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Protesi, tradizione e innovazione dalla parte dei pazienti

Da sinistra l'Odt. Giancarlo Barducci e il Dr. Mauro Fradeani.
P. Gatto

P. Gatto

ven. 18 novembre 2016

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Una “grande” Aiop a Bologna il 17-19 novembre: odontotecnici, odontoiatri, relatori di eccellenza e aziende si incontrano per tracciare il “futuro prossimo” della riabilitazione protesica.

1118 partecipanti il giovedì 17 sono accorsi al corso precongressuale, magistralmente tenuto da Mauro Fradeani e da Giancarlo Barducci: 7 ore al podio per presentare i nuovi orizzonti della riabilitazione protesica, di fronte a un pubblico, anche di grande protesisti, letteralmente incollato alla poltrona dell'auditorium al palacongressi di Bologna. Si parla di utilizzo dei materiali, si trasmette la propria esperienza per concretizzare il lavoro di riabilitazione in un risultato duraturo. Si parla, ancora, dell'importanza dell'approccio multidisciplinare, di tecniche mininvasive, di utilizzo di tecnologie digitali. Non solo parole, ma presentazioni fotografiche di tanti casi clinici e di tanta esperienza, dove il lavoro di squadra, odontoiatra e odontotecnico, sono l'arma vincente.

Come i grandi registi, il corso crea aspettative per il finale che sempre riservano i grandi maestri-relatori. Arriva la presentazione di un’innovativa app a servizio della progettazione e del lavoro interdisciplinare e l'ultimo caso clinico, dove il fine prioritario è il cambiamento della vita e il raggiungimento della felicità del paziente. Parallelamente, al mattino si svolge, a cura del dott. Biscaro, past president, la presentazione di un protocollo per gestione del dolore del paziente odontoiatrico, che suscita grande interesse.

Il congresso del venerdì si apre con l'inaugurazione del Presidente Fabio Carboncini, breve come nel suo stile, a cui vanno i complimenti per l'eccellente lavoro interdisciplinare con il board: hanno ulteriormente innovato e arricchito di contenuti una società scientifica, traghettandola sul podio delle migliori e certamente più attuali in Italia. Oggi i partecipanti saranno oltre 2000 (ma i numeri si faranno solo dopo dice il service organizzativo).

Abbiamo riportato negli scorsi giorni l'indagine Doxa presentata alla stampa, che qui verrà discussa il sabato in una tavola rotonda, per i commenti con i professionisti: “Come vivono gli italiani la perdita dei denti e il ricorso alla protesi”, servirà come tabloid del board per continuare a rispondere con tecniche, materiali e la figura del nuovo protesista. Come delinea quest’ultima l'Aiop? Si tratta di una figura molto preparata nella conoscenza dei materiali, delle tecniche tradizionali e digitali, nelle discipline multidisciplinari; capace di controllare la propria azienda sanitaria, costi e benefici, brava nel lavoro in team: perché per essere “mininvasivi'”, preparazione ed esperienza sono fondamentali.

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