DT News - Italy - Maculan (ANTLO) e l’orgoglio odontotecnico: «chiediamo venga rispettata la dignità di una categoria e dei suoi rappresentanti»

Search Dental Tribune

Maculan (ANTLO) e l’orgoglio odontotecnico: «chiediamo venga rispettata la dignità di una categoria e dei suoi rappresentanti»

Massimo Maculan.

mer. 18 febbraio 2015

salvare

In questa intervista Massimo Maculan, combattivo presidente ANTLO mette a fuoco alcuni temi che stanno a cuore alla sua Associazione e all’odontotecnica generale, comprendendo nell'esame alcune prese di posizione dei dentisti e di altre sigle odontotecniche.

ANTLO si sta impegnando da molto a difendere l'immagine della categoria.
«Non intendiamo più sopportare certe ricorrenti campagne mediatiche contro gli odontotecnici, utilizzando anche ricerche la cui validità scientifica è tutta da dimostrare. Mi riferisco alla ricerca EURES che arriva a stimare 15.000 abusivi in odontoiatria, la stragrande maggioranza odontotecnici a fronte invece di 2-300 casi rilevati ogni anno dai NAS, non tutti odontotecnici e non tutti sanzionati in sede di sentenza passata in giudicato. A proposito di Rapporto EURES abbiamo letto con molta meraviglia in qualche comunicato che durante la nostra audizione in Commissione Giustizia del 4 febbraio scorso "Sono stati ripresi e comunicati i dati del rapporto FNOMCeO-EURES". Non risulta affatto che ciò sia avvenuto. Se si fosse verificato avremmo ampiamente contestato tali dati con argomentazioni incontestabili. Mi preme chiarirlo perché me ne hanno chiesto ragione alcuni nostri dirigenti».

Da parte odontoiatrica vengono criticati certi linguaggi e toni usati da ANTLO.
«Siamo a conoscenza di alcune prese di posizione alle nostre reazioni sulle affermazioni pubbliche di noti esponenti odontoiatrici su profilo professionale e abusivismo. Abbiamo utilizzato anche le armi del sarcasmo e dell'ironia e se qualcuno se ne duole ci dispiace. Non intendiamo più accettare supinamente che vengano utilizzate argomentazioni, come per il profilo, non solo assolutamente infondate ma anche fortemente lesive – queste si ‒ della dignità della categoria e dei suoi rappresentanti. Trasformarsi poi da carnefice in vittima è un gioco troppo scoperto. I documenti e i fatti sono pronti a smascherare questo gioco».

Ritenete dunque non accettabili certi attacchi alla vostra categoria.
«ANTLO riconosce da sempre la centralità, l'insostituibilità ed intangibilità del ruolo e delle funzioni del dentista. Questo non significa però che la dignità dei dentisti e dei loro rappresentanti sia superiore a quella degli odontotecnici e loro rappresentanti. La dignità non si misura con i titoli accademici o con gli incarichi istituzionali. Noi chiediamo che venga rispettata la dignità di una intera categoria e dei suoi rappresentanti così come noi rispettiamo quella degli altri. Quando questo equilibrio viene meno, noi reagiamo».

Altre associazioni seguono l'esempio ANTLO con l'audizione in Commissione.
«Ci fa molto piacere constatare che altri seguono la nostra strada rivedendo sul DDL Marinello certi auto-compiacimenti, silenzi e/o posizioni diverse del passato. A noi non interessa rivendicare inutili primati. L'importante è raggiungere i risultati e se ANTLO ne ha determinate le condizioni ed altri ne vogliono condividere i dividendi non abbiamo alcun problema. Insomma, non siamo gelosi delle nostre iniziative. Al momento comunque non ci sono dividendi da spartire. L'iter è ancora lungo e può sempre riservare sorprese».

Abbiamo visto una certa insistenza ANTLO nel perseguire sanzioni per il prestanome.
«Riteniamo sia ad un tempo un fatto di giustizia e di efficacia per contrastare veramente l'abusivismo. Ma la sanzione per il prestanome deve essere dimensionata in misura maggiore rispetto a quella per l'abusivo e deve prevedere l'interdizione dall'attività. Non a caso su questi parametri si era posizionato il sen. Marinello nel presentare il DDL. È necessario colpire più duramente le cause (il prestanomismo) che gli effetti (l'abusivismo). Ma è necessario prevedere anche altre integrazioni al nostro emendamento, come evidenziato in un successivo incontro con il relatore on. Pagano».

ANTLO ha chiesto anche di inasprire le sanzioni per gli abusivi.
«In realtà è stata la Presidente Ferranti, accogliendo la nostra proposta sulle misure accessorie per il prestanome, ad affermare che bisogna prevedere corrispondenti misure anche per l'abusivo. Sarebbe stato insostenibile da parte nostra chiedere la reintroduzione delle misure accessorie per il prestanome e non per gli abusivi pur con differenti quantificazioni, altrimenti si ricadrebbe nel concorso in reato e non si combatterebbero efficacemente le cause».

Una legge sull'abusivismo senza un profilo rende ancor più dirimente la questione.
«Lo abbiamo fatto presente nei documenti sul DDL Marinello prodotti varie volte ormai da un anno a tutti i componenti della Commissione Giustizia ed anche ai Capigruppo della Camera. Ne abbiamo parlato durante i molteplici incontri avvenuti con i rappresentanti dei vari Gruppi parlamentari ed ho avuto modo di rammentarlo anche in sede di audizione. Non abbiamo però il costume di andare in sedi istituzionali a parlare di profilo quando quelle sedi non hanno alcuna competenza in materia».

Sul profilo quale è la posizione ANTLO?
«Sul profilo non cerchiamo pubblicità né tanto meno "mozioni degli affetti" da parte di qualche Commissione parlamentare, né può essere il solito "mantra" della lamentazione odontotecnica quasi che una volta approvato si risolvono d'incanto tutti problemi. ANTLO persegue con assoluta discrezione, tenacia e pazienza il profilo nelle sedi deputate senza alcuna pubblicità alle proprie iniziative e non esita affatto ‒ come dimostrato – a difenderlo con fermezza sempre, purtroppo, in splendida solitudine. Il profilo è soprattutto una questione di dignità e le Istituzioni hanno un debito aperto e da onorare con gli odontotecnici italiani. Detto ciò, la Commissione Giustizia cosa dovrebbe fare? Approvare una deroga al DDL Marinello per gli odontotecnici sino a quando non verrà approvato il nuovo profilo?».

E sulla disparità di sanzioni per le diverse tipologie di abusivi?
«ANTLO non condivide la disparità in materia tant'è che ne ha fatto oggetto di integrazione all'emendamento proposto. Si tenga però presente che se anche si ottenesse una equiparazione o riequilibrio delle sanzioni, queste non sarebbero applicate a chi utilizza, secondo certe circolari ministeriali, le nuove tecnologie senza ricorrere all'odontotecnico, né purtroppo ‒ come azzardato da altri ‒ si è in presenza dell'esclusività per l'odontotecnico nella fabbricazione dei dispositivi su misura in campo odontoiatrico solo per il fatto che il Registro Fabbricanti del Ministero verrà depurato da presenze incongrue. Rimarrebbero certamente altre fattispecie di abusivo esercizio dell'arte ausiliaria di odontotecnico perpetrate negli studi odontoiatrici da personale non abilitato. ANTLO è d'accordo a riequilibrare/equiparare le sanzioni per questa tipologia di abusivi».

Molta carne al fuoco per ANTLO dal punto di vista sindacale.
«Quanto trattato in questa sede è solo la punta dell'iceberg delle attività sindacali ANTLO. Se dovessimo pubblicizzare tutti i campi di intervento, tutte le iniziative, le azioni, i documenti e gli incontri, dovremmo inaugurare un sito dedicato. Arrivare ad una audizione come quella in Commissione Giustizia ‒ che avremmo preferito non pubblicizzare ma siamo stati indotti da presenze il 4 febbraio concomitanti con la nostra ‒ non è il frutto di qualche lettera di richiesta e/o pressione su qualche parlamentare, ma di un oscuro e lungo lavoro di elaborazione, proposta e sensibilizzazione durato quasi un anno. Parametri che adottiamo per tutti i dossier aperti sul versante politico-sindacale. Quando poi arriviamo a qualche risultato, sia positivo che negativo, lo comunichiamo. Questo è il nostro "modus operandi" che ci sembra ‒ visti i presumibili risultati comunque tutti da verificare sul DDL Marinello ‒ quello più opportuno».

To post a reply please login or register
advertisement
advertisement