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EAO ritorna in Italia

mer. 24 settembre 2014

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L’Associazione europea per l’Osteointegrazione (EAO) è un’organizzazione no-profit fondata a Monaco nel 1991, a seguito delle raccomandazioni formulate da un gruppo internazionale di medici e ricercatori. Dopo la costituzione dell’associazione, EAO ha organizzato convegni scientifici annuali.

Il primo di questi eventi si è tenuto nel 1992 in Belgio. Da allora molti Paesi europei hanno ospitato il prestigioso convegno che, in considerazione della materia, ha incrementato negli anni il numero di aderenti.
L’ultima volta che l’Italia è stata sede del convegno fu nel 2001 a Milano. Per la 23a edizione a Roma, l’Associazione attende una presenza di 3000 partecipanti.

L’EAO mira a migliorare la qualità della cura del paziente colmando il divario tra scienza e pratica clinica e promuovendo lo scambio internazionale di informazioni attraverso la rete di medici e ricercatori che si occupano di implantologia.
Con il titolo “SPQR: Simplification, Predictability, Quality to achieve Results”, il programma del congresso vuole consolidare e migliorare gli obiettivi dell’Associazione, anche grazie al nuovo format che parte proprio quest’anno a Roma. Luca Cordaro, chairman del Congresso insieme al collega Bjorn Klinge, lo presenta nel suo primo annuncio, precisando che il Comitato del Congresso e il Consiglio dell’Associazione europea per l’Osteointegrazione hanno profuso molto impegno per una formula di maggior successo.
Sarà contenuto in soli tre giorni di intensi lavori (il mercoledì, alle 18, presso l’Auditorium della Musica a Roma, ci sarà la “reception”). Il tema del congresso è la spina dorsale del programma con sessioni plenarie dedicate a metà di ogni giornata congressuale. I lavori scientifici mostreranno una maggiore interattività con i partecipanti, mentre ci sarà una discussione aperta tra i relatori sul podio, che indicheranno approcci diversi per lo stesso problema clinico. L’intero programma è progettato per essere un dibattito critico, sulla base delle evidenze scientifiche e le varie esperienze cliniche.
Diverse nuove sessioni sono dedicate all’implantologo di domani; tre sessioni di ricerca aperte alla presentazione di lavori sulla ricerca di base, argomenti chirurgici o problemi protesici. Si svolgeranno anche degli “hand-on”.

Tradizionale, invece, sarà la mostra espositiva commerciale a cura dell’industria. Alcuni sponsor organizzeranno anche dei simposi satelliti. Cordero prosegue con l’invitare i colleghi a Roma, città che, con le sue infinite opportunità turistiche, trasformerà la partecipazione al congresso in “un’esperienza indimenticabile”.
Parteciperanno, con una sessione a loro dedicata sabato 27 settembre, anche le società scientifiche italiane SIO, SICOI e SIDCO, con un programma in inglese, lingua ufficiale del congresso.

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