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Al 1° Congresso mondiale di Microscopia Odontoiatrica di Nuova Delhi riaffermata l’indispensabilità dello strumento

Il Taj Vivanta Hotel, di Nuova Delhi, dove si svolgerà il Congresso.

dom. 5 febbraio 2017

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Dal 10 al 12 novembre di quest’anno si svolgerà all’Hotel Taj Vivanta di Nuova Delhi il primo Congresso mondiale di microscopia odontoiatrica. Al presidente dell’Associazione Microscopic Dental Club, Maurizio Signorini, già noto ai lettori di Dental Tribune per aver pubblicato un contributo sull’utilizzo dello strumento in Odontoiatria, chiediamo di illustrare le caratteristiche del Congresso.

Innanzitutto, perché in India?
Perché è un grandissimo paese emergente dove l’odontoiatria sta facendo passi da gigante nel recuperare il gap che aveva, al punto di essere arrivata a punte di eccellenza. Esempio, nell’endodonzia ma soprattutto nella diffusione del microscopio operatorio tra gli strumenti di utilizzo “comune” nella pratica odontoiatrica del Paese. In India, inoltre, perché si voleva esordire con un evento mondiale che solo in un Paese dal costo della vita ridotto si poteva realizzare un evento di queste dimensioni potendo avere la stessa organizzazione e qualità di strutture di un grande Paese occidentale.

Quali numeri e genere di riscontro vi aspettate?
Il congresso è ospitato al Taj Vivanta Hotel, un 5 stelle di lusso che ci mette a disposizione una sala congressi da oltre 1.500 posti. L’organizzazione locale è degna di Bolliwood con un supporto tecnico in attrezzature informatiche digitali di primissimo ordine. L’attesa è degna dei grandissimi eventi e i dentisti Indiani sono in assoluta trepidazione oltre che orgogliosi di ospitare la prima edizione di un Congresso mondiale su questa disciplina, nel loro Paese. Il patron locale è il Prof. Anil Chandra, presidente del Dentistry council Indiano, prima autorità accademica dell’India. Le prospettive sono quindi ottime. Tutto ci fa credere che andremo “ben oltre” il tutto esaurito.

Cosa offre il Congresso?
Ventidue relatori provenienti da Stati Uniti, Brasile, Argentina, Spagna, Russia, Israele, Siria, Iran, Italia, Grecia, India, Giappone, Messico e Costa Rica. Qui sta la mondialità dell’evento. 22 tra i maggiori rappresentati al mondo di questa disciplina che relazioneranno sui temi dell’odontoiatria trattando tutte le branche specialistiche. Verranno offerte due giornate e mezzo pienissime di relazioni, e mezza giornata dedicata a 4 work shop pratici con 4 relatori scelti per l’occasione su 4 temi diversi. Solo 24 persone per corso (96 in tutto) parteciperanno ad un corso pratico di 4 ore con esercitazioni pratiche al microscopio. Quasi tutti i produttori mondiali si sono precipitati ad offrire la loro sponsorizzazione e una quantità di macchine utili alle esercitazioni. Un fenomeno impressionante, impensabile per un evento di questo genere, se non per le sue caratteristiche di straordinarietà.

Quale impatto scientifico potrà avere l’evento?
Ormai l’odontoiatria non prescinde più oramai dall’essere esercitata attraverso questo strumento, dimostrando “visivamente” attraverso video e fotodocumentazioni a supporto quanto sia indispensabile la visione microscopica per certificare il valore scientifico di ciò che si vuol sostenere. Perché sia possibile definire “preciso e ben eseguito” ciò che si può vedere come tale (e non ciò che non si può vedere). Il congresso rappresenta quindi il presente e il futuro dell’odontoiatria, l’apri pista di un cambiamento inevitabile. D’ora in poi qualsiasi cosa si vorrà dimostrare andrà fatto alle sue dimensioni reali. Essendo quel che noi facciamo di dimensioni microscopiche, va apprezzato e giudicato a quelle dimensioni.

Cos’altro aggiungere per convincere i suoi colleghi a partecipare al First World Congress of Microscopic Dentistry 2017?
Sarà un meeting di tanti clinici entusiasti dei risultati del nuovo approccio alla professione. Un congresso che metterà insieme per la prima volta tutte le specialità accomunate da uno strumento d’utilizzo quotidiano in uno scenario straordinario per l’organizzazione dei dettagli, la qualità tecnica di supporto, la volontà di crescita e scambio di conoscenze tra il popolo dell’odontoiatria mondiale. Da segnalare infine due letture magistrali di 2 leader indiscussi di specialità: il prof. Loris Prosper e il secondo è Nasser Shademan, che non è un odontoiatra ma un odontotecnico iraniano considerato una sorta di erede di Leonardo Da Vinci dell’odontotecnica per le impressionanti qualità della riproduzione microscopica dei denti.

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