L’ambiente di lavoro e la sicurezza
Trascinato dal progresso il mondo del lavoro cambia e, tutto sommato, migliora. Negli ultimi anni sono cambiati gli ambienti di lavoro e il modo di lavorare. Oggi c’è più attenzione alla salute e alla sicurezza, l’attenzione è senz’altro conseguenza della sensibilità dei responsabili, ma anche delle normative e delle ispezioni degli organi competenti.
Dove c’è prevenzione, attenzione alla sicurezza e innovazione, generalmente si attenua la conflittualità sociale.
Quando si scoprono casi di infrazioni che hanno provocato danni alle persone o addirittura decessi, si rimane perciò attoniti e increduli. Nonostante tutto, noi vogliamo guardare avanti perché crediamo che il futuro debba essere migliore del passato.
L’imprenditore e la funzione sociale dell’azienda
Gli imprenditori sono persone che generalmente hanno seguito un percorso di studi importante e che dovrebbero avere una certa professionalità, la professionalità però non si acquisisce solo con lo studio. La professionalità è un modo di essere, come il senso del dovere, il rispetto delle regole e la considerazione degli altri. Chi conduce un’azienda deve ispirarsi a questi immutabili principi esercitandone un’attenta applicazione nell’esercizio delle sue professioni.
Un imprenditore serio non è un finanziere che distoglie i capitali dall’azienda per destinarli ad usi diversi. L’imprenditore vero è consapevole che l’azienda ha una funzione sociale nei confronti di chi ci lavora e della società. L’imprenditore si realizza quando riesce a creare un ambiente di lavoro sicuro e disteso, dove tutti lavorano con impegno. La valorizzazione del capitale umano è un presupposto importante che favorisce la disciplina e la collaborazione.
La ricerca e l’innovazione
Solo le aziende che si rinnovano continuamente rimangono sul mercato. L’innovazione è diventata un sistema di selezione importante quanto necessario. Rinnovare vuol dire progredire, migliorare, produrre macchine sempre più perfette e al passo con lo stato della tecnica.
Tutto questo si ottiene solo con una costante ricerca scientifica. Attraverso la ricerca è possibile ridurre i costi e rendere perciò i beni prodotti più facilmente accessibili a tutti. È sempre attraverso la ricerca che è possibile produrre con criteri di ecosostenibilità. Guidare un gruppo di persone nel lavoro di ricerca oggi è una grande sfida e bisogna avere a disposizione gli strumenti idonei: i collaboratori debbono condividere gli stessi obiettivi e lo stesso impegno di chi li guida, la ricerca scientifica ha bisogno di finanziamenti adeguati. Le aziende economicamente sane si autofinanziano.
L’ecosostenibilità e il risparmio energetico
Il risparmio delle materie prime, solide e liquide, non è una moda ma una necessità inderogabile alla quale nessuno può sottrarsi. Tutti abbiamo il dovere di fare il possibile per preservare, per le generazioni future, quelle risorse che la natura offre gratuitamente e che sono servite a darci l’attuale stato di benessere. Per molti secoli l’umanità è stata in grado di vivere con un livello di risorse consumate in armonia con i beni naturali.
Da quasi trenta anni però la domanda umana delle risorse è superiore all’offerta. In altre parole, utilizzare il capitale naturale a un ritmo più veloce della sua ricostituzione è come spendere più del proprio reddito. Ci sembra opportuno fornire al lettore alcuni esempi. Il giornale degli installatori elettrici Elettro, n. 4 aprile 2008, a p. 28 informa i suoi lettori che con gli impianti elettrici semplici ma elettronicamente integrati, si realizzano risparmi energetici del 40%. Lo stesso giornale a p. 32, con un articolo dal titolo Motori per risparmiare informa che l’energia elettrica utilizzata dal settore industriale in Italia è circa il 50% del consumo totale; di questa il 75% (circa 15000 GWh) è usata per i motori elettrici.
Vari studi, legati al progetto SAVE della Commissione Europea, hanno evidenziato che con l’uso di motori ad alta efficienza e dell’inverter è possibile risparmiare sino al 29% dell’energia elettrica. Tutto questo è possibile sostituendo gli attuali motori a basso rendimento, con i nuovi motori classificati standard EFF3, EFF 2 ed EFF1 ad alta efficienza.
Confronto fra motori di vecchia concezione con lamierino standard e motori ad alta efficienza EFF1, EFF2, EFF3
Motore
|
Potenza
|
Motori alta
efficienza
|
Rend.
|
Amper
|
Motore
|
Potenza
|
Motori
standard
|
Rend.
|
Amper
|
Diff.
rend.
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Tecno-T2
|
kW 0,75
|
M400
|
77,4%
|
2,3
|
Tecno-T2
|
kW 0,75
|
M530
|
63,00%
|
2,4
|
14,40%
|
Uni Jet 75 2V
|
kW.0,75
|
M400
|
77,4%
|
2
|
Uni Jet 75 2V
|
kW 0,75
|
M530
|
70,00%
|
2
|
7,40%
|
Flux Jet
|
kW.1,1
|
M400
|
79,6%
|
2,7
|
Flux
Jet
|
kW.1,1
|
M530
|
73,00%
|
3
|
6,60%
|
Flux
Jet
|
kW.1,5
|
M400
|
81,3%
|
3,7
|
Flux Jet
|
kW.1,5
|
M530
|
78,00%
|
4
|
3,30%
|
Medio Jet
|
kW.2,2
|
M400
|
83,2%
|
4,7
|
Medio Jet
|
kW.2,2
|
M530
|
81,00%
|
5,2
|
2,20%
|
Medio Jet
|
kW.3
|
M400
|
86,5%
|
6,4
|
Medio Jet
|
kW.3
|
M530
|
83,20%
|
6,8
|
3,30%
|
Medio J350
|
kW.3
|
M400
|
86,5%
|
6,4
|
Medio J350
|
kW.3
|
M530
|
83,20%
|
6,8
|
3,30%
|
Medio J 2V
|
kW.5,5
|
M400
|
87,7%
|
12,4
|
Medio J 2V
|
kW.5,5
|
M530
|
81,00%
|
13
|
6,70%
|
Uni Jet 501
|
kW.7,5
|
M400
|
91,1%
|
14
|
Uni Jet 501
|
kW.7,5
|
M530
|
81,80%
|
17,3
|
9,30%
|
Uni Jet1500
|
kW.15
|
M400
|
90,7%
|
28
|
Uni J1500
|
kW.15
|
M530
|
85,50%
|
33,2
|
5,20%
|
Uni Jet1500
|
kW.18
|
M400
|
91,6%
|
33
|
Uni J1500
|
kW.18
|
M530
|
86,00%
|
33,2
|
5,60%
|
Uni J2200
|
kW.18,5
|
M400
|
91,6%
|
33
|
Uni J2200
|
kW.18,5
|
M530
|
88,00%
|
33,2
|
3,60%
|
I kW installati sono uguali per ogni categoria di motore; con i lamierini ad alta efficienza si ha un rendimento percentuale maggiore perché diminuiscono i W dissipati.
L’uso delle moderne tecnologie ha permesso alla nostra azienda di progettare un aspiratore di nuova concezione: a bordo dell’aspiratore, un inverter e un piccolo computer con relativo software, hanno permesso tale realizzazione.
L’inverter (Fig. 1 foto gallery), tecnicamente definito anche VSD (Variable Speed Driver) è un congegno elettrico ed elettronico che ottimizza il funzionamento dei motori elettrici; il software è un’intelligenza artificiale che svolge un costante monitoraggio dell’aspiratore nel suo complesso. Il VSD e il software riducono gli stress dei motori, mantengono costante la prevalenza programmata ed adeguano, in tempo reale, la portata d’aria alla richiesta.
Autoprotezione
Gli aspiratori con VSD sono gli unici reattivi a situazioni di difficoltà per criticità ambientali di utilizzo o di alimentazione, Turbo-Smart e Micro-Smart non si fermano e non si danneggiano, segnalano la temperatura sul piccolo video, il software reagisce abbassando la prevalenza per il tempo necessario a ripristinare la temperatura d’esercizio e con il ritorno alla temperatura normale l’aspiratore riprende a funzionare alla prevalenza programmata.
Pericolo di allagamento
In presenza di un’onda improvvisa di liquido, Turbo-Smart e Micro-Smart entrano in autoprotezione.
Prevenzione
Durante il lavoro vengono evidenziate sul display gli eventi pericolosi.
Collegamento wireless
Turbo-Smart può essere collegato senza fili al computer dello studio.
Aspiratori ecosostenibili
A parità di prestazioni abbiamo riscontrato un risparmio di materie prime di 11 kg e un risparmio di energia elettrica di 690 W/h rispetto agli aspiratori a velocità fissa.
I diagrammi di lavoro che seguono (Fig.2 foto gallery), illustrano la portata dei risparmi dei materiali impiegati e di energia elettrica.
A parità di prestazione Turbo-Smart con inverter, rispetto a un aspiratore a velocità fissa, realizza un risparmio di materie prime di 11 kg sul motore e di 690 W/h di energia elettrica.
Il risparmio di materie prime sull’aspiratore finito è di 35 kg.
Aspiratore a velocità fissa (HP 4) peso 58 kg/Turbo-Smart con inverter pesa 23 kg.
Gruppo motore a velocità fissa (HP 4) peso 21 kg/Gruppo motore Turbo-Smart 10 kg.
Gruppi aspiranti di dimensioni medio grandi per ospedali e cliniche universitarie
I diagrammi di lavoro che seguono (Fig. 3,4 foto gallery), mostrano il risparmio energetico che si ottiene con l’uso di un sistema a inverter rispetto all’uso di motori a velocità fissa.
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Il risparmio di materie prime è di 67 kg.
L’Uni-Jet 1000 ha un consumo elettrico di 13,5 kW sia quando lavora su 12 posti che su 35 posti. Mentre l’Uni-Jet 500 con inverter alle stesse portate, i consumi scendono a una media di 9,05 kW/h con un risparmio medio di 4,45 kW/h.
Autoprotezione
Gli apparecchi con inverter inoltre sono in grado di autoregolarsi in maniera automatica di fronte alle criticità. Ad esempio, per eventuali difficoltà ambientali, di alimentazione elettrica, per temperatura alta o per l’arrivo improvviso di un’onda anomala di liquido, la macchina non si arresta, ma adegua il suo funzionamento alla nuova situazione e, superata l’emergenza, riprenderà il funzionamento regolare.
Considerazioni generali
Abbiamo voluto esporre esempi concreti con dati verificabili, per essere più chiari. Rinnovarsi vuol dire aggiornarsi ai tempi, allo stato della tecnica, alle normative, consumare meno e dare sempre nuove prestazioni. Un’azienda che si rinnova potrà superare la crisi, l’azienda che si ferma morirà lentamente. Una persona da sola difficilmente potrà essere determinante nella crescita di un’azienda, ma un gruppo di persone motivate potrà essere decisivo.
Allo stesso modo, non sarà una sola azienda a risolvere la crisi del nostro paese, come non sarà un solo paese a risolvere la crisi europea, ma un gruppo di aziende o un gruppo di paesi possono risolvere la crisi dell’Europa e del mondo. In attesa ognuno si senta obbligato a fare tutto il possibile; sarà già un buon inizio.
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