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Composito Flow, filo intrecciato e microvite: quale novità?

V. De Dominicis

V. De Dominicis

mer. 5 luglio 2017

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Apparentemente nessuna novità: tutti e tre prodotti ampiamente utilizzati in ortodonzia da anni. In realtà, con le modifiche apportate, una vera rivoluzione in questo settore. L’idea è quella di offrire uno strumento in più all’ortodontista per il trattamento di casi complessi, nei quali gli apparecchi tradizionali a disposizione non consentono il raggiungimento del risultato desiderato.

Ho pensato, quindi, di unire i vantaggi dell’utilizzo di ancoraggi extra-dentari a quelli di dispositivi senza brackets, ma fissi. Ho sviluppato un composito Flow dalle notevoli capacità di resistenza alle forze torsionali, così da poterlo utilizzare per bondare direttamente dei fili ortodontici sulle superfici dentarie, senza l’interposizione di un brackets ortodontico. Ho inoltre disegnato una microvite con delle caratteristiche tali da garantire un ancoraggio assoluto, cioè in grado di non coinvolgere la dentatura naturale del paziente, semplice da applicare e da rimuovere a fine terapia. La combinazione è risultata esplosiva. Vediamo un paio di casi esplicativi.

Caso 1
In una paziente in corso di terapia ortodontica con brackets tradizionali all’arcata inferiore, c’era la necessità di distalizzare i premolari e il canino superiori sinistri per la risoluzione dell’affollamento nella zona degli incisivi (Figg. 1, 2). Come effettuare tale spostamento, non avendo a disposizione un ancoraggio dentario adeguato? È stata applicata una microvite MDL Ortho di Intra-Lock nella sella edentula, a una distanza dal secondo premolare, tale da consentire una distalizzazione con correzione del rapporto di classe canina, senza rischiare di interferire con la posizione della microvite stessa (Figg. 3, 4). Sono stati modellati in laboratorio, su un modello in gesso, i due fili occorrenti. Il primo un filo intrecciato Triflex in acciaio 0195 inch (Figg. 5, 6) e il secondo, una leva in beta-titanio 019X025 (Fig. 7).

Il filo Triflex è stato bondato direttamente alle superfici linguali e vestibolari dei tre denti coinvolti nello spostamento iniziale, utilizzando il composito Titan Flow di Intra-Lock, mentre la leva in beta-titanio è stata legata con una legatura metallica nello slot della microvite (Figg. 8 e 9). L’occhiello libero della leva è stato agganciato all’occhiello del filo Triflex, posizionato distalmente al secondo premolare (Figg. 8 e 9).

Nei controlli successivi sono state effettuate solo le foto di controllo, senza sganciare la leva. Dopo 3 mesi di trazione si è ottenuta la correzione desiderata del rapporto di classe canina, senza alcuna necessità di riattivazione del dispositivo di partenza (Figg. 12 e 13). La notevole resistenza del composito Flow alle forze torsionali ha consentito di trasmettere le forze occorrenti alla distalizzazione in blocco dei tre denti coinvolti, senza alcuna frattura del materiale durante i tre mesi di trazione. Ma lo spostamento è stato possibile grazie alla microvite, che ha svolto egregiamente, e da sola, per tutta la durata dello spostamento, il ruolo di ancoraggio extra-dentario.

Caso 2
Paziente adulta di 25 anni, che aveva ricevuto una terapia ortodontica all’età di 16 anni e alla quale era stato applicato un retainer di contenzione. A distanza di poco meno di 10 anni dalla terapia ortodontica, si manifesta una recidiva a carico del canino superiore destro, con proclinazione evidente (Figg. 14, 15). La collega ortodontista che aveva eseguito la terapia ortodontica mi chiede se è possibile correggere il torque del canino senza coinvolgere nell’ancoraggio i denti contigui con chiari problemi parodontali. Posiziono una microvite MDL ortho Intra-Lock in zona palatale (Fig. 16) e la utilizzo come unico ancoraggio per l’applicazione di un sezionale di correzione del torque del 13.

Il sezionale in filo beta-titanio 019X025, modellato e preattivato sul modello in gesso (Fig. 17), viene legato con una legatura metallica nello slot della microvite e poi bondato all’altra estremità sulla superficie linguale del canino (Fig. 18), utilizzando il composito Titan Flow Intra-Lock ad alta capacità di resistenza alle forze torsionali. A distanza di 8 settimane il torque del canino è quasi completamente corretto, si può applicare un retainer attivo linguale per l’ulteriore correzione del 13 e si utilizza la microvite per l’applicazione di un sezionale in beta titanio 019X025 per la correzione del torque del 12. In questo secondo caso appare evidente come la resistenza del composito Flow (125 MPa) lo renda adatto a sostituire un brackets, anche in caso di applicazione di forze intense, come quelle di torque. La scelta strategica della posizione della microvite ne consente il duplice utilizzo, per la correzione del torque del 13, prima, e del 12, poi.

L'articolo è stato pubblicato su Dental Tribune Italian Edition, luglio-agosto 2017.

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