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Anna Maria Genovesi dirige i programmi post-graduate d’Igiene dentale dell’Università Marconi presso l’Istituto Stomatologico Toscano

gio. 25 febbraio 2016

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In qualità di Professore Straordinario a tempo determinato, Anna Maria Genovesi ha assunto, da questo anno accademico, la direzione dei Programmi post-graduate in Igiene dentale dell’Università G. Marconi di Roma presso l’Istituto Stomatologico Toscano (IST). Un ruolo legato inoltre ad un progetto di ricerca sulle tecniche di mantenimento igienico dei biomateriali da riabilitazione orale. In occasione della prestigiosa nomina, Dental Tribune ha rivolto ad Anna Maria Genovesi alcune domande.

Quali, in Italia, le caratteristiche dell’offerta di formazione post-universitaria per gli Igienisti dentali?
Per molti anni la formazione e l’aggiornamento post-universitario per essi sono stati portati avanti dalle associazioni professionali, che hanno trovato nell’attività culturale un strumento di diffusione più incisivo che non la attività squisitamente sindacale.
Tutto questo era reso necessario anche dalla ridotta, e talora assente, attività formativa a livello universitario. Oggi qualcosa va cambiando e alcune sedi universitarie hanno attivato master universitari di 1° livello che creano i presupposti per un approfondimento e preparazione in qualche modo specialistica da offrire agli igienisti che desiderino continuare i propri studi dopo il raggiungimento della laurea abilitante.

Intende con questo la laurea specialistica di 2° livello in Scienza delle Professioni Sanitarie?
Non esattamente, perché la laurea magistrale è indirizzata al management delle professioni piuttosto che all’approfondimento specialistico delle singole discipline professionali. Questo ciclo di studi è importante per la maturazione accademica e per una eventuale carriera pubblica, ma non rappresenta la risposta in termini di naturale evoluzione delle conoscenze in campo strettamente specialistico. La risposta alla domanda dovrebbe essere cercata, come ho richiamato prima, nei Master di 1° livello. L’ordinamento dei Master consente di indirizzare la preparazione ad argomenti specifici e in qualche modo specialistici. All’interno della pratica professionale dell’Igiene dentale si identificano una pluralità di aree che vanno dalla terapia parodontale non chirurgica, all’igiene implantare, al mantenimento igienico dei pazienti ortodontici, alle procedure di supporto all’odontoiatria restaurativa. In queste aree certamente si possono sviluppare programmi di approfondimento così da sviluppare conoscenze specialistiche.

Quale sarà il ruolo delle associazioni professionali in queste attività post-universitarie?
Secondo il mio modo di vedere, dovranno continuare la propria azione formativa nell’aggiornamento continuo, che più propriamente gli compete, meglio se integrando la propria irrinunciabile azione a quella di Società scientifiche, punto di incontro fra cultori delle singole conoscenze, come avviene in Medicina e in Odontoiatria.

Qual è oggi il suo impegno su questi problemi?
Per questo ultimo scorcio della mia attività professionale ho scelto di dedicarmi ad un progetto di formazione universitaria post-graduate nell’Istituto Stomatologico Toscano in convenzione con l’Università “G. Marconi” di Roma. L’Istituto ha sempre dimostrato una particolare sensibilità nei confronti della formazione degli Igienisti dentali e ha accompagnato, per convenzione, il percorso formativo della prima Igienista dentale che ha conseguito il dottorato di ricerca ed oggi segue e accompagna al dottorato un secondo candidato. Il mio sogno, e dunque il mio sforzo, è nella direzione di creare un polo rilevante per la formazione post-graduate degli Igienisti.

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