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La gestione dei traumi dentali non è un processo univoco: intervista con il dott. Rajiv Patel

Il dottor Rajiv Patel, statunitense, è stato relatore al ROOTS SUMMIT, tenutosi dal 9 al 12 maggio ad Atene, in Grecia. La sua presentazione si è focalizzata sulla gestione dei traumi dentali e ha coperto una varietà di scenari, come la lussazione laterale, le fratture corona-radice, l’intrusione e l’avulsione in individui in crescita. In questa intervista, l’appassionato endodontista parla di come la gestione dei traumi dentali sia diversa nei bambini e negli adolescenti, sottolinea il ruolo dell’endodonzia nei pazienti con traumi dentali e spiegando cosa i professionisti del settore dovrebbero avere nella loro check list per la gestione dei traumi.

Dr Rajiv Patel.

Dott. Patel, come si è avvicinato alla gestione dei traumi dentali e cosa trova interessante? 
Come endodontista, ho visto il collegamento tra la gestione dei traumi dentali e la filosofia del salvare i denti. Il mio coinvolgimento è iniziato dalla collaborazione in diversi casi con specialisti e dentisti che si occupavano di odontoiatria restaurativa, con i quali condivido la stessa filosofia. Trovo interessanti e appaganti le sfide uniche della gestione dei traumi dentali, l’opportunità di fare la differenza nella vita dei pazienti, la necessità di una collaborazione interdisciplinare e il potenziale di apprendimento e innovazione continui. 

Nella sua conferenza al ROOTS SUMMIT, si è concentrato sul trauma dentale nel paziente in crescita. In che modo il trattamento dei traumi dentali è diverso nei bambini e negli adolescenti e quali considerazioni particolari devono essere prese in considerazione?
Il trattamento dei traumi dentali nei bambini e negli adolescenti richiede un approccio specializzato e multidisciplinare, considerando gli aspetti unici della crescita e dello sviluppo in questa fascia d’età. In questi casi sono essenziali un attento monitoraggio, una pianificazione a lungo termine e l’attenzione ai risultati funzionali ed estetici. I pazienti in crescita che praticano sport di contatto devono essere educati all’importanza dell’uso di misure protettive come i paradenti per evitare futuri traumi dentali. La mia relazione si è intitolata “Dental trauma—stretching the limits”, e si è concentranta sul superamento dei limiti e sull’esplorazione di approcci innovativi, avanzati o non convenzionali per i casi più difficili.

Nella sua relazione ha parlato di una check list per la gestione dei traumi dentali. Quali sono i punti più importanti di questa lista?
Le check list possono salvare la vita e, nel nostro ambito, possiamo salvare i denti grazie a un approccio sistematico. I punti più importanti di questa lista riguardano la valutazione clinica pre e intraoperatoria del grado del trauma, lo stato neurologico del paziente, la valutazione radiografica e la discussione informata sulle opzioni di trattamento.

L'endodonzia svolge un ruolo importante nel fornire un trattamento tempestivo e corretto dopo un trauma. Può spiegaci l'importanza di un approccio interdisciplinare nel trattamento di casi complessi di trauma dentale?
La gestione dei traumi dentali non è un processo univoco e i casi complessi spesso richiedono la collaborazione di diversi specialisti per fornire la migliore cura possibile. Un approccio interdisciplinare garantisce che tutti gli aspetti della lesione siano affrontati in modo completo, portando a risultati migliori e a una maggiore qualità delle cure per il paziente. Gli endodontisti, con la loro esperienza nella diagnosi e nel trattamento di problemi legati alla polpa dentale e alle strutture adiacenti, svolgono un ruolo fondamentale nel determinare se sia necessario un trattamento endodontico, come la terapia canalare o una terapia più conservativa della polpa vitale.

Potrebbe descrivere un caso particolarmente impegnativo di trauma dentale che ha gestito e gli insegnamenti che ne ha tratto?
Nella carriera della maggior parte dei professionisti, alcuni casi si distinguono per la loro complessità e per le emozioni ad essi associate. Per me, uno di questi casi riguardava una bambina di 8 anni con un incisivo centrale avulso a seguito di un incidente in bicicletta. Questo caso ha rappresentato una serie di sfide e lezioni da imparare. Tra i principali insegnamenti da trarre ho riscontrato: l’importanza cruciale di un’assistenza tempestiva e coordinata, la necessità di esortare i pazienti a ricercare un trattamento immediato e i vantaggi della comunicazione e della collaborazione interdisciplinare. L’utilizzo di tecnologie avanzate per una diagnostica precisa è stato fondamentale per guidare le mie decisioni terapeutiche. Ho imparato l’importanza di pianificare strategicamente le sequenze di trattamento per ottenere risultati ottimali, di considerare l’assistenza a lungo termine e di concentrarmi sull’educazione del paziente alla prevenzione. Inoltre, fornire supporto psicologico e consulenza è stato fondamentale per garantire i migliori risultati possibili e la soddisfazione del paziente.

Ci sono tecniche o materiali emergenti in endodonzia che ritiene promettenti per il trattamento dei traumi dentali?
Alcune tecnologie esistenti ed emergenti che continuano a essere sviluppate sono l’endodonzia rigenerativa, le tecniche minimamente invasive, i materiali biocompatibili e bioceramici e la CBCT. Il potenziale dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale nella diagnosi, nella valutazione radiografica e nella pianificazione del trattamento nella gestione dei traumi dentali sembra essere entusiasmante.

 

Nota editoriale:

La conferenza del Dr. Rajiv Patel, dal titolo “Dental trauma-stretching the limits”, si tenuta il 10 maggio 2024 durate il ROOTS SUMMIT 2024.

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