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STRASBURGO, Francia: L’amalgama è il materiale da restauro preferito da molti dentisti. È il gold standard delle cure dentali. Tuttavia, la sua popolarità è andata lentamente diminuendo negli ultimi anni così come il suo utilizzo, grazie a rigide normative governative. Ora, il Parlamento europeo ha annunciato che vieterà completamente l’amalgama dentale a partire dal 1° gennaio 2025, una notizia che ha sconvolto molti professionisti e organizzazioni odontoiatriche, in particolare quelli che hanno fatto molto affidamento su questo materiale.
L’uso dell’amalgama dentale, costituita per circa il 50% da mercurio, contribuisce notevolmente all’inquinamento da mercurio e rappresenta una minaccia ambientale per gli ecosistemi. A causa delle crescenti preoccupazioni per la salute connesse al materiale, sono state imposte severe normative per ridurre gradualmente l’uso dell’amalgama e garantire uno smaltimento sicuro negli studi dentistici, in linea con la Convenzione di Minamata sul mercurio, entrata in vigore nel 2017. Inoltre, l’uso del materiale per il trattamento di donne incinte o che allattano, nonché di bambini di età inferiore ai 15 anni, è vietato nell’UE dal 1° luglio 2018. I dentisti nelle Filippine hanno vietato l’uso dell’amalgama come materiale da restauro già dall’anno scorso.
Crescente disillusione degli studi dentistici nel Regno Unito
Il divieto si ripercuoterà pesantemente sui servizi dentistici del Regno Unito. Secondo la British Dental Association (BDA), l’amalgama è il materiale più comunemente utilizzato per otturazioni permanenti da parte del National Health Service (NHS). Inoltre, l’organizzazione ha dichiarato che le otturazioni rappresentano circa un quarto di tutti i trattamenti del NHS forniti in Inghilterra e che l’amalgama è utilizzata in circa un terzo di tutti i trattamenti. Dato il suo ampio utilizzo, si prevede che il divieto dell’UE sull’amalgama provocherà problemi nella catena di approvvigionamento nel Regno Unito e in particolare nell’Irlanda del Nord dove si ha il maggior utilizzo di questo materiale.
Pur sostenendo la riduzione dell’amalgama, il BDA ha definito impraticabile e ingiustificabile la rapida eliminazione dell’amalgama negli studi odontoiatrici. «L’amalgama dentale è stata utilizzata e ampiamente studiata per 150 anni quale materiale da restauro. La sua sicurezza e durata sono consolidate e rimane il materiale più adatto per una vasta gamma di circostanze cliniche». Sebbene esistano alternative, esse sono notevolmente più costose e richiedono più tempo per essere applicate. Il Presidente della BDA, il Dott. Eddie Crouch, ha commentato in un comunicato stampa: «Poiché gli attuali materiali alternativi non possono competere, questo incrementerà costi e incertezze negli studi odontoiatrici già in bilico». Secondo il dott. Crouch, vietare l’amalgama significherebbe perdere un’arma chiave nel trattamento della carie dentale, e ha avvertito che potrebbe essere un fattore che potrebbe mettere in crisi l’odontoiatria del sistema sanitario nazionale.
Materiali restaurativi senza amalgama
Le alternative all’amalgama comprendono materiali ibridi e cementi vetroionomerici ad alta viscosità. Ogni alternativa presenta vantaggi e svantaggi unici e la scelta dipende spesso dalle esigenze specifiche del paziente, tra cui considerazioni estetiche, requisiti di durata e vincoli finanziari. Il Prof. Falk Schwendicke ha riassunto questo concetto nel suo recente articolo: «Non esiste un solo materiale che soddisfi tutti i requisiti per la sostituzione dell’amalgama; al contrario, esiste una gamma di materiali con proprietà diverse e i dentisti dovranno fare scelte appropriate su quale materiale si adatta meglio alle differenti indicazione». «L’era dell’amalgama dentale sta lentamente volgendo al termine», ha concluso. Le innovazioni nella tecnologia dentale potrebbero portare in futuro a materiali nuovi e più avanzati per restauri dentali.
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