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Rivoluzione nel trattamento del canale radicolare grazie ad una nuova ricerca

Nella terapia del canale radicolare la sostituzione della polpa malata in denti con vasi sanguigni pre-fabbricati, invece che con biomateriali sintetici, può, nel lungo termine, generare risultati migliori. (Photograph: Kristyna Wentz-Graff/OHSU)

mar. 4 luglio 2017

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Portland (Usa) – I ricercatori della Oregon Health and Science University (OHSU) hanno sviluppato un procedimento rivoluzionario con il quale progettare nuovi vasi sanguigni nei denti utilizzando tessuti dentali pre-vascolarizzati. Con questa tecnica, prevedono un trattamento più efficace e risultati più duraturi nella terapia canalare.

Secondo l’American Association of Endodontists, sono più di 15 milioni le terapie condotte ogni anno negli Stati Uniti. Mentre il trattamento è efficace nel salvare un dente con polpa infetta, infiammata o necrotica, l’attuale procedura può far diventare nel tempo il dente fragile e soggetto a rotture. «Questo processo elimina il sangue dal dente e il legame nervoso, rendendolo senza vita e privo di qualsiasi risposta biologica o meccanismo di difesa. Senza questa funzionalità, i denti adulti possono essere persi molto prima, provocando maggiori problemi come la necessità di protesi o impianti dentali» spiega Luiz E. Bertassoni, primo ricercatore ed Assistant Professor della Facoltà di Odontoiatria di OHSU.

Per risolvere il problema, Bertassoni e il suo team di ricerca hanno utilizzato un procedimento di ispirazione 3D per creare vasi sanguigni in laboratorio. La nuova tecnica prevede il posizionamento di una sostanza fibrosa a base di molecole di zucchero nel canale radicolare e l’iniezione di materiale simil-gel, come le proteine del corpo, riempito con cellule di polpa dentale.

Lo stampo viene quindi rimosso per creare un lungo micro canale nel canale radicolare e con inserimento di cellule endoteliali isolate dal rivestimento interno dei vasi sanguigni. Lo studio dimostra che dopo sette giorni le cellule che producono dentina proliferano a ridosso delle pareti del dente e dei vasi sanguigni artificiali formati all’interno.

«Il risultato dimostra che la fabbricazione di vasi sanguigni artificiali può essere una strategia molto efficace per rigenerare completamente la funzione dei denti» dice Bertassoni. «Noi siamo convinti che questa scoperta potrebbe cambiare il modo in cui saranno in futuro effettuati i trattamenti canalari».

Finanziato dal National Institute of Dental and Craniofacial Research del National Institutes of Health e dall’OHSU Medical Research Foundation, lo studio è stato pubblicato online il 12 giugno su Scientific Reports journal con il titolo “A novel strategy to engineer pre-vascularized full-length dental pulp-like tissue constructs”.

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