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Esperienze imprenditoriali

Augusto Cattani

Augusto Cattani

mar. 18 febbraio 2014

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Dopo venticinque anni di odontotecnica, ho sentito la necessità di cambiare mestiere. É stata una decisione difficile e sofferta poiché mi trattenevano l'aspetto artistico del mio mestiere e la sicurezza dei risultati raggiunti come odontotecnico.

D'altra parte all'epoca, l'odontotecnica non prometteva molti sviluppi futuri, mentre io sognavo un'impresa che avesse il mondo come mercato, pronto a qualsiasi sacrificio pur di realizzarla. Inoltre, e non da ultimo, anche il desiderio di preparare un avvenire migliore alla mia famiglia e di rendere un servizio diverso alla società, mi invitavano al cambiamento.
Cambiare vuol dire affrontare tante incognite: l'odontotecnica non è fluido dinamica, fisica od ingegneria, cambiare è sempre traumatico. Di questo ero perfettamente cosciente, ma non per questo mi sono fermato. Credo che si tratti di una vocazione, di una spinta che viene dall'interno. Come succede per lo sport, ho sentito il fascino di una sfida più difficile della prima e perciò anche più interessante.
Il travaglio si è concluso con un compromesso, il meno rischioso possibile: per qualche anno ho portato avanti le due attività contemporaneamente.

La nuova azienda
La partenza non è stata più difficile del previsto. Nel mondo dentale ero già conosciuto, inoltre gli anni Sessanta, per certi aspetti, erano anni più facili di oggi: nel settore dentale la domanda era ancora superiore all'offerta e perciò la concorrenza meno aggressiva.
La conduzione amministrativa della nuova azienda è rimasta artigianale: stanziata una cifra iniziale, gli investimenti successivi si sono realizzati con i guadagni dell'azienda stessa. I progressi sono stati perciò lenti, ma costanti e crescenti.
Come investimenti si è privilegiato prima la ricerca, poi l'aspetto tecnologico e da ultimo l'immagine dell'azienda.

L'influenza della politica sul mondo del lavoro
A quel tempo l'attività industriale era vista da molti con ostilità; erano gli ultimi anni Sessanta, tempo di scioperi politici e di contestazioni.
E’ occorsa molta pazienza ma anche quei momenti sono stati superati. Ci è venuta incontro una nuova stagione politica: il clima internazionale stava cambiando, la collaborazione stava sostituendosi alla lotta di classe.
In quei momenti la valorizzazione del capitale umano che rappresenta sempre il valore maggiore di un'azienda, ha dato risultati importanti. Sono persone che passano la maggior parte del loro tempo in ditta con la speranza di realizzare, attraverso il lavoro, i sogni della loro vita. Abbiamo cercato di rendere queste persone partecipi dell'organizzazione del lavoro e di tante scelte aziendali che, direttamente od indirettamente, li riguardano. Non molti anni prima, il famoso sindaco di Firenze, Giorgio La Pira aveva detto “l'azienda non è tanto di chi la possiede quanto di chi ci lavora".
Con il tempo si è capito che la collaborazione e l'operosità creano vantaggi per tutti. I dirigenti, i capo-reparto ed i capo-officina (bravi ed onesti), risultano sempre utili organizzatori ed indispensabili consiglieri, nonchè maestri del lavoro. Una volta nel mondo artigiano, erano chiamati maestri di bottega e spesso i genitori affidavano loro i propri figli dopo il periodo scolastico, perché li avviassero all'arte del lavoro. Oggi è cambiato il nome, ci sono scuole di avviamento al lavoro, ma le funzioni di questi maestri sono rimaste utili per tradurre in pratica quanto appreso a scuola.

Il miglioramento della produzione
Conoscendo bene il mondo dentale e l'attività professionale dell'allora medico dentista, siamo riusciti a produrre dapprima aspiratori ed in seguito anche compressori, molto apprezzati dalla professione. Lentamente, ma con una certa regolarità, il lavoro cresceva e si espandeva anche all'estero. Quando la richiesta cresce e la capacità produttiva dell'azienda non riesce a soddisfarla, si è facilmente portati a trascurare l'attività di miglioramento della produzione e di ricerca, in una parola si trascura l'avvenire dell'azienda. Il costante miglioramento della produzione e la ricerca, vanno messi al primo posto: l'azienda che non migliora e non si rinnova entra presto in sofferenza.
I gruppi aspiranti, utilizzati per l'aspirazione nel campo dentale, sono soffianti a canali laterali; sono macchine semplici che non hanno brevetti in essere e sono prodotte in vari paesi su vasta scala. Le soffianti offrono il vantaggio di produrre aria a bassa prevalenza con un modesto costo d'esercizio ed hanno una lunga durata. Quando abbiamo iniziato ad utilizzarle nel campo dentale eravamo all'inizio degli anni settanta, periodo in cui le fusioni delle soffianti erano lavorate su torni paralleli e frese tradizionali. Con queste macchine utensili è difficile rispettare il decimo di millimetro.
In quel periodo si stavano diffondendo sul mercato le macchine a controllo numerico che, a differenza delle macchine tradizionali (torni paralleli), rispettavano il centesimo e riducevano i costi di lavorazione per la loro alta velocità operativa. Siamo passati al controllo numerico senza esitazioni, è stato un passaggio vincente: potevamo finalmente garantire una prevalenza molto alta e costante in tutte le macchine, aspetto molto interessante per la professione dentale e non solo, come vedremo in seguito.
Lo stesso lavoro è stato fatto per il compressore , macchina in grado di durare oltre trent’anni,
mantenendo inalterata la sua capacità di fornire la stessa quantità d’ aria secca e filtrata per l'intero periodo , se montata in un posto ventilato, dove non si surriscalda e viene fatta una manutenzione regolare.
Tale risultato si è raggiunto grazie agli innumerevoli miglioramenti apportati in trent’anni di produzione, alla scelta dei materiali (specialmente quelli frizionanti) ed all'estrema precisione delle lavorazioni.
Migliorare il proprio lavoro è quasi un fatto naturale, migliorare fa parte del progresso, le macchine si migliorano perché producendole se ne scoprono i difetti, perché il mercato offre sempre nuovi materiali, più precisi ed adatti al lavoro specifico.. in pratica di migliorare non si finisce mai.

La ricerca
C'è un momento però nel quale le macchine vanno ripensate alla luce dello stato della tecnica generale: qui comincia la ricerca.
Con gli aspiratori ed i compressori del settore dentale, la nostra ricerca per la costruzione di macchine con inverter e programma computerizzato è iniziata nel 1995 ed i primi nuovi apparecchi sono apparsi sul mercato nel 2006 . Avevamo cambiato radicalmente il modo di fare gli aspiratori realizzando ad esempio , le seguenti nuove produzioni:
1) al posto di una macchina a dimensione dello studio, abbiamo realizzato una piccola macchina che può crescere con le esigenze dello studio;
2) abbiamo aggiunto un programma che permette agli operatori di scegliere la prevalenza di funzionamento;
3) abbiamo inserito un sensore pneumatico che regola automaticamente la velocità di rotazione del motore aspirante per aumentare o diminuire la portata in relazione alla richiesta di aspirazione.
Quelle esposte sono solo alcune prerogative raggiunte, inimmaginabili senza l'aiuto delle moderne tecnologie.
Tali innovazioni oltre ad offrire alla professione dentale molte funzioni che agevolano il lavoro, realizzano risparmi energetici che vanno dal 30% con motori piccoli, da uno a due poltrone e risparmi del 50% con motori per quattro poltrone ed oltre. I nostri aspiratori sono diventati così, macchine convenienti, poiché il risparmio di energia elettrica dura nel tempo.
Inoltre la flessibilità che l'inverter ed il programma conferiscono a queste macchine, evita i sovraccarichi, diminuisce l'usura e consente l'uso di motori più piccoli per fare lo stesso lavoro, con un risparmio di materie prime di circa il 50%.
Le nuove tecnologie hanno sancito la fine di un'epoca: è finito infatti il tempo nel quale la produzione si poteva solo migliorare dal punto di vista applicativo giacchè le nuove tecnologie fornite dallo stato della tecnica , ci consentono di progettare macchine che oltre a dare nuove prestazioni, permettono risparmi di materie prime ed energia, oltre a diminuire l'inquinamento.
L’aggiornamento tecnologico–ecologico raggiunto nella produzione di compressori ed aspiratori odontoiatrici costituisce per Cattani spa motivo di orgoglio.

La responsabilità delle imprese
Sulla rivista “EVOLUTION”, il periodico tecnico commerciale SKF, in un articolo intitolato “FORNITORI DI SOLUZIONI” (com # 4 2013), si afferma che il mondo sta affrontando una serie di problemi complessi, di natura economica, sociale ed ambientale e si chiede chi possa risolverli.
In una ricerca commissionata dal gruppo di comunicazione Havas Worldwide ed estesa a 31 paesi dove sono state intervistate oltre 10.000 persone, i due terzi degli intervistati hanno risposto che le imprese hanno le stesse responsabilità dei governi e dei politici nel guidare il cambiamento sociale che i tempi richiedono.
I governi hanno affermato che tutte le imprese hanno una responsabilità diretta nella prevenzione e nella gestione dei rischi derivanti dagli impatti negativi che le attività produttive possono generare sul rispetto dei diritti umani e dell'ambiente. I social media, affermano che “ le imprese che agiranno responsabilmente saranno premiate e quelle che non lo faranno saranno punite.
Condividendo queste considerazioni, noi siamo convinti che le aziende , nel cambiamento che i tempi richiedono, abbiano il dovere di farsi parte attiva nello studio dei metodi di prevenzione, di risanamento e di realizzazione.
Nel contempo sono tenute a promuovere produzioni eco-sostenibili che facilitino il risparmio energetico ed il risparmio di materie prime. Abbiamo ancora troppe aziende con produzioni anacronistiche perché non fanno ricerca.
Oggi per le aziende , il conseguimento di un profitto economico non può prescindere dalla promozione di politiche economiche attente al contesto generale.
La storia ci insegna che il primato del profitto, nel corso dei secoli ha prodotto danni irreparabili alla natura ed ha promosso rivolte e guerre economiche. In avvenire cosa potrà succedere? In questi ultimi anni sono accaduti fatti molto gravi; non dimentichiamoci che una pattuglia di operatori finanziari, spostando colossali somme di danaro, ha minato la tranquillità di centinaia di milioni di risparmiatori di diversi paesi e destabilizzato intere economie.
A ciò ,vorremmo contrapporre una visione imprenditoriale diversa: il racconto di un imprenditore italiano di successo, che costruisce pozzi , il quale intervistato da un giornalista Rai che gli chiedeva di raccontare uno dei momenti più belli della sua carriera ha risposto : “ quando mi hanno raccontato che con le pompe che avevo regalato ad una missione africana avevano irrigato le loro coltivazioni ed i bambini non piangevano più dalla fame“.

Ringraziamenti

All'inizio di queste riflessioni ho sottolineato come il cambiamento dall' odontotecnica all'industria sia stato un percorso sofferto.
Invero è stato sofferto non solo da me, ma anche da tutta la mia famiglia, consapevole dei rischi pratici ed economici legati ad una simile iniziativa.
Ciò nonostante e benché contrarie, mia madre e mia moglie, non sono state spettatrici passive, anzi entrambe sono state attrici ed attive al punto che senza il loro aiuto avrei avuto ben altre difficoltà.
Più avanti, ho avuto anche il sostegno dei figli Ennio e Silvia, ormai in azienda da alcuni decenni, capaci e determinati, così che il loro comportamento mi ha incoraggiato e dato molta sicurezza.
Debbo ringraziare anche i collaboratori, i primi perché hanno avuto fiducia nonostante la precarietà iniziale e tutti per le competenze e per l'impegno. Non posso nominarli tutti di persona perché tanti, ma sono loro riconoscente.
Un ringraziamento tutto particolare lo debbo alla professione dentale per la fiducia e la simpatia che mi sono state concesse. Le università, gli ospedali, le cliniche e gli ambulatori privati che hanno cercato i nostri prodotti sono tanti, sia in Italia che all'estero. Recentemente un nostro tecnico è stato chiamato per una consulenza in un ambulatorio di Parma presso il quale mi sono recato anch’io per ringraziare il professionista che non conoscevo e che aveva acquistato tre nostri aspiratori. Il professionista mi ha manifestato il proprio apprezzamento per gli aspiratori ed ha aggiunto: “fra i miei pazienti ho alcuni suoi collaboratori che mi parlano così bene della Cattani”! Il proverbio “nessuno è profeta in patria” a Parma non vale.
Un grazie del tutto speciale lo debbo a tutti professori della clinica dell'Universitaria di Parma, in particolare ai professori Luigi Rusconi e Pier Umberto Gennari, ai quali debbo stima e riconoscenza, la loro considerazione mi è servita da stimolo ed incoraggiamento
Da ultimo, ma non per importanza, ringrazio tutti gli “Amici di Brugg” ed i dottori Carlo De Chiesa e Giancarlo Pescarmona in particolare, per i quali conservo stima e riconoscenza.

Sono passati diversi anni e precisamente 48 per la CATTANI e 29 Per la ESAM .
Nel settore dentale siamo considerati dei protagonisti nella nostra specialità, mentre nell'industria, fra le conquiste più interessanti, possiamo citare la presenza di un nostro prodotto a bordo dello SHUTTLE e dell' EUROSTAR. Per il primo, abbiamo costruito un compressore speciale che non doveva pesare più di 250 grammi e non poteva superare l'ingombro di qualche centimetro, pur dovendo generare una pressione di 30 bar; sono stati fatti diversi lanci con successo.
Per Eurostar, abbiamo vinto una gara di pressurizzazione per cui stiamo ancora lavorando.

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