Recentemente è stata sviluppato dal dottor Morton Rosenberg della Tufts University School of Dental Medicine un elenco aggiornato dei farmaci d’emergenza e di fornitori di attrezzature odontoiatriche, compresa una lista di controllo dei mezzi di emergenza.
I dentisti devono essere pronti in qualsiasi momento a gestire le emergenze mediche che con più probabilità si potrebbero verificare durante e dopo la locale anestesia locale. Recentemente è stata sviluppato dal dottor Morton Rosenberg della Tufts University School of Dental Medicine un elenco aggiornato dei farmaci d’emergenza e di fornitori di attrezzature odontoiatriche, compresa una lista di controllo dei mezzi di emergenza. Su questo tema – perché la formazione del personale odontoiatrico sia così importante – Dental Tribune online ha intervistato Rosenberg.
Le emergenze mediche negli studi dentistici sono rare, ma durante la carriera di un dentista potrebbero accadere. Sono cambiate, nel corso degli ultimi due anni, le emergenze mediche?
Anche se è molto difficile raccogliere dati, la percezione della maggior parte degli esperti è che l’incidenza delle emergenze mediche, ancora incentrate sui sistemi cardiovascolare e respiratorio, sia in aumento anche negli Studi dentistici.
Quali sono i motivi di tale aumento?
Abbiamo una popolazione che invecchia e dobbiamo trattare con pazienti anziani con necessità dentali ad ampio raggio e utilizzo di tecniche non disponibili fino a 15 anni fa. Altre ragioni comprendono l’uso crescente di farmaci, integratori a base di erbe e sedativi, tutti in grado di interagire tra di loro e anche con i farmaci oggi somministrati da molti dentisti (considerati la popolarità e il crescente uso di tutte le forme di sedazione).
Lei ha recentemente pubblicato un nuovo manuale per le emergenze mediche negli studi dentistici. Ritiene che le attuali conoscenze siano obsolete?
Piuttosto che usare il termine “obsoleto”, importa rendersi conto che la preparazione alle emergenze mediche è in continuo divenire. Uno dei maggiori cambiamenti è stato la disponibilità e l’uso di defibrillatori automatici esterni (AED), che dovrebbero essere presenti in ogni ambiente sanitario. Le linee-guida dell’American Heart Association del 2005 hanno posto la defibrillazione precoce come parte integrante della “catena della sopravvivenza” del Basic Life Support (BLS) per il trattamento dell’arresto cardiaco. La disponibilità immediata di un defibrillatore automatico esterno ha dimostrato di aumentare la possibilità di successo della rianimazione. Negli Stati Uniti, alcuni Stati (Florida, Washington, Illinois) hanno già disposto la presenza di un AED negli Studi dentistici. Altre modifiche includono corsi di formazione continua che prevedono formazione pratica e simulatori umani ad alta fedeltà. La gestione di tali emergenze nella vita pratica, così come di quelle mediche, sta diventando sempre più diffusa tra i dentisti e il loro personale clinico.
A suo parere, i dentisti e il personale odontoiatrico oggi sono adeguatamente preparati per le emergenze mediche?
Molti studi hanno acquistato le attrezzature base di emergenza, ma è la combinazione di dentista e personale ben addestrato e aggiornato sul Basic Life Support for Healthcare Provider (BLS-HCP) che fa la differenza. Ogni studio dovrebbe avere la capacità, come minimo, di essere in grado di fornire ossigeno sotto pressione positiva.
Quali farmaci dovrebbero essere disponibili per gestire le emergenze più comuni?
L’ossigeno dovrebbe essere tra le scorte, così come adrenalina, difenidramina, nitroglicerina, broncodilatatori, glucosio, Aspirina e ammoniaca aromatica. Questi farmaci dovrebbero essere controllati periodicamente per assicurare che non abbiano superato la data di scadenza.
Le reazioni allergiche a certi tipi di farmaci sono un problema crescente nella pratica. A tal proposito quale medicina si può considerare problematica?
Senza dubbio, gli antibiotici sono sempre in cima alla lista dei farmaci che vengono somministrati a molti pazienti durante il trattamento odontoiatrico e che hanno le potenzialità di scatenare una miriade di reazioni allergiche. È anche importante per il dentista capire che ci sono sempre più pazienti con problemi in merito al lattice.
Quali altre attrezzature consiglia?
Le attrezzature che devono essere subito disponibili comprendono la bombola portatile di ossigeno “E”, respiratori oro-faringei, così come i dispositivi per la somministrazione di ossigeno supplementare, tra cui una maschera a valvola. Consiglio, inoltre, forcipi, un defibrillatore automatico esterno (AED), stetoscopio, sfigmomanometro e un orologio a muro con una lancetta dei secondi.
Una corretta valutazione dei rischi e la documentazione adeguata potrebbero evitare molte emergenze. Quali sono le prime indicazioni che identificano un paziente ad alto “rischio”?
Solo attraverso una storia clinica dettagliata, la revisione approfondita delle risposte da parte del dentista, l’esame fisico accurato dei segni vitali e le consultazioni del caso, si possono identificare pazienti con alto rischio di problemi medici durante le procedure dentistiche.
Quali sono le migliori strategie di prevenzione?
Le caratteristiche di uno Studio ben preparato sono: meticolose valutazioni preoperatorie, attrezzature adeguate per l’emergenza di base, dentisti e personale preparati. Una revisione costante e, soprattutto, esercitazioni senza preavviso permetteranno allo Studio di riconoscere immediatamente il problema, chiamare aiuto, e soddisfare le esigenze immediate di un paziente odontoiatrico in emergenza.
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