- Austria / Österreich
- Bosnia ed Erzegovina / Босна и Херцеговина
- Bulgaria / България
- Croazia / Hrvatska
- Repubblica Ceca e Slovacchia / Česká republika & Slovensko
- Francia / France
- Germania / Deutschland
- Grecia / ΕΛΛΑΔΑ
- Italia / Italia
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- nordisch / Nordic
- Polonia / Polska
- Portogallo / Portugal
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- Turchia / Türkiye
- Gran Bretagna e Irlanda / UK & Ireland
Le Società Scientifiche affiliate ad ASSO (Associazione di Società Scientifiche Odontoiatriche) condividono pienamente quanto espresso dalla CAO Nazionale nella comunicazione del 17 ottobre pubblicata sul portale della FNOMCeO.
Facendo riferimento all’art. 2 della L. 409/85 “Formano oggetto della professione di odontoiatra le attività inerenti alla diagnosi e alla terapia delle malattie ed anomalie congenite ed acquisite dei denti, della bocca, delle mascelle e dei relativi tessuti, nonché alla prevenzione ed alla riabilitazione odontoiatriche”, la fase diagnostica, con particolare riguardo alla diagnosi differenziale, costituisce il momento essenziale e indilazionabile nella definizione di uno o più piani di trattamento. Poiché la diagnosi è unica, mentre i piani di trattamento possono essere molteplici, risulta appropriato che l’odontoiatra abbia a disposizione gli strumenti per definire, già in prima visita, la probabile prognosi di denti compromessi o affetti da sintomatologia persistente e inspiegabile solo sulla base dell’esame clinico e di una indagine radiografica bidimensionale. Ovvio obiettivo è quindi la formulazione di diagnosi corretta per poter formulare ipotesi di trattamento appropriate e impostare cure sicure.
La Radiologia Complementare, compresa quindi la CBCT che ne fa parte a pieno titolo, può risultare indilazionabile in due fasi:
- La fase diagnostica al fine di formulare un adeguato piano di trattamento, evitando inutili o pericolosi tentativi terapeutici.
- La fase di valutazione preoperatoria, ovvero quella di appropriata programmazione dell’intervento, al fine di ottenere maggiori informazioni riguardo i volumi ossei disponibili, a eventuali alterazioni anatomiche, naturali o indotte da danni iatrogeni, alla precisa localizzazione di strutture nervose o vascolari. Queste valutazioni sono molto spesso indispensabili per chiarire la reale possibilità di ricorrere all’implantologia o prendere invece in considerazione piani di trattamento diversi.
Le Società Scientifiche appartenenti ad ASSO (AIC, AIE, IAO, SIE e SIdP) ribadiscono quindi l’importanza dei principi di giustificazione, ottimizzazione e limitazione della dose previsti dalle raccomandazioni della Commissione internazionale di radioprotezione (ICRP) recepite dal D.Lgs. 101/20 in materia di radioprotezione entrato in vigore il 27/08/20.
Le Società Scientifiche appartenenti ad ASSO si impegnano inoltre a ribadire presso i propri associati la necessità del rispetto rigoroso dei suddetti principi, dandone evidenza sia nel corso degli eventi di aggiornamento, sia utilizzando i propri siti web e i canali social istituzionali.
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