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La maggioranza dei medici europei utilizzano Wikipedia

lun. 4 luglio 2011

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Molti medici usano Internet come fonte per le loro ricerche. Essi raccomandano inoltre siti web specifici ai loro pazienti in modo che questi possano visitarli.

LONDRA, Regno Unito: una ricerca ha rivelato che il sessanta per cento dei medici europei usa l’enciclopedia online Wikipedia per scopi professionali. Inoltre, il 69% utilizza siti di social network come Facebook, LinkedIn, YouTube e Twitter. Per quest’indagine sono stati intervistati 300 medici di medicina generale in tutta Europa.

 

I risultati mostrano che non sono solo i giovani medici ad usare Internet per questo scopo. In tutti i mercati, il 75% dei medici di età compresa tra 51 e 60 anni ha dichiarato che regolarmente consulta Wikipedia per uso professionale.

 

Secondo l’Insight Research Group di Londra, che ha effettuato l'indagine, la nuova statistica ha sorpreso molti operatori del settore. "I dati non dicono certamente che Wikipedia e le altre piattaforme sociali siano fonti di informazione e conoscenza eccezionale per il pubblico, ma questi dovrebbero essere strumenti sensibili e affidabili a cui i professionisti del settore medico possono rivolgersi?" Ha chiesto Eade Damian, direttore dell’Insight Research Group, che ha guidato la ricerca.

 

Non solo i medici intervistati hanno affermato di usare Internet come fonte per le loro ricerche, ma la metà di loro raccomandano ai pazienti alcuni siti web specifici da visionare in seguito alla loro visita. L’87% consiglia alcuni siti per ulteriori chiarimenti o delucidazioni in merito alla loro condizione, il 70% per ulteriori sostegni e consigli, e il 69% per ulteriori informazioni riguardanti il trattamento e i farmaci.

 

Secondo l’Insight Research Group, i risultati rafforzano l'opinione diffusa che ora stiamo vivendo nell'era del “e-patient”, per la quale il web è diventato uno strumento affidabile per questioni attinenti alla sanità, così come per le attività quotidiane.

 

L’e-patient è un fenomeno che c’è e rimarrà presente nel futuro. Ma dobbiamo verificare se i pazienti accedono al giusto tipo di siti web quando si tratta di problemi di salute personale o che i loro cari si trovano ad affrontare ", ha continuato Eade. "Che si tratti di ricerca di malattie, di condivisione di esperienze, di dare consigli o fornire supporto morale ad altri pazienti in tutto il mondo, il social web ha reinventato i consigli di salute, e dobbiamo assicurarci che il consiglio giusto sia alla portata di tutti."

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