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La storia odontoiatrica nel cuore della Dental School

Ricostruzione di uno studio odontotecnico con pezzi originali del 1890-1935.
Valerio Burello, Italia

Valerio Burello, Italia

ven. 4 dicembre 2009

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TORINO, Italia: In occasione del XII Congresso Nazionale Sisos in programma il 13 febbraio al Lingotto, avrà luogo anche l’apertura della “Collezione Storica di Odontoiatria” nell’ambito della Dental School, centro di eccellenza odontoiatrica inaugurato il 15 febbraio del 2008.

Il professor Giulio Preti, artefice dello sforzo organizzativo durato dieci anni che ha portato alla realizzazione della Dental School, nella ricerca di fondi per la prestigiosa iniziativa è riuscito a ritagliare uno spazio anche per la Collezione.

Articolata su due piani per un totale di circa 13.000 mq (il terzo è dedicato alla didattica, con 5000 mq, il secondo all’assistenza con 8000 mq), la Dental School riserva alla Collezione parte del 3° piano. Nell’allestimento curato dall’architetto Massimo Venegoni, l’interno si presenta come un ambiente raccolto, grazie all’attenta illuminazione, all’oscuramento delle finestre e alla copertura del soffitto. Il nucleo storico della collezione nasce dalla donazione di strumenti chirurgici e testi scientifici del prof. Luigi Casotti.

Altre se ne sono aggiunte, tra cui quella di Giorgio Bellagarda, donata dal figlio Michele, e si è ulteriormente arricchita con apparecchiature di fine Ottocento e primo Novecento, grazie alla passione della famiglia Amoretti. L’esposizione si basa sul percorso didattico ideato da Casotti per una breve storia della protesi odontoiatrica a uso studenti, con schede, descrizioni e riproduzioni.

Il percorso si sviluppa, inoltre, attraverso la documentazione di protesi fenicie ed etrusche. Il XVIII secolo è invece rappresentato dai lavori di Pierre Fauchard e di Antonio Campani. Due vetrine sono dedicate all’Ottocento con protesi in avorio, caucciù, celluloide, oltre a vari tipi di denti in porcellana.

Grazie agli strumenti, vengono ricostruiti anche diversi posti di lavoro per esemplificare la crescita della cultura odontoiatrica e testimoniare l’evoluzione delle tecniche operative. Per una miglior visibilità gli oggetti sono collocati su pedane incorniciate da pareti divisorie, su cui compaiono immagini e didascalie. Nella parte centrale l’ambientazione è composta dalla poltrona “swinging chair” della S.S. White 24, uno dei pezzi più importanti. Da segnalare, infine, un bell’apparecchio radiografico costituito da un tubo di casa Ritter supportato da un ingegnoso adattamento murale.

La collezione storica vanta anche la completa ricostruzione di un laboratorio odontotecnico frutto di varie donazioni e prestiti temporanei, a cavallo tra fine Ottocento e anni Quaranta.

La collocazione del prezioso materiale storico, nell’ambito della Clinica Odontoiatrica, acquista particolare rilevanza didattica in quanto fornisce un ulteriore strumento di conoscenza. La realizzazione della mostra ha richiesto un lavoro impegnativo per raccolta, conservazione e catalogazione del materiale, attività da sole non sufficienti tuttavia a valorizzare tale patrimonio. Di qui l’auspicio da parte dei fondatori di una collaborazione di privati con Enti nazionali e internazionali.

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