- Austria / Österreich
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- Bulgaria / България
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La Camera dei Deputati ha approvato, in prima lettura, il disegno di legge di conversione del Decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, recante misure urgenti per la crescita del Paese.
Le norme riguardano ambiti diversi. Si va da una facilitazione nell’accesso al credito di giovani imprenditori di età inferiore ai 35 anni, sulla base di un accordo tra l’Abi e il Ministro dell’Economia, alla liquidazione dell’Iva secondo la contabilità di cassa, forse la norma più attesa, che pone fine a defatiganti attese. Secondo tale disposizione l’Iva diviene esigibile non al momento dell’emissione della fattura come in passato e, quindi, quando le operazioni si intendono effettuate, ma all’effettiva riscossione del corrispettivo. Di conseguenza coloro che cedono beni o che prestano servizi non hanno più l’obbligo come in passato di anticipare l’imposta all’Erario se prima i cessionari (coloro che hanno ricevuto il bene) o i committenti (che hanno commissionato un servizio) a loro volta soggetti passivi d’imposta, non abbiano effettivamente pagato. Un’altra novità consiste nell’aver allargato la “platea” dei soggetti passivi che possono accedere al nuovo regime: prima infatti l’imposta per cassa era esigibile solo per i soggetti passivi Iva con un volume di affari non superiore a 200.000 euro. Ora tale limite, tranne qualche eccezione, è stato elevato a 2 milioni di euro. Per favorire la ripresa di attività economiche nelle aree colpite dal terremoto a causa dl quale abbiano subito la distruzione o l’inagibilità dell’azienda, dello studio professionale, la distruzione di attrezzature o di macchinari utilizzati per l’attività, la norma riconosce un credito di imposta, pari al costo sostenuto, da usufruire entro il 30 giugno 2014, per la ricostruzione, il ripristino o sostituzione di tali beni. Per garantire inoltre il mantenimento dei livelli occupazionali è stata stanziata una quota pari a 2 milioni di euro per il 2012 e a 3 milioni di euro a decorrere dal 2013 per assunzione di personale con profili altamente qualificati da parte d’imprese con sede o unità locali nei comuni delle province di Bologna, Modena, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia e Rovigo. Per le imprese in generale un apposito decreto il Ministero dello Sviluppo Economico indicherà le modalità e la struttura per l’assistenza e il raccordo tra imprese italiane ed estere con i soggetti pubblici e le possibilità di accesso alle agevolazioni per favorirne l’operatività nei settori/aree di interesse all’estero. Altre disposizioni sono state emanate per favorire lo sviluppo della mobilità mediante veicoli a basse emissioni complessive. Si prevedono misure per favorire la realizzazione di reti infrastrutturali per la ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica, la sperimentazione e la diffusione di flotte pubbliche e private di veicoli a basse emissioni complessive con particolare riguardo al contesto urbano, agevolazioni per l’acquisto di veicoli a trazione elettrica o ibrida, per i titolari e i gestori degli impianti di distribuzione del carburante per l’’ammodernamento attraverso la realizzazione di infrastrutture di ricarica di veicoli alimentati ad energia elettrica. Gli edifici di nuova costruzione dovranno prevedere possibilità di ricarica dei veicoli. Quuanto al mercato del lavoro, lil Decreto apporta modifiche alla recente riforma, sia nei contratti a tempo determinato che sulle Partite IVA e sul lavoro accessorio.Forse la norma più rilevante riguarda le c.d “Partite IVA”. E’ stato statuito infatti che le prestazioni lavorative rese da persona titolare di posizione fiscale ai fini dell'imposta sul valore aggiunto sono considerate (salvo prova contraria del committente) rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, qualora ricorra, con altra presunzione, la collaborazione con il medesimo committente che abbia una durata complessiva superiore a 8 mesi annui per due anni consecutivi (la Legge 92 invece prevedeva il calcolo degli 8 mesi nell’arco di un anno solare).
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