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Con l’età diminuiscono le proteine utili contro il cancro orale

La ricerca ha scoperto che nelle cellule epiteliali che rivestono la pelle e la bocca, il livello di una proteina chiave si riduce con il tempo. (Foto: Bobby Nick, www.freeimages.com)

lun. 21 settembre 2015

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NEW YORK I ricercatori dell’UCLA hanno scoperto che con il progredire dell’età la proteina che serve da soppressore del cancro si riduce nelle cellule epiteliali del derma e del cavo orale. No-Hee Park, preside di Facoltà dell’UCLA School of Dentistry e il suo team studiano il p53, proteina inibitore del tumore conosciuta come “controllore del genoma” per la sua azione nel riparare il DNA, nel regolare il ciclo delle cellule e loro processi di deterioramento.

«Cercare un modo per mantenere i livelli della p53 mentre l’individuo invecchia potrebbe fornire un supporto terapeutico alla prevenzione del cancro» dice Park, che ricopre anche il ruolo di professore emerito nel Dipartimento di odontoiatria e medicina dell’UCLA.

Ricerche precedenti mostrano che la p53 si accumula in grandi quantità nelle cellule dei tessuti connettivi, chiamati fibroblasti, i quali invecchiando, cessano di dividersi. Si pensa che tale accumulo provochi uno stop nella divisione cellulare che impedisce la riproduzione fuori controllo delle cellule, non consentendo di trasformarsi in cellule umorali.

In un articolo pubblicato online dalla rivista Aging Cell, i ricercatori hanno scoperto che nelle cellule epiteliali che rivestono la pelle e la bocca il livello di p53 si riduce, più che aumentare, quando invecchiano. Le cellule epiteliali si trovano nelle più ampie cavità del corpo, in organi come la bocca, lo stomaco, il piccolo intestino, i reni e il pancreas. Queste cellule presentano un livello definito di p53 in grado di proteggere l’organo da fattori ambientali esterni. Con livelli minori di p53, le cellule epiteliali più vecchie fanno più fatica a mantenere la loro integrità genetica a fronte di fattori cancerogeni, quelli cioè che consentono cancro di svilupparsi.

Park e il suo team riferiscono che nell’uomo il livello di p53 nelle cellule epiteliali della pelle e della bocca si riduce con l’età a causa di fattori epigenetici esterni, ambientali e non per mutamenti della proteina nella sequenza del DNA. «Siccome all’incirca il 90% dei tumori nell’uomo ha origine in questo tipo di cellule, sospettiamo – dicono – che questo abbia a che fare con l’aumento di incidenza del cancro orale e della pelle nei pazienti più anziani» dice Reuben Kim, professore associato alla UCLA Dentistry e co-autore dello studio, assieme a Mo Kang, Teressa Kim, Susan Bae, Samantha Phung, Ko-Hyuk, Christine Hong, Paul Yang e Drake Williams, tutti della UCLA Dentistry.

La ricerca è appoggiata dal National Institute of Dental and Craniofacial Research of the National Institutes of Health, dall’University of California Research Coordinating Committee e dall’UCLA Chancellor’s Office.

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