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Uno scarso controllo glicemico può causare la perdita dei denti nella mezza età

In un recente studio giapponese è stata riscontrata una relazione continua tra scarso controllo glicemico e perdita dentale in ogni gruppo di età, dai 20 ai 70 anni (Immagine: girl-think-position/Shutterstock).

lun. 10 gennaio 2022

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ŌTSU, Giappone: Nel più grande studio di questo tipo, i ricercatori giapponesi hanno analizzato il controllo glicemico e la ritenzione dentale naturale al fine di indagarne la correlazione. È stato dimostrato che persone con livelli più elevati di emoglobina A1c (HbA1c) e livelli elevati di glucosio plasmatico a digiuno (FPG), indicatori di uno scarso controllo glicemico, hanno una minore ritenzione dentale.

Parlando a Dental Tribune International, il dott. Katsutaro Morino, uno dei ricercatori e assistente professore della Divisione di Diabetologia, Endocrinologia, Nefrologia e Neurologia della University of Medical Science, ha detto: «Sono già stati pubblicati molti studi sul rapporto tra diabete e patologie parodontali e sul rischio di perdita dentale. Volevamo individuare i soggetti idonei per un intervento. Abbiamo pensato che fosse importante analizzare i dati ottenuti dal mondo reale in numero relativamente elevato per chiarire l’impatto dei livelli di glucosio a digiuno e di HbA1c sulla perdita dentale in diverse fasce d’età».

Per il loro studio su larga scala, i ricercatori hanno utilizzato le cartelle cliniche e le informazioni provenienti dalle richieste di assicurazione sanitaria di 233.567 pazienti tra il 2015 e il 2016. I pazienti, di età compresa tra i 20 e i 70 anni, sono stati suddivisi in cinque gruppi di età e poi assegnati a cinque gruppi in base ai loro livelli di HbA1c e a tre gruppi in base ai loro livelli di FPG. I ricercatori hanno poi confrontato il numero di denti naturali tra i gruppi.

Hanno scoperto che, rispetto ai pazienti con livelli normali di FPG, le persone con livelli di glucosio a digiuno compromessi rischiavano già di avere un minor numero di denti nella fascia di età compresa tra i 40 e i 69 anni. Per quanto riguarda i risultati, il Dott. Morino e il suo collega di reparto Prof. Hiroshi Maegawa hanno sottolineato come i pazienti a rischio e che fumano peggiorano la loro probabilità di ritenzione dentale. Inoltre, i pazienti con diagnosi di diabete o pre-diabete devono migliorare il controllo glicemico e sottoporsi a regolari controlli odontoiatrici e, i pazienti con elevati livelli di glucosio nel sangue devono ricorrere a cure orali preventive per proteggersi dalla perdita dentale. In un altro studio, che utilizzava gli stessi dati, il gruppo ad alto contenuto di HbA1c, che corrispondeva a HbA1c ≥ 7%, ha mostrato un tasso di ritenzione inferiore rispetto a molte classi di denti, in particolare i molari.

Commentando come i dentisti possano applicare al meglio i risultati nella loro pratica clinica, il dott. Morino ha osservato: «Poiché si tratta di uno studio trasversale, occorre usare cautela nell’interpretare la causalità. Credo tuttavia che sia stata ribadita l’importanza della decisione di smettere di fumare, poiché il miglioramento dello stile di vita e le cure orali con consapevolezza del controllo glicemico sono necessarie sin dalla più tenera età per prevenire la perdita dei denti. Sono convinto che la collaborazione tra odontoiatria e medicina interna porterà alla prevenzione delle malattie collegate e al miglioramento della qualità della vita».

Lo studio “Glycemic control and number of natural teeth: Analysis of cross-sectional Japanese employment-based dental insurance claims and medical check-up data”, è stato pubblicato il 28 Agosto 2021 su Diabetology International.

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