DT News - Italy - Per prevenire ferite da punta e taglio negli studi l’Andi chiede una “sorveglianza non obbligatoria”

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Per prevenire ferite da punta e taglio negli studi l’Andi chiede una “sorveglianza non obbligatoria”

gio. 16 gennaio 2014

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Si profila la possibilità che negli ambienti di lavoro con dipendenti dove si utilizzino strumenti taglienti e pungenti (quindi anche studi medici ed odontoiatrici) siano tenuti (con conseguenti aggravi economici e burocratici) a nominare un “medico competente” ad effettuare la sorveglianza sanitaria per prevenire le ferite da taglio e da punta.

Essendo infatti in corso l’integrazione della Direttiva europea 2010/32/UE con il Decreto legislativo riguardante la sicurezza nei luoghi di lavoro, nel Decreto che la recepisce è previsto un ulteriore gravame perché con l’art. 286‐sexies punto e) viene introdotto l’obbligo tassativo (non la facoltà) per tutti i datori di lavoro di adottare questo tipo di sorveglianza. Per cercare di stornare l’imposizione l’Andi si è attivata in diverse direzioni. “Oltre a sensibilizzare i Parlamentari conosciuti, grazie anche all’azione sinergica con la CAO Nazionale - dice un comunicato dell’Associazione - abbiamo provveduto a scrivere ai Presidenti delle Commissioni di Camera e Senato che devono fornire il parere sul Decreto, affinchè richiedano la modifica del testo” Un ulteriore passo è stato fatto dal Presidente nazionale Andi, Gianfranco Prada, verso la Conferenza Stato Regioni chiamata anch’essa ad esprimere un parere sul provvedimento, perchè venga eliminato il punto e) dell’art.286‐sexies oppure venga aggiunto alla “sorveglianza sanitaria” di cui al punto e, la precisazione, “nei casi ritenuti necessari”.

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