DT News - Italy - Il trattamento implantoprotesico nei pazienti con osteoporosi in terapia con bifosfonati orali

Search Dental Tribune

Il trattamento implantoprotesico nei pazienti con osteoporosi in terapia con bifosfonati orali

Prima del posizionamento, gli impianti sono stati imbibiti nel liquido ricco di fattori di crescita del PRGF-Endoret® allo scopo di attivare la superficie implantare.
M. Mozzati, G. Gallesio

M. Mozzati, G. Gallesio

dom. 9 ottobre 2016

salvare

I bifosfonati sono una classe di farmaci utilizzati per le diverse patologie che coinvolgono il turnover osseo con aumento del riassorbimento osseo e rappresentano i farmaci di prima elezione per la terapia di patologie osteolitiche, dall’osteoporosi grave alle secondarietà da tumori solidi e mieloma multiplo1,2.

Oltre a migliorare la prognosi di queste malattie, la capacità dei bifosfonati di inibire la secrezione di citochine pro-infiammatorie li rende efficaci nel controllo del dolore osseo, rendendo migliore la qualità di vita dei pazienti. Per quanto riguarda l'osteoporosi post-menopausale, i bifosfonati intervengono sullo squilibrio del sistema osteoprotegerina-RANK-RANK ligando dovuto al calo dei livelli di estrogeni, prevenendo così la perdita di massa e densità ossea, l'alterazione strutturale, l'incremento di fragilità e del rischio di fratture patologiche3. Le prime segnalazioni di una nuova reazione avversa correlabile all’assunzione di bifosfonati, in pazienti sottoposti ad estrazioni dentarie, risalgono al 2003 e venne definita BRONJ (Bisphosphonate Related OsteoNecrosis of the Jaws)4-6. Fino al 2013 la BRONJ veniva definita come una reazione avversa farmaco-correlata descritta come una progressiva distruzione e necrosi delle ossa mascellari in pazienti sottoposti a trattamento con amminobifosfonati, in assenza di pregressa radioterapia7. Attualmente invece si parla di MRONJ (Medication-Related OsteoNecrosis of the Jaw) dal momento che sono sempre più in aumento le necrosi ossee mascellari e mandibolari diagnosticate in pazienti in terapia con farmaci anti-angiogenetici e anti-riassorbitivi8. Secondo l’Associazione Americana dei Chirurghi Orali e Maxillofacciali (AAOMS) l’incidenza della MRONJ varia dallo 0,8 al 12%, evidenziando come la causa primaria della sua manifestazione sia legata ad interventi di chirurgia orale, particolarmente estrazioni dentarie, nel 66% dei casi. Il restante 34% trova origine in eventi di tipo traumatico-infettivo, come lesioni parodontali croniche o protesi mobili incongrue che ulcerano la mucosa orale9,10. È bene precisare che non tutti i bifosfonati inducono nei pazienti gli stessi rischi, per questo motivo è importante fare una distinzione tra le varie molecole utilizzate, il tipo di somministrazione ed i dosaggi. Infatti in base al tipo di molecola ed alla sua somministrazione possiamo individuare un alto o un basso rischio di manifestazione di complicanze. Ad oggi i bifosfonati utilizzati sono molti, ma i più importanti sia per la loro azione sia per il rischio di manifestare complicanze sono rappresentati principalmente dal zolendronato e dal pamidronato, un secondo gruppo di bifosfonati è rappresentato dai bifosfonati orali quali l’alendronato e il clodronato che trovano un largo impiego per l’osteoporosi postmenopausale e devono essere distinti dai primi in quanto non inducono gli stessi rischi. Attualmente secondo la letteratura, per i pazienti oncologici il rischio totale di MRONJ varia tra lo 0,8% e il 12%, mentre per i pazienti in terapia con bifosfonati orali e intramuscolo varia tra 0,02% e il 0,9%8. Per quanto riguarda la terapia implantare la letteratura sembra confermare che, contrariamente ai pazienti trattati con bifosfonati per via endovenosa, non ci sono controindicazioni alla chirurgia implantare e che a lungo termine il rischio di fallimento implantare in pazienti trattati con bifosfonati per via orale o per via intramuscolare è assimilabile a quello della popolazione normale. Inoltre la revisione bibliografica conferma la possibilità di trattare questi pazienti con terapia implantare tradizionale o a carico immediato a patto di eseguire gli interventi in assoluta sterilità e con copertura antibiotica11.

 

Leggi l'articolo completo nella sezione CLINICAL > IMPLANTOLOGY

 

To post a reply please login or register
advertisement
advertisement