Con Fill-Up! – il nuovo composito universale a indurimento duale – l’otturazione delle ampie cavità è più semplice e più rapida.
Per molto tempo i clinici hanno cercato un materiale affidabile per l’otturazione delle grandi cavità con una procedura di lavoro economica, un materiale moderno ideale per stabilizzare il dente dall’interno, soprattutto nei settori posteriori che sono maggiormente soggetti ai carichi masticatori e allo stesso tempo un materiale che permettesse di ridurre i margini di errore e consentisse di abbreviare i tempi di trattamento grazie all’eliminazione di diverse fasi i intermedie.
La dr.ssa Chiara Granata, Scientific Affairs Coordinator di COLTENE per il mercato italiano è venuta a trovarci in redazione per un’intervista.
Sul mercato ci sono già diversi compositi per la tecnica bulk. Perché COLTENE lancia “Fill-Up!” solo adesso?
COLTENE ha affrontato il tema dell’otturazione bulk con grande cautela. I requisiti clinici e tecnici di un materiale di questo tipo sono estremamente elevati. Noi abbiamo sviluppato il prodotto in collaborazione con delle università, per ottenere la migliore qualità e sicurezza possibili nel trattamento. Inoltre Fill-Up! è un’innovazione che effettivamente merita il nome “bulk fill”.
Qual è la differenza con gli altri compositi bulk fill?
I materiali bulk fill attualmente disponibili, essendo esclusivamente fotopolimerizzabili, hanno un limite nello spessore dello strato applicabile che può arrivare al massimo a 5 mm; inoltre, per la maggior parte dei prodotti occorre applicare uno strato di copertura con un composito modellabile. La tecnica bulk fill significa otturare la cavità in una fase sola e Fill-Up! mantiene ciò che il nome promette infatti, grazie alla polimerizzazione duale, consente di trattare cavità profonde fino a 10 mm in un’unica fase. Data la sua alta stabilità meccanica, non è necessario uno strato di copertura nell’area occlusale, anche se si può applicarlo facoltativamente per ragioni estetiche o funzionali.
Allora l’indurimento duale è il fattore chiave di questo nuovo materiale?
Esattamente! Se la luce di polimerizzazione è insufficiente, con un materiale bulk fill esclusivamente fotopolimerizzabile si corre il rischio di lasciare aree non polimerizzate che possono causare ipersensibilità postoperatoria. Fill-Up! È in grado di offrire al clinico la sicurezza di una polimerizzazione completa in tutta la sua massa. Inoltre Fill-Up! presenta caratteristiche meccaniche ottimali grazie all’alta percentuale di microriempitivi in esso contenuti. La stessa percentuale non sarebbe possibile nei materiali bulk esclusivamente fotopolimerizzabili perché la luce non potrebbe più penetrare. Non a caso, questi materiali sono estremamente traslucenti: una caratteristica non desiderabile per il restauro di un dente naturale.
Fill-Up! è un composito modellabile?
No, il materiale offre una stabilità molto elevata, ma non è modellabile; comunque presenta dei vantaggi che un classico composito modellabile non può offrire.
Quali sono?
Grazie alla sua fluidità, Fill-Up! bagna e si adatta in modo ottimale alle pareti e ai margini della cavità condizionate e trattate con l’adesivo, quindi previene le fessure marginali primarie.
Cosa può dirci sullo stress da contrazione nella tecnica bulk fill?
La combinazione dei nostri materiali adesivo e composito bulk è stata scelta in modo che sia possibile una contrazione, ma in direzione della parete della cavità. In abbinamento con una polimerizzazione chimica delicata, otteniamo un processo di polimerizzazione ottimale, che genera tensioni molto basse.
Quindi consigliate l’utilizzo di un particolare adesivo in abbinamento al Fill-Up!?
Sì. Consigliamo l’utilizzo di un adesivo a polimerizzazione chimica, il Parabond, oppure, in alternativa, il One Coat 7 Universal preferibilmente reso duale dall’apposito attivatore.
Il prodotto è disponibile in una tinta universale tra A2 e A3. È giustificabile da un punto di vista estetico?
Certamente. Si tratta di restauri economici per i pazienti e che richiedono poco tempo. La tinta universale elimina la fase della determinazione del colore. Inoltre Fill-Up! si usa nella regione posteriore e comunque, se necessario, si può scegliere l’opzione di uno strato di copertura aggiuntivo con il nostro composito Brilliant EverGlow per garantire una migliore estetica nei pazienti più esigenti.
In quale gruppo di pazienti si usa Fill-Up!?
Nei pazienti per i quali il tempo è un fattore importante, ad esempio pazienti poco collaboranti, quali i bambini, gli anziani e le persone con handicap, oppure nei pazienti con un budget di spesa limitato. A volte anche la situazione clinica richiede l’uso di un prodotto di questo tipo: cavità profonde che non consentono la fotopolimerizzazione, forti sottosquadri o zone di difficile accesso, ad esempio gli ottavi. Inoltre, per le cavità più piccole, il composito fluido offre il vantaggio aggiuntivo di restauri minimamente invasivi senza sacrificio di tessuto dentale, che in questo caso non sarebbero possibili con un composito modellabile.
Quando saranno disponibili i primi studi su Fill-Up!?
Gli studi sono già disponibili, lo erano già al lancio di questo nuovo prodotto: studi sull’adattamento al margine dopo il carico masticatorio, sulla ruvidità superficiale e sulla polimerizzazione in profondità. Questi studi confermano che la tecnica di otturazione in un solo strato con Fill-Up! è possibile e senza necessità di compromessi.
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