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Al Congresso FDI, il lancio ufficiale sul web di Global Caries Initiative

gio. 4 ottobre 2012

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Hong Kong – Pochi giorni fa c’è stato il lancio ufficiale del sito web dedicato alla Global Caries Initiative (GCI) dell’FDI, attraverso il quale la federazione comunica obiettivi e successi dell’iniziativa. Una piattaforma sul sito, attraverso la quale i partner dell’iniziativa possono dibattere su modalità specifiche per portare avanti il progetto.

L’FDI ha affermato di essere orgoglioso di GCI, non solo per il ruolo innovativo e visionario che assegna alla medicina dentale, ma anche per l’opportunità che offre di integrare al meglio la medicina dentale nella politica della salute pubblica, ad esempio nel campo delle malattie non trasmissibili. Lanciata nel 2009, con il supporto degli sponsor fondatori Colgate, Unilever, Procter and Gamble, GlaxoSmithKline e Wrigley, GCI è stata creata per integrare in modo pratico la promozione della salute globale, contenuta nella missione FDI. Obiettivo finale è facilitare un cambiamento nella gestione preventiva della carie.
Tenendo a mente tutto ciò, uno dei primi successi è stato lo sviluppo di un sistema di gestione e classificazione della carie. L’attenzione al problema da parte di FDI (2011) rappresenta un passo fondamentale rispetto alla scienza attuale, e uno strumento per raccogliere maggiore consenso attorno al tema. Si tratta, inoltre, di un primo segno di integrazione tra i progressi fatti nella scienza odierna e la pratica odontoiatrica, anche se bisogna riconoscere che in futuro ci sarà bisogno di affinamento e di nuovi sviluppi per costruire le basi di un maggiore progresso della GCI.
La GCI è anche la risposta concreta da parte di FDI a una necessità espressa alla 120° sessione del Comitato esecutivo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità dal direttore generale Margaret Chan: «La salute orale è un’area trascurata della salute internazionale». Esponenti della professione concordano che la carie non è solo salute orale, ma anche qualità della vita e costi economici, considerando il numero di giorni di scuola e di lavoro persi a causa di dolori della bocca. Eppure solo pochi programmi internazionali, con i relativi meccanismi di finanziamento, affrontano il problema. La GCI intende invertire la tendenza, generando una maggior consapevolezza sulle implicazioni di una salute orale trascurata. Maggiore attenzione alla prevenzione, quindi, e collocare la salute orale a un livello superiore nella politica di sviluppo nazionale e internazionale.
Secondo l’FDI, il GCI non rappresenta uno spostamento da un modello chirurgico e di cura a un modello basato sulla prevenzione, dal momento che il restauro, sia per motivi di salute sia per motivi estetici, avrà sempre un ruolo fondamentale nella professione. Il modello preventivo soddisfa l’esigenza specifica di «guidare il mondo verso una salute orale ottimale», raggiungendo un pubblico più ampio in tutto il mondo in un breve lasso di tempo. Secondo la Federazione, si cerca di includere la cura più opportuna nell’ambito di un modello di prevenzione della salute orale, per espandere il valore del concetto di salute e contribuire al raggiungimenti di buoni esiti.

 

L'rticolo è stato pubblicato sul numero di ottobre di Dental Tribune

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