Utilizzo della stampante 3D in un flusso di lavoro totalmente digitale

Oggi è finalmente possibile approcciare in toto questa metodologia di lavoro in modo da permettere a clinico, odontotecnico e soprattutto paziente di godere di un trattamento completamente predicibile in cui i passi necessari al raggiungimento dell’obiettivo finale sono ridotti al minimo, permettendo così un abbattimento di tempistiche e costi.

All’interno di tale flusso di lavoro assume una notevole importanza il ruolo della stampante 3D: il caso clinico presentato di seguito consiste in una riabilitazione totale di arcata superiore e viene approcciato in maniera totalmente digitale.

Dopo aver acquisito i dati clinici necessari, effettuato la progettazione implantare e la conseguente chirurgia, si è proceduto alla progettazione della protesi definitiva consistente in una barra avvitata su impianti (realizzata tramite CNC) e alla relativa controbarra con una struttura a monconi (realizzata tramite la tecnologia di stampa 3D a fusione laser selettiva).

Prima di procedere alla realizzazione della controbarra finale, i file relativi alla stessa e ai singoli elementi vengono “fusi” in un unico file .stl che viene stampato in resina EVERES TEMPORARY tramite l’utilizzo di EVERES UNO. Questo permette al team formato da clinico e odontotecnico di presentare al paziente il risultato finale con un approccio estremamente efficace e non tramite l’ausilio di immagini modificate visualizzate a monitor.

Questo fa sì di poter procedere alla verifica della corrispondenza tra quanto progettato e quanto realizzato prima di procedere alla realizzazione del manufatto finale, permettendo così di apportare eventuali modifiche o correzioni.

Per saperne di più: Padiglione A7, Corsia 5, Stand 188

 

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