuttavia, è in grave crisi
Pur contaminandosi con il mondo, SICOI ha saputo tirar fuori il meglio dell’italianità, la bellezza del marchio italiano, inimitabile, che non deve essere solo storia da raccontare. Noi abbiamo una storia da scrivere, una storia di futuro, che verrà scritta dal nuovo Consiglio direttivo SICOI, giovane e innovativo, studiato per darmi il miglior supporto di freschezza, grinta e dinamismo verso un biennio che si annuncia scintillante, ricchissimo di novità. In vista di una SICOI che accelera verso il futuro, salutando con un passaggio di testimone il presidente uscente, Antonio Barone.

Un suo commento su questo “passaggio del testimone”
Ad Antonio va un grazie, forte, sentito, infinito; per la serietà, la correttezza, l’ampiezza di vedute. È stato un presidente coraggioso, in grado di cambiare l’ordine delle cose, di fare e di assumersi responsabilità, un vero esempio di come si può essere guida e punto di riferimento. Antonio rappresenta oggi la miglior espressione della nostra società scientifica per ruoli di ancora più alto rilievo. Una persona rara, nella quale si concentrano capacità e grandi qualità umane.

Al Congresso, il presidente uscente Antonio Barone è stato in effetti indicato dal Consiglio e da SICOI all’unanimità quale candidato alla Presidenza della Federazione Europea (EFOSS). Un’occasione quindi per complimentarsi con lui e chiedergli, al tempo stesso, quali caratteristiche secondo lui hanno portato il suo successore alla presidenza.
Del nuovo presidente, forse SICOI ha scelto, oltre al merito, l’energia. Perché sa individuare al suo interno i talenti, soprattutto persone capaci di dare, con un cuore grande e passione. Jason Motta Jones è una persona di animo gentile, di una sensibilità e disponibilità uniche e rare, persona concreta e capace, con uno sfondo continuo di entusiasmo vibrante. Lo direi un innamorato delle cose della vita, della professione come di ogni suo interesse. Il passaggio tra noi due è avvenuto in un clima autentico di fiducia reciproca, stima e condivisione. Ora per Jason inizia la sfida.

Quale sfida?
Al futuro, la sfida per rendere SICOI ancora più grande: il biennio 2015-2016 sarà nuove idee e formule congressuali, sarà tante novità. SICOI porterà il proprio brand in posti eccellenti, simbolo di un forte credo in un’Italia che c’è già, già bella, che deve solo credere nei suoi sogni. Prossime location? Il Museo dell’automobile di Torino, le Terre di Ca’ del Bosco, ma anche Salerno e la Sicilia con il progetto SICOI Italy. SICOI sarà infatti aggiornamento, cultura, informazioni, piattaforma di crescita, corsi di aggiornamento e l’eccellente Progetto Regeneration Campus, che tocca più sedi, come Bologna, ma anche la splendida Madrid. Sarà corsi di comunicazione, public speaking, fotografia, hi-tech nell’era del digitale e del mondo globale. La Società punta all’aggiornamento completo, ad anticipare i tempi, alla novità e crede nei giovani, nella formazione e selezione di talenti, per dare coraggio, possibilità, visibilità alle giovani menti, clinici di domani. Tutto questo è solo l’inizio della sfida SICOI, che sa di contaminazione, di curiosità, di interscambio, di apertura e di colore quello del futuro. Perché i colori – commenta Barone – sono come i lineamenti: seguono i cambiamenti delle emozioni.

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