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Un patogeno orale protegge le cellule tumorali contro le cellule immunitarie

Micrografia che mostra il Fusobacterium nucleatum dopo essere stato coltivato nel tioglicolato per 48 ore. L’agente patogeno orale è destinato specificatamente a protegge i tumori del colon, e così potrebbe essere utile a uccidere i tumori in modo più efficiente. (Immagine: Centers for Disease Control and Prevention).

mar. 31 marzo 2015

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Gerusalemme. I batteri che si trovano comunemente in bocca spesso sono abbondanti in pazienti affetti da tumore del colon, ma gli scienziati non hanno ancora individuato il loro ruolo nello sviluppo del tumore. Un recente studio ha dimostrato che il Fusobacterium nucleatum, agente patogeno orale associato alla malattia parodontale, presente nei tumori del colon-retto, impedisce a una varietà di cellule tumorali di essere aggredite da quelle del sistema immunitario. La scoperta potrebbe creare nuove possibilità per il trattamento di pazienti affetti da cancro.

«In precedenza sono stati individuati batteri che combattono il cancro, quindi la scoperta sorprendente emersa da questa ricerca è che quelli come il Fusobacterium nucleatum possono fornire ai tumori un meccanismo di difesa anti-immunitaria – ha detto il co-autore senior della ricerca Ofer Mandelboim dall'Hadassah Medical School (Università ebraica di Gerusalemme) –. Bloccando l’interazione tra questi batteri e le cellule del sistema immunitario si potrebbe migliorare in generale l'immunità anti-tumorale, in particolare nel cancro del colon». Le cellule killer naturali, un tipo di cellula immunitaria, difendono il corpo da varie minacce per la salute, tra cui virus e parassiti. Esse possono anche uccidere i tumori, ma le cellule e tumorali si sono evolute in modo da eludere la risposta immunitaria.

Nei primi anni dell’ultimo decennio dell’800 un chirurgo di nome William Coley scoprì che alcuni batteri possono migliorare l'immunità anti-tumorale e utilizzò estratti batterici per trattare con successo pazienti affetti da cancro. Tuttavia il rapporto tra batteri/ tumori è complesso e prima di questa ricerca non si sapeva se altri tipi di batteri comuni nei malati di cancro potrebbero avere l'effetto opposto: salvaguardare lo sviluppo dei tumori dall'attacco delle cellule immunitarie.

Per approfondire la questione, Mandelboim ha collaborato col co-autore senior, Gilad Bachrach della School of Dental Medicine (Università Hadassah) per chiarire come l'attività anti-cancro delle cellule killer naturali possa venire influenzata dal F. nucleatum. Questo batterio – si è scoperto – impedisce che molte cellule tumorali vengano distrutte da quelle killer naturali. Questo meccanismo immunitario dipende dal legame di una proteina batterica chiamata Fap2 con un recettore delle cellule immunitarie chiamato TIGIT. «Di conseguenza – spiega il principale autore della ricerca Chamutal Gur – se dovessimo rimuovere il batterio Fusobacterium nucleatum dai tumori o inibire il TIGIT con anticorpi, potremmo mettere in condizione le cellule immunitarie di uccidere più efficacemente i tumori del colon».
I ricercatori intendono ora verificare se questo batterio è presente in altri tipi di tumori e se gli altri batteri che colonizzano i tumori possono influenzare l'attività delle cellule immunitarie. Intendono anche intenzione di studiare più dettagliatamente le interazioni tra Fap2 e TIGIT e sviluppare modi per bloccarle. «Poiché il Fusobacterium nucleatum mira specificamente ai tumori – ha dichiarato Mandelboim – potrà essere possibile in futuro utilizzare un Fap2-senza Fusobacterium nucleatum per guidare gli agenti terapeutici alla distruzione dei tumori».

La ricerca, dal titolo “Binding of the Fap2 protein of Fusobacterium nucleatum to human inhibitory receptor TIGIT protects tumors from immune cell attack” è stata pubblicata a febbraio dalla Rivista Immunity.

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