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Una terapia a base di elettricità può alleviare la secchezza del cavo orale

La TENS comporta l’applicazione di correnti elettriche a bassa frequenza, impulsi trasmessi via superficie da elettrodi posti sulla cute, che stimolano i nervi periferici per aumentare il flusso salivare (foto per gentile concessione di Aggarwal, Hersheal et al., della rivista Clinical and Experimental).

ven. 29 maggio 2015

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Udaipur, India – Una ricerca realizzata in India dimostra che la stimolazione nervosa elettrica transcutanea (TENS), una delle terapie più comuni nella pratica clinica per il sollievo del dolore acuto e cronico, può essere utilizzata per aumentare il flusso salivare in pazienti affetti da xerostomia, stimolando i nervi periferici. La xerostomia può significativamente aumentare il rischio di carie e altre infezioni orali.

La ricerca, condotta da studiosi dell’Università del Pacifico, ha avuto per oggetto 40 individui di sesso maschile e 40 di sesso femminile in età compresa tra i 20 e i 50 anni. Per stimare l’effetto della stimolazione nervosa elettrica transcutanea sull’andamento del flusso salivare intero sono stati collocati degli elettrodi all’esterno, sulla cute dei partecipanti, all’altezza delle ghiandole parotidee. La saliva stimolata e non è stato raccolta per 5 minuti, calcolando l’andamento medio del flusso. Ai partecipanti è stato chiesto di astenersi dal mangiare, bere, masticare, fumare e di adottare procedure di igiene orale per almeno 1 ora prima della prova.

Il tasso di flusso salivare medio è aumentato di circa il 13% (0,16 ml/min) in tutti i partecipanti al test. Secondo la ricerca 65 partecipanti hanno dimostrato un aumento all’applicazione della TENS, ma 12 non hanno mostrato nessun incremento. Tre soggetti hanno addirittura mostrato una diminuzione.
I ricercatori ipotizzano che l’unità TENS abbia agito sulla ghiandola parotidea stimolando direttamente la secrezione salivare. Quindi, l’applicazione di impulsi elettrici dovrebbe in teoria migliorare la secrezione salivare e diminuire gli effetti a lungo termine di ipo-salivazione.

Se altri studi di gruppo su persone affette da xerostomia daranno risultati analoghi il trattamento, il TENS potrà costituire un’opzione utile nel gestire la ridotta funzionalità della ghiandola salivare in pazienti qualora altre terapie abbiano fallito o siano controindicate. Un vantaggio importante in quest’approccio sono gli effetti collaterali, ridotti e non duraturi, a confronto, per esempio, con terapie che implicano farmaci.
La xerostomia è una affezione comune, per esempio, nei pazienti sottoposti a radiazioni alla testa e al collo, ma può anche essere un effetto collaterale di una vasta gamma di farmaci.

La ricerca, intitola “Evaluation of the effect of transcutaneous electrical nerve stimulation (TENS) on whole salivary flow rate”, con questo nome è stata pubblicata nel numero di febbraio della rivista Clinical and Experimental Dentistry.

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