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L’Architetto: curare il paziente (ma anche l’estetica dello studio)

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Angela Franco
Angela Franco

Angela Franco

mar. 24 gennaio 2012

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Architetti e professionisti dell’arredo hanno preso atto dell’interesse crescente per la qualità e l’estetica in ambito sanitario. Ambienti freddi e formali d’ospedale, case di cura, strutture per anziani, cliniche odontoiatriche stanno sempre più cedendo il posto a spazi piacevoli nell’interesse dei pazienti: per migliorare il loro benessere, quello dello staff, la motivazione e produttività.

La reazione al colore è legata alla percezione individuale, a sua volta fortemente influenzata da altri fattori quali luce, accostamenti ad altri colori e da molteplici fattori ambientali e fisiologici tali da condizionare la percezione: ogni osservatore infatti interpreta il colore in base a propri riferimenti. Importante quindi che a ogni ambiente corrisponda un “progetto colore” perché ogni utente percepisca le stesse sensazioni.
In una sala d’attesa sarà bene evitare di accentuare la pressione emotiva e il disagio offrendo comodità, comfort e discreta visibilità. Uno spazio semplice che metta gli utenti a proprio agio si ottiene utilizzando colori tipici degli spazi domestici, con la possibilità di aggiungere effetti decorativi. Corridoi e reception servono per dare il benvenuto in modo amichevole, rassicurante. Essendo il primo approccio con l’ambiente sanitario la reception dovrebbe essere dotata di buona illuminazione, colori chiari per pavimento e pareti, in contrasto col desk; con tale combinazione l’ambiente si presenterà accogliente e rassicurante. La principale caratteristica dei corridoi deve essere la semplicità di utilizzo e di individuazione. Segnali chiari e immagini sono di fondamentale importanza.
Nelle stanze mediche l’utilizzo di colori tenui è l’ideale e, per evitare la monotonia, si può ricorrere a pareti colorate in contrasto, normalmente non più di una. Generalmente i colori tenui in questi ambienti sono i verdi pallidi o verdi-bluastri. Essendo il verde complementare del rosso (colore del sangue) il suo scopo è neutralizzare l’immagine postuma prodotta da una concentrazione mentale prolungata su una ferita. In più questi verdi pallidi riducono l’abbagliamento in condizioni di luci intense, quali le lampade a UV, e sono quindi perfette per la decorazione dei muri.
Le stanze riservate allo staff, non sono meno importanti per aumentarne le prestazioni, il rendimento e il morale oltre a concedere momenti di relax. Per raggiungere tale obiettivo gioca un ruolo considerevole il contrasto tra illuminazione e colore rispetto alle altre aree. Colori a contrasto utilizzati su una stessa parete trasmettono infatti energia positiva. Importante inoltre coinvolgere il personale nei progetti di definizione del colore. La realizzazione condivisa del luogo di lavoro può accentuare il senso di benessere e aiutare a fidelizzare il personale al luogo di lavoro.
Tenendo in considerazione la dimensione spaziale, un progetto sceglie in generale il colore e ne seleziona le tonalità, perché può modificare in molti modi le dimensioni o la percezione di uno spazio: esempio, un pavimento scuro dona stabilità all’ambiente, un soffitto scuro produce un effetto opprimente. Al contrario colori chiari e illuminazione elevata provocano generalmente un effetto-ingrandimento.
Il grado di saturazione dei colori in uno spazio determina in parte il modo in cui interpretiamo le distanze. I grigi tendono a produrre l’effetto ingrandimento mentre quelli intensi a ridurre le profondità. Oltre al colore, la percezione di una stanza o di uno spazio è definita dai materiali utilizzati, la loro struttura e livello di lucentezza grazie alle associazioni evocate: il metallo, il vetro, la pietra e alcuni oggetti di plastica vengono spesso percepiti come materiali freddi. Altri tipi di materiali quali legno e tessile offrono invece un senso di calore.
In conclusione, si può affermare che l’aspetto percettivo di “cura” e tranquillità offerto agli utenti non è meno importante di quello igienico sanitario.

Pubblicato sul numero 1 Dental Tribune 2012 Italy

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