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Campagna per la protezione dello smalto

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mer. 8 aprile 2020

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Biorepair promuove il primo screening in Italia sullo stato di salute dello smalto dentale, in collaborazione con AIDIPro, SUSO e UNID.

Dal 19 aprile al 31 agosto 2020 si svolgerà la “Campagna per la protezione dello smalto” l’iniziativa promossa da Biorepair, in collaborazione con AIDIPro, SUSO e UNID, per sensibilizzare, attraverso uno screening a cura degli specialisti della salute orale, tutti i cittadini italiani sul tema della protezione dello smalto dentale, come migliore azione preventiva contro problemi quali la sensibilità dentinale e l’insorgenza di carie.

L’obiettivo dell’iniziativa è quello di effettuare il primo screening in Italia sullo stato di salute dello smalto dentale della popolazione. Nel corso della consulenza i professionisti raccoglieranno, attraverso un questionario anonimo, informazioni relative alle abitudini alimentari e di igiene orale domiciliare dei pazienti e misureranno il livello di erosione dello smalto e la suscettibilità utilizzando l’innovativa App Intact-Tooth. Infine forniranno consigli sulle modalità di mantenimento della salute dello smalto o indicazioni per il ripristino dello stesso. La consulenza potrà essere erogata da remoto attraverso strumenti quali WhatsApp, Facebook, Telegram, Skype o Hangouts o in studio fissando un appuntamento.

Alla campagna possono partecipare tutti i professionisti della salute orale. Coloro che intendono aderire, dopo avere preso visione e accettato il regolamento disponibile sul sito www.campagnaprotezionesmalto.it , potranno accedere al form di iscrizione. Tutti i professionisti che avranno confermato la loro disponibilità verranno inseriti nel data base in cui i cittadini potranno effettuare la ricerca dello studio più vicino, oltre a ricevere un kit contenete materiali di supporto alla consulenza (gadget e campioni di prodotto).

L’attività che si svolgerà all’interno degli studi odontoiatrici sarà affiancata da una rilevazione effettuata presso le cliniche odontoiatriche dell’Università degli Studi di Milano, attraverso i tutor e gli studenti del Corso di Studi in Igiene Dentale, di Via Commenda, del Pio Albergo Trivulzio e dell’Ospedale Militare, coordinate dal Professor Giampietro Farronato.

«L’obiettivo che ci siamo dati è quello di effettuare 5.000 valutazioni dello stato di salute dello smalto» dichiara il prof. Farronato «Coinvolgeremo sia pazienti in prima visita che pazienti che sono già inseriti in un percorso di cura presso le nostre strutture. Vogliamo raccogliere dati e informazioni relative alle condizioni di entrambi, dati che useremo anche per valutare la compliance di chi già è seguito da noi. I risultati dello screening saranno oggetto di articoli scientifici e verranno presentati in occasione del Congresso dei Docenti che si terrà a Milano nel mese di settembre».

La “Campagna per la protezione dello smalto” è realizzata in collaborazione con AIDI Pro (Associazione Igienisti Dentali Italiani per la professione), SUSO (Sindacato Unitario Specialità Ortognatodonzia), UNID (Unione Nazionale Igienisti Dentali), ha il Patrocinio del Corso di Studi in Igiene Dentale dell’Università degli Studi di Milano. Sono inoltre stati chiesti i patrocini alla SIOCMF-Società Italiana di Odontostomatologia e Chirurgia Maxillo-Facciale e al CDUO-Collegio dei Docenti Universitari di discipline Odontostomatologiche.

 

APPROFONDIMENTI

L’erosione dentale e la gestione delle problematiche dello smalto
In collaborazione con AIDIPro, SUSO e UNID

Negli ultimi decenni si è osservato un crescente interesse per l'erosione dentale nella pratica clinica, nella salute pubblica e nella ricerca odontoiatrica, poiché la sua prevalenza è ancora in aumento; secondo quanto riporta l’AIC (Accademia Italiana di Conservativa) colpisce il 40% degli italiani e, nonostante l’alta incidenza, è ancora troppo sottovalutata.

Quanto è importante intercettare precocemente possibili problematiche dello smalto dentale? E sensibilizzare in merito alle implicazioni sulla salute orale?
Risponde la dott.ssa Antonella Abbinante, vicepresidente nazionale AIDIPro e presidente nazionale AIDI

L’intercettazione precoce in presenza di problematiche dello smalto è di importanza fondamentale per la salute del cavo orale. Una perdita dei tessuti della superficie del dente può verificarsi per tutta la vita come un normale processo fisiologico, che diventa patologico quando il grado di distruzione è eccessivo e rapido, con conseguenti problemi funzionali, estetici o con la comparsa di sensibilità.

Tra le possibili problematiche che possono colpire lo smalto dentale, oltre alla tanto temuta carie, ricordiamo le lesioni non cariose, in progressiva crescita anche per l’aumento dell’età media della popolazione. Queste lesioni, ad eziologia multifattoriale, sono caratterizzate dalla perdita di tessuto dentale mineralizzato non legata alla flora batterica cariogena. In particolare, un ruolo importante viene attribuito all’azione corrosiva degli acidi, sia assunti in modo eccessivo con alimenti e bevande che causati, ad esempio, da disturbi alimentari o reflusso gastro esofageo. Ulteriori cause, pratiche scorrette di igiene orale quotidiana esercitate compulsivamente, quali sfregamento e pressione e/o microfratture dello smalto generate sia durante la funzione normale che durante le parafunzioni come il digrignamento o il serramento. Una intercettazione precoce di segni e i sintomi di ipoplasie e demineralizzazioni ed un approccio multidisciplinare sono, inoltre, fondamentali per garantire una diagnosi tempestiva di possibili patologie sistemiche (ad esempio la celiachia) o malattie rare e mettere, così, in atto opportune misure di prevenzione e di gestione delle stesse oltre che delle strutture del cavo orale.

Sensibilizzare all’adozione di stili di vita adeguati e scelte salutari, sin dall’epoca gestazionale per proseguire nella prima infanzia e in età adulta, attraverso un’adeguata educazione, informazione e comunicazione è indispensabile per ottenere l’attiva collaborazione del singolo individuo, che potrà attuare in tal caso una strategia di prevenzione dai fattori di rischio, responsabilizzandolo nei confronti sia della propria salute, ma anche nei confronti della salute degli altri.

La letteratura scientifica dedica particolare attenzione allo studio dei fattori eziologici di queste lesioni determinate dal frequente uso e abuso di pratiche scorrette: consumo di cibi o bevande con elevata acidità, uso improprio degli strumenti di igiene orale, ecc. 

L’accurata rimozione della placca batterica rappresenta, comunque, un elemento fondamentale per la prevenzione delle lesioni e il controllo dell’eventuale ipersensibilità dentinale, a cui possono essere abbinati agenti desensibilizzanti topici da applicare professionalmente e/ o a domicilio.

L’adozione combinata di strategie preventive e terapeutiche incentrate sul paziente, previa individuazione dei suoi bisogni, consentiranno di ottenere e mantenere nel tempo la salute orale.

Nel sentire comune le problematiche dello smalto hanno generalmente implicazioni quasi esclusivamente estetiche. Quali sono le principali conseguenze dellerosione dentale o di altri danni allo smalto a livello di salute orale?
Risponde la Dott.ssa Stefania Piscicelli vice presidente nazionale UNID

La principale conseguenza dell’erosione dentale a livello della salute orale è rappresentata da una maggiore sensibilità al caldo e al freddo, questa può limitare le normali abitudini alimentari e di igiene orale quotidiana e professionale.

I soggetti con una spiccata sensibilità dentinale, dovuta ad una erosione dello smalto, possono avere ripercussioni anche sulla vita sociale, limitandosi nel condividere drink o cibi che potrebbero acutizzare il loro problema. L’erosione, inoltre, provocando una maggiore fragilità dello smalto potrebbe aumentare la suscettibilità alla carie dentale, diminuendo la resistenza dello stesso ad agenti esterni ed ai batteri cariogeni. L’erosione dello smalto crea delle nicchie di ritenzione di placca batterica e di pigmentazioni estrinseche, rendendo maggiormente difficoltosa la rimozione quotidiana da parte del paziente e maggiormente fastidiosa la rimozione meccanica professionale. Questa ritenzione potrebbe, inoltre, aumentare l’incidenza di problematiche gengivali come infiammazione e recessione.

Certo non sono trascurabili i danni estetici: l’erosione dello smalto potrebbe provocare l’esposizione della dentina sottostante, alterando l’estetica del sorriso e facendo apparire la colorazione del dente non uniforme, a livello del colletto questi denti appariranno con una colorazione più intensa. Questa problematica potrebbe creare delle limitazioni ai trattamenti di estetica dentale come lo sbiancamento, la zona di erosione non potrà essere trattata con gel sbiancanti perché provocherebbe un aumento della sensibilità dentinale, contestualmente, procedure di restauro delle zone danneggiate potrebbero complicare i futuri trattamenti sbiancanti.

Quali sono le possibili implicazioni dei trattamenti ortodontici in relazione alla salute dello smalto dentale?
Quale il ruolo dell’ortognatodontista nella prevenzione e gestione delle problematiche dello smalto in tutte le fasi del trattamento?
Risponde il dottor Gianvito Chiarello presidente SUSO

In caso di igiene dentale domiciliare inadeguata, l'apparecchio ortognatodontico, fisso o mobile che sia, può favorire l'insorgenza di placca batterica sulle superfici dentali. Per evitare conseguenti attacchi ai tessuti duri, noi Ortognatodonzisti per tutta la durata del trattamento teniamo sotto stretta osservazione l'integrità dello smalto, favorendo con ogni mezzo un'igiene ottimale e adeguando le tecniche di spazzolamento ai peculiari dispositivi presenti in bocca.

Grazie a questa speciale attenzione posso affermare che il continuo monitoraggio ottenuto grazie agli appuntamenti ortognatodontici mensili permette di tenere sotto stretto controllo eventuali processi di decalcificazione e di adottare conseguenti presidi utili a preservare l'integrità dello smalto.

Ribadisco l'importanza di una corretta manutenzione dell'apparecchio e di un'adeguata igiene orale attraverso l'efficace motivazione del paziente, non solo da parte dello specialista, ma anche di tutto il nostro team professionale. Un lavoro di squadra fatto a regola d'arte a salvaguardia dell'integrità degli elementi dentali.

 

 

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