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NEW YORK, Stati Uniti: Come dice il proverbio, “il cielo è il limite”. Questo è vero per gli scienziati che conducono il primo esperimento sulla salute orale nello spazio al fine di valutare la crescita e la risposta dei batteri orali agli agenti in trattamento a gravità zero. Il progetto, che è sponsorizzato dalla Stazione Spaziale Internazionale U.S. National Laboratory e condotto in collaborazione con la NASA e Colgate-Palmolive, durerà due mesi ed è in parte volto a migliorare le cure orali a terra.
Per l’esperimento, gli ingegneri dell’Università del Nevada, Las Vegas (UNLV) hanno progettato nuovi dispositivi con pompe per microfluidica stampati in 3D che funzionano automaticamente. Il 3 giugno questi dispositivi sono stati inviati alla stazione spaziale in 25 kit che includono la saliva e i batteri raccolti in 30 pazienti delle cliniche odontoiatriche dell’UNLV. I batteri erano costituiti sia da quelli che si trovano in un ambiente orale sano che da quelli che provocano carie dentali e malattie parodontali.
Nello spazio, i ricercatori faranno crescere i batteri orali su microchip di idrossiapatite da 5 mm all’interno di dispositivi di pompaggio a 37° C, tipica temperatura corporea umana. I dispositivi dispenseranno continuamente i nutrienti liquidi responsabili della crescita batterica sui chip ad un flusso estremamente basso per simulare le condizioni della bocca, e ciascun test durerà 48 ore.
«Esistono molti ottimi prodotti per l’igiene orale. Ma se si pensa ai viaggi spaziali a lungo termine, non c’è alcuna garanzia che i metodi terrestri funzionino a gravità zero», ha dichiarato in un comunicato stampa il Prof. Jeffrey Ebersole, collaboratore del progetto, nonché direttore associato della ricerca presso la UNLV School of Dental Medicine. «Questo esperimento contribuirà a migliorare la comprensione di come si affronta la salute orale – sia per mantenere un’assistenza orale di qualità che per curare le malattie – nello spazio».
Dopo circa due mesi, i kit saranno rispediti sulla Terra a bordo del veicolo spaziale SpaceX Dragon e i ricercatori esamineranno gli effetti dell’ambiente a microgravità sui batteri orali e l’efficacia degli agenti antibatterici presenti nei prodotti per la salute orale Colgate-Palmolive contro il metabolismo dei nutrienti e la formazione di biofilm nello spazio. I dati provenienti dai batteri coltivati a bordo della stazione spaziale verranno quindi confrontati con i dati estratti sulla base di batteri simili coltivati a terra.
Commentando l’annuncio, Patricia Verduin, Chief Technology Officer di Colgate-Palmolive, ha dichiarato in un comunicato stampa: «Lo scopo di Colgate è quello di ristrutturare un futuro più sano per tutte le persone, i loro animali domestici e il pianeta. Ci sforziamo costantemente di spingere i limiti della ricerca e dello sviluppo – e ora ci stiamo spingendo ancora più in là, nello spazio».
Inutile dire che il progetto ha suscitato grande entusiasmo tra i suoi collaboratori e ha anche contribuito a realizzare alcuni sogni di una vita. «Insieme ai pompieri e ai cacciatori di dinosauri, l’astronauta sembra essere sulla lista dei lavori sognati dai bambini», ha commentato il collaboratore del progetto Dr. Shengjie (Patrick) Zhai, ricercatore presso il Dipartimento di Ingegneria Meccanica dell’università. «Ora, il mio sogno da astronauta si è avverato in altro modo».
Una volta completato il progetto, i ricercatori utilizzeranno i dati per trovare nuovi modi per affrontare le patologie orali e sviluppare migliori terapie dentali sulla Terra. «La nostra partnership unica con ISS National [Laboratory] e [UNLV] ci aiuterà ad andare oltre ciò che ci si aspetta, oltre ciò che si conosce e anche oltre il nostro pianeta per testare e accelerare la scienza della salute orale», ha concluso Verduin.
Nota editoriale: Si tratta del primo di una serie di progetti di ricerca che saranno condotti nello spazio da Colgate-Palmolive e ISS National Laboratory. Il progetto è stato avviato nel 2019, ma ha dovuto essere sospeso a causa della pandemia COVID-19.
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