DT News - Italy - Valutazione dell’efficacia dello sbiancamento professionale domiciliare con il nuovo Ena White 2.0: risultati a sei mesi allo spettrofotometro

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Valutazione dell’efficacia dello sbiancamento professionale domiciliare con il nuovo Ena White 2.0: risultati a sei mesi allo spettrofotometro

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Didattiche nell’utilizzo del materiale sbiancante. Caso clinico 1, post-sbiancamento.
I. Franchi

I. Franchi

mer. 14 dicembre 2016

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Il sorriso ideale è da sempre considerato espressione di salute e bellezza1,2. Fu la civiltà romana a consacrare la tradizione del dente bianco nel colore e perfetto nella forma; le donne patrizie cercavano di sbiancare i denti sfregandoli con tessuti imbevuti di composti naturali a base di urea.

Secondo recenti statistiche3 circa il 50% della popolazione mondiale non è soddisfatto del colore dei propri denti e adotta tutti i sistemi possibili per averli più bianchi e splendenti, proprio come vengono proposti da tutti i modelli pubblicitari. Le discromie costituiscono un problema estetico importante. Quelle estrinseche, cioè quelle che interessano l’esterno del dente, sono di natura esogena, ovvero determinate da agenti esterni (cibi, bevande, placca, tartaro, fumo, prodotti con clorexedina) e possono essere facilmente eliminate con l’uso di una pasta dentifricia specifica e specifiche tecniche di abrasione professionale. Quelle intrinseche sono determinate dal deposito nella struttura organica o minerale del dente di pigmenti nel corso dello sviluppo e/o della mineralizzazione dei germi dentari, per essere risolte richiedono l’utilizzo di prodotti specifici o specifiche tecniche opportune.
Con il termine “sbiancamento” si intende, dal punto di vista chimico, la distruzione dei gruppi cromofori presenti nei composti organici e inorganici1. Attraverso una reazione chimica di ossido riduzione, pertanto, l’agente sbiancante riesce a decolorare un substrato contenente doppi legami coniugati, sistemi aromatici e sistemi chinolonici1,3. Attualmente esistono in commercio prodotti sbiancanti a base di perossido di idrogeno e perossido di carbamide a diverse concentrazioni con i quali si può effettuare uno sbiancamento ambulatoriale o domiciliare1,4.
Nel primo caso il professionista applica la miscela sugli elementi da trattare, nel secondo, invece, viene confezionata una mascherina in resina da indossare con il prodotto al suo interno per il periodo di riposo notturno.

Leggi l'articolo completo nella sezione CLINICAL > COSMETIC DENTISTRY

 

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