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Ortodonzia di Ricketts e Scuola di Cagliari: lectio magistralis all’Università

Foto: I professori Daniele Vanni e Vincenzo Piras, all'apertura dell’Anno Accademico delle due Scuole di Specializzazione, in Ortognatodonzia e Odontoiatria Pediatrica, dell’Università di Cagliari.

gio. 8 marzo 2018

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In tema di terapia ortodontica, l’eterna diatriba tra i sostenitori del trattamento precoce e quelli del trattamento a dentizione definitiva, sembra non avere termine. Rispetto a qualche anno fa, cresce notevolmente la schiera dei fan del trattamento in due fasi, piuttosto che a dentizione ultimata.

La questione, pare essere sempre più chiara e i toni accesi, da vere e proprie guerre fratricide fra ortodontisti, hanno da tempo ceduto il passo a confronti costruttivi e garbati. Lo si evince partecipando ai congressi nazionali e internazionali, così come consultando la letteratura scientifica.

Qual è la ragione che induce l’ortodontista a partire precocemente con una terapia ortodontica? È stato questo l’incipit del relatore nella “lectio magistralis” che ha aperto l’Anno Accademico delle due Scuole di Specializzazione, in Ortognatodonzia e Odontoiatria Pediatrica, dell’Università di Cagliari. Dalle risposte dei discenti (indicative della tendenza degli ultimi anni) al quesito posto da Vanni nella sua lectio emerge in prima battuta la convinzione, da parte dei giovani odontoiatri, dell’utilità di un approccio terapeutico precoce, sempre che sia necessario.

A quanto scaturisce dalle risposte si mette inoltre in risalto più l’opportunità da sfruttare, che la stretta necessità che obbliga il professionista a intraprendere la terapia quanto prima. Una chiave di lettura interessante, che va ben oltre le pubblicazioni e le (poche) revisioni sistematiche della letteratura. Ma il “perché non farlo”, è risposta sufficiente? È davvero meglio partire solo per non perdere una opportunità? O forse l’intervenire precocemente è un obbligo morale dell’ortodontista, che ha la esasperante necessità di non “perdere il treno”?

Il titolo della lezione di apertura “L’Ortodonzia Intercettiva secondo la Filosofia Bioprogressiva. L’Eredità dei nostri Maestri” la dice lunga su quanto i direttori delle due scuole di specializzazione, Vincenzo Piras e Gloria Denotti, tengano in considerazione l’odontoiatria infantile, e quindi l’approccio ortodontico precoce.

La Scuola di Cagliari ha formato, in più di quarant’anni, fior di ortodontisti e ha, tra le fila degli specializzati in terra di Sardegna nomi altisonanti. Nasce come scuola di estrazione tweediana e per un abbondante ventennio tale rimane. Negli anni 2000, con il cambio della guardia, forte di una tradizione consolidata, la Scuola cambia volto, aprendo le porte a tecniche che, fino ad allora, non venivano utilizzate nei reparti. Tra queste la Filosofia Bioprogressiva di Ricketts.

Vanni, docente in entrambe le scuole di specializzazione e presidente della Società Italiana di Ortognatodonzia Bioprogressiva, ha trattato il tema “trattamento precoce”, passando in rassegna le opzioni che si presentano all’ortodontista: l’approccio ortodontico, ortopedico, funzionale…

La presentazione di casi clinici è stata il coronamento di una lunga e necessaria premessa: la diagnosi: «Non basta saper bene utilizzare gli strumenti a nostra disposizione, tanti ed efficaci. In realtà è il primo importantissimo step del nostro cammino col paziente e, insieme al piano di cura, costituisce le fondamenta dell’edificio terapeutico», ha detto.

Nel corso della lezione, si è dato risalto, non solo al come, ma anche e soprattutto, al quando partire e, non ultimo, a quali sono le modalità diagnostiche che portano l’ortodontista a decidere se intraprendere una terapia ortodontica precoce o rimandare l’inizio a fasi successive.

Il passaggio attraverso i maestri si è reso necessario. Ricketts e Gugino sono stati dei capiscuola che hanno posto le basi per un’ortodonzia sempre più integrata con i moderni presidi tecnologici. Le intuizioni di Robert M. Ricketts e gli sviluppi di Carl Gugino hanno generato un sistema integrato, che con le modifiche dei compianti, Franco Bruno e Daniel Rollet, consentono all’ortodontista di approcciare precocemente la malocclusione a 360°.

Il connubio Scuola di Cagliari/Ortodonzia Bioprogressiva continua con l’imminente avvio del corso di perfezionamento in Ortodonzia Intercettiva, affidato allo stesso Vanni. Già nel 2009 si era svolto a Cagliari un corso analogo con relatori Franco Bruno e Daniele Vanni, che aveva riscosso notevoli consensi. Con questo importante corso di perfezionamento Piras auspica un progressivo avvicinamento degli ortodontisti alle nuove metodiche diagnostico-terapeutiche, di cui Vanni e gli ortodontisti della SIOB, di cui Vanni è presidente, hanno lunga esperienza.

L’ampio dibattito seguito alla “lectio” dimostra quanto interessi l’argomento ortodonzia intercettiva.

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