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Associazione Italiana Odontoiatri apre al dialogo con i “terzi paganti”, ma li avverte: no a low-cost e demedicalizzazione dell'atto

Il Presidente Pierluigi Delogu inaugura il V Congresso Politico AIO.
Ufficio Stampa Associazione Italiana Odontoiatri

Ufficio Stampa Associazione Italiana Odontoiatri

lun. 23 novembre 2015

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Roma 21 novembre 2015 - Da Bruxelles a Roma la parola d'ordine per allargare l'accesso dei cittadini alle cure è abbassare i costi dei servizi anche nel privato. Ma nel momento in cui il servizio sanitario si ritira e il decreto appropriatezza toglie ulteriori prestazioni, conferire a personale non medico e non odontoiatrico compiti di Medici e Odontoiatri, o vessare queste ultime categorie burocraticamente, è una scommessa perdente.

È il messaggio che lancia Associazione Italiana Odontoiatri che, contro le contraddizioni delle più recenti misure di questo governo in tema di Sanità, sarà in prima fila sabato 28 novembre alla manifestazione degli Stati Generali delle professioni medica e odontoiatrica. La decisione è stata presa al termine del V Congresso Politico nazionale: pur non chiudendo la porta totalmente al dialogo con la Parte Pubblica, il sindacato odontoiatrico AIO condivide i cinque NO e i cinque SI del decalogo Fnomceo e sottolinea in particolare tre punti:

  1. obblighi amministrativi come la predisposizione online dei dati delle fatture per il 730 precompilato oltre a togliere tempo alla relazione di cura distruggono gli studi monoprofessionali ancora non preparati a questo tipo di adempimento, dai costi economici e di tempo incisivi e inusitati.
  2. il sottofinanziamento del servizio sanitario erode le prestazioni offerte alle fasce più indigenti, vulnerabili e giovani, lo stato dimentica la prevenzione e al posto di tutele “longlife” ai cittadini-pazienti offre un medico-Caf.
  3. AIO è in prima linea nel combattere per "una coerenza tra accesso allo studio, al lavoro e al ricambio generazionale".

Il Congresso ha visto la partecipazione di esperti di organizzazione sanitarie ‒ come Ivan Cavicchi, Docente all'Università di Tor Vergata, e Guido Broich dell'Università di Ferrara – e di mutue integrative di collaudato spessore e grande impatto come la Casagit dei giornalisti italiani, rappresentata dal Presidente Daniele Cerrato, e la mutua odontoiatrica del Nordreno Westfalia in Germania con il Presidente Ralf Wagner.

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Il comun denominatore degli interventi, in linea con il messaggio AIO, è che con le mutue e i fondi integrativi del Servizio sanitario nazionale occorre dialogare, a fronte del ritrarsi della sanità pubblica. L’Associazione intende portare avanti un dialogo franco con mutue, fondi, assicurazioni private. Ma propedeutico al dialogo è costruire una rappresentanza della professione che tuteli il paziente. Il gioco al ribasso sulle tariffe non è compatibile con cure di qualità. Inoltre bisogna in ogni caso prevedere per il paziente la possibilità di recarsi da chi desideri: l’alleanza tra il paziente ed il Professionista di fiducia deve essere garantita. Infine, dialogare si può e si deve per favorire forme di assistenza indiretta dove non è il "terzo pagante" a retribuire l'Odontoiatra, ma il Paziente a onorare la parcella e il suo Assicuratore lo rimborsa secondo reddito.

AIO continuerà a chiedere la detrazione integrale per le spese odontoiatriche dei Pazienti. Nel suo messaggio ai congressisti, il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha chiaramente fatto intendere come possa offrire un valore aggiunto al SSN la linea scelta dagli iscritti AIO ‒ odontoiatri per lo più "privati" ‒ nel promuovere attraverso programmi di formazione condivisi (“Sentinelle della Prevenzione”) un coordinamento intersettoriale per affrontare misure in grado di garantire a tutti i cittadini la prevenzione e la salute della collettività. Ma oltre alla buona volontà di chi fa i programmi ci vuole la volontà di chi rappresenta gli Italiani di proteggerli.

Il V Congresso Politico AIO lancia in parallelo l'allarme sulla piega che ha preso anche in Europa il dibattito sulle competenze professionali. Alla vigilia dell'introduzione della Tessera professionale per tutti i sanitari europei, le prime professioni per le quali verrà strutturato questo documento ‒ che consente di trasferirsi all'estero per esercitare alle stesse condizioni del paese d'origine ‒ sono Infermieri, Igienisti Dentali, Fisioterapisti: figure che pur avendo un training più basilare saranno le prime ad essere regolamentate in Europa, mentre si rimanda per Medici e Odontoiatri. AIO è intenzionata, a Bruxelles come il 28 a Roma, a combattere contro ogni tentativo di far dimenticare quanto benessere abbia prodotto negli ultimi decenni l'Odontoiatria degli Odontoiatri.

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