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La FNOMCeO apprende con stupore il contenuto dell’art. 23 del Decreto Legislativo n. 158/15 relativo al 730 precompilato, pubblicato sulla GU dello scorso 7 ottobre. In tale Decreto è prevista, in caso di “omessa, tardiva o errata trasmissione” al Sistema Tessera Sanitaria delle fatture rilasciate ai pazienti, la sanzione di 100 Euro per ogni mancato od erroneo invio, sino ad un massimo di 50.000 Euro.
E lo stupore per il provvedimento è tanto maggiore se si pensa che era stato lo stesso ministero dell’Economie e della Finanze a convocare la FNOMCeO, per comunicare – anche questo a decisioni ormai prese – l’obbligo e le modalità di trasmissione, e a richiedere la collaborazione della Federazione per l’invio nel formato opportuno dei dati degli iscritti agli Albi e quella degli Ordini provinciali per il rilascio delle credenziali ai professionisti. In quest’occasione, proprio il Ministero assicurava che non vi sarebbero state sanzioni. A fronte di ciò, FNOMCeO non fornirà alcun dato relativo agli Albi nel formato richiesto: gli Albi sono pubblici e il Ministero li può consultare direttamente sul sito della FNOMCeO. Inoltre, gli Ordini non svolgeranno alcun ruolo nel rilascio delle credenziali per il sistema TS.
«C’è da chiedersi – ha dichiarato il presidente della FNOMCeO Roberta Chersevani – se il MEF ritenga che gli studi dei medici e degli odontoiatri dispongano di un apparato amministrativo in grado di sostituirsi a quello dell’amministrazione fiscale; se medici e odontoiatri debbano accollarsi essi stessi l’onere, a fronte di costi già difficilmente sostenibili, o se tale funzione debba essere delegata, a commercialisti esterni, con spese ancora maggiori. E non si tratta di una questione puramente economica: nel caso il professionista debba occuparsene personalmente, lo farà inevitabilmente sottraendo tempo all’ascolto e alla cura delle persone. E questo non è accettabile».
Ancora una volta la “semplificazione” della pubblica amministrazione viene caricata sulle spalle dei professionisti, a danno dei cittadini che troveranno negli studi medici più spese, più burocrazia e meno tempo per le cure.Tutto questo si aggiunge alle sanzioni del cosiddetto “decreto sull’appropriatezza” (facciata che maschera pesanti tagli delle prestazioni) e al continuo appesantimento burocratico della professione. È di pochi giorni fa l’obbligo di denuncia telematica all’INAIL per qualunque medico che presti la prima assistenza a un lavoratore infortunato sul lavoro.Tutti questi temi saranno all’Ordine degli giorno degli Stati Generali della professione medica, convocati il prossimo 21 ottobre.La FNOMCeO chiede l’intervento dei Ministri Padoan e Lorenzin. È davvero arrivato il momento di dire basta.
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