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La realtà virtuale aptica potenzia la formazione preclinica in endodonzia

Un recente studio internazionale ha dimostrato che l'integrazione dei simulatori aptici in realtà virtuale nella formazione preclinica in endodonzia può migliorare significativamente le competenze tecniche e la preparazione emotiva degli studenti di odontoiatria. (Immagine: Anna Jurkovska/Adobe Stock)

KUOPIO, Finlandia: Negli ultimi anni, la realtà virtuale (VR) e le tecnologie aptiche sono state sempre più integrate nei programmi di formazione odontoiatrica, affiancandosi ai metodi didattici tradizionali e offrendo opportunità di ripetizione più frequente, feedback standardizzati e un apprendimento potenziato. Con l’obiettivo di fornire evidenze a supporto dell’utilizzo di questa modalità nella formazione, un recente studio ha valutato l’impatto dei simulatori aptici in VR sull’acquisizione delle competenze e sulla riduzione dello stress nell’insegnamento preclinico dell’endodonzia, in base al momento della loro introduzione nel percorso formativo. I risultati suggeriscono che l’integrazione dei simulatori aptici in VR prima dell’addestramento su denti artificiali può migliorare significativamente lo sviluppo delle competenze e contribuire a ridurre lo stress.

Il dott. Szabolcs Felszeghy ritiene che lo studio a cui ha partecipato, che riguarda l’integrazione dei simulatori aptici in realtà virtuale nella formazione preclinica in endodonzia, rappresenti un passo significativo verso un approccio più moderno e centrato sugli studenti nella formazione odontoiatrica (Immagine: Szabolcs Felszeghy).

Secondo il dott. Szabolcs Felszeghy, autore senior dello studio e docente clinico presso l’Istituto di Odontoiatria dell’Università della Finlandia orientale a Kuopio, gli studenti in fase preclinica affrontano spesso diverse difficoltà nell’acquisizione delle competenze endodontiche. In un’intervista a Dental Tribune International (DTI) ha dichiarato: «i metodi di formazione tradizionali richiedono spesso una supervisione costante da parte dei docenti, il che può essere impegnativo per gli istruttori e potenzialmente stressante per gli studenti. Questa dinamica potrebbe, involontariamente, ostacolare il processo di apprendimento».

La dott.ssa Sıla Usta, autrice principale dello studio e professoressa associata presso il Dipartimento di Endodonzia della Facoltà di Odontoiatria Gulhane dell’Università delle Scienze della Salute di Ankara, in Turchia, ha spiegato che lo studio è stato motivato dalla crescente diffusione degli strumenti digitali nella formazione odontoiatrica e dalla mancanza di un consenso su quando e come introdurre i simulatori aptici in realtà virtuale nel curriculum preclinico di endodonzia.

Ha osservato che, sebbene ricerche precedenti abbiano dimostrato i benefici dei simulatori VR aptici nello sviluppo delle abilità psicomotorie, rimane una lacuna significativa riguardo alla loro integrazione ottimale con i metodi di formazione tradizionali.

«Abbiamo cercato di colmare questa lacuna valutando non solo il valore educativo della realtà virtuale con feedback aptico, ma anche il suo impatto psicologico in termini di stress e fiducia. Questo tema è di grande attualità, poiché la formazione odontoiatrica continua a evolversi verso approcci sempre più immersivi e basati sulla tecnologia, soprattutto in discipline ad alta intensità tecnica come l’endodonzia, dove precisione, sicurezza e capacità di mantenere la calma sotto pressione sono fondamentali», ha dichiarato la dott.ssa Usta a Dental Tribune International (DTI).

Maggiore destrezza manuale e minore stress
Lo studio ha coinvolto 40 studenti volontari di odontoiatria iscritti al corso di formazione preclinica in endodonzia. I partecipanti sono stati assegnati in modo casuale a due gruppi: un gruppo ha svolto l’addestramento con simulatori aptici in realtà virtuale prima di esercitarsi su denti artificiali, mentre l’altro ha iniziato con l’addestramento sui denti artificiali, seguito dalla simulazione in VR. Tutti gli studenti hanno ricevuto lezioni standardizzate e dimostrazioni sulla preparazione della cavità di accesso. Le valutazioni pre- e post-training includevano la misurazione dei livelli di stress, l’analisi della destrezza manuale e questionari sull’autoefficacia percepita.

I risultati hanno mostrato che gli studenti che hanno iniziato l’addestramento con i simulatori aptici in realtà virtuale hanno ottenuto punteggi significativamente più alti in termini di destrezza manuale, hanno riportato una maggiore percezione delle proprie competenze e hanno sperimentato livelli di ansia inferiori durante le sessioni di formazione preclinica rispetto a coloro che avevano iniziato con l’addestramento sui denti artificiali.

Hanno inoltre dichiarato di sentirsi più preparati e più sicuri nell’esecuzione della preparazione della cavità d’accesso e nella gestione delle difficoltà procedurali. I livelli di stress sono diminuiti sensibilmente dopo l’utilizzo del simulatore in entrambi i gruppi. Tuttavia, le prestazioni al simulatore non sono risultate influenzate dall’ordine di addestramento.

«Questo suggerisce che un’esposizione precoce alla realtà virtuale migliora soprattutto le abilità psicomotorie nel contesto reale e la prontezza emotiva, più che le prestazioni specifiche all’interno del simulatore stesso», ha commentato la dott.ssa Usta.

La dott.ssa Sıla Usta afferma che l’integrazione della simulazione aptica in realtà virtuale nella formazione preclinica in endodonzia fornisce agli studenti una base fondamentale sia nelle abilità tecniche che nella resilienza emotiva (Immagine: Sıla Usta).

Migliorare la preparazione tecnica ed emotiva nella formazione odontoiatrica
Commentando l’importanza dei risultati della ricerca, la dott.ssa Usta ha dichiarato a DTI: «i nostri risultati hanno importanti implicazioni per la progettazione dei curricula nelle scuole di odontoiatria – in particolare in endodonzia – evidenziando il valore di un percorso di apprendimento potenziato dalla tecnologia e supportivo dal punto di vista psicologico.

Riducendo lo stress e aumentando la fiducia, la formazione in realtà virtuale può aiutare i futuri dentisti ad affrontare l’ambiente clinico con maggiori competenze e sicurezza, con possibili ricadute positive sui risultati per i pazienti e una riduzione degli errori».

I ricercatori hanno sottolineato la necessità di approfondire, attraverso studi longitudinali multicentrici, la conservazione a lungo termine delle competenze acquisite, la trasferibilità clinica della formazione e la sostenibilità economica dell’implementazione della realtà virtuale. Inoltre, la dott.ssa Usta ritiene che standardizzare i parametri di valutazione basati sul simulatore e integrare meccanismi di feedback personalizzato potrebbe aumentare ulteriormente il valore educativo della VR.

«Speriamo che il nostro lavoro contribuisca a una discussione più ampia sulla costruzione di un sistema educativo odontoiatrico più inclusivo, coinvolgente e basato su evidenze» ha osservato la dott.ssa Usta.

Il dott. Felszeghy ha concluso: «Le tecnologie digitali e aptiche in realtà virtuale stanno ridisegnando la formazione odontoiatrica, offrendo soluzioni innovative a sfide di lunga data nell’addestramento e nello sviluppo delle competenze. Questi progressi non solo stanno trasformando il modo in cui gli studenti imparano, ma stanno anche ridefinendo il ruolo degli insegnanti nel favorire la competenza tecnica e la fiducia».

Lo studio, intitolato “A comparison of traditional and virtual reality haptic simulator approaches in preclinical endodontic training: Impacts on skill acquisition, confidence and stress”, è stato pubblicato online il 10 aprile 2025 nella International Endodontic Journal, in anteprima rispetto alla sua inclusione in un numero della rivista.

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