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Al 34° Congresso SIE il maestro scende ex cathedra: un modo efficace per “guardare al futuro” con gli occhi dei giovani

mar. 17 novembre 2015

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“Guardando al futuro” sembra semplicemente uno slogan indovinato, ma le sue implicazioni pratiche sono reali, concrete. Lo spiega il presidente della SIE, Pio Bertani, nel corso del 34° Congresso nazionale della SIE, svoltosi a Bologna dal 5 al 7 novembre.

Primo modo di guardare avanti sono infatti le nuove tecnologie con strumentazioni sempre più impegnate a coniugare velocità con qualità. Ma un secondo modo, assai più pregnante, è puntare sui giovani. Ora non c’è società scientifica, associazione o sindacato, anche non dentale, che non si riempia la bocca parlando di e per loro. Ma al Congresso SIE quel che sembra solo uno slogan indovinato si trasforma in un concreto fiume di presenze giovanili, di studenti certamente non spinti dal docente, come talvolta capita, a intervenire in massa per apprendere, ma anche, implicitamente, per “far numero”.

Ad attirarli irresistibilmente a Bologna la formula ivi applicata, articolata in 24 differenti situazioni e denominata delle “tavole cliniche”, dove si prevede una spiegazione/discussione con un relatore attorno a un tavolo. Formula intimistica, quindi, che non lascia spazio a soggezioni o timori reverenziali come quelli che spesso prova un ragazzo in platea verso chi è in cattedra. Qui, invece, non adunati in vasti auditorium, ma tutti seduti, o alla peggio in piedi, attorno allo stesso tavolo, i ragazzi vanno oltre le proprie ritrosie, colloquiano con il relatore. Piccoli tavoli di lavoro e di studio, che lo studente sceglie con cognizione di causa, quando viene discusso un tema non “digerito”, bisognoso comunque di qualche approfondimento o semplicemente più interessante.

Al Congresso SIE di Bologna, quindi, si può dire che il maestro “è sceso ex cathedra”. A questo nuovo modo di relazionare, ora potenziato nel tempo, che da un lato attira i giovani senza lasciare insensibili gli insegnanti (particolarmente numerosi al Congresso), il presidente Bertani spiega si era ricorsi già nel 2011 al Congresso delle ESE (European Scientific Endodontics). Anche, Enrico Gherlone presidente del Collegio Docenti, intervenuto in apertura lavori, constata con aperta soddisfazione l’apertura della Società degli endodontisti all’Accademia (anche attraverso l’adozione di docenti quali soci accademici onorifici) e al conseguente afflusso giovanile. Plaude quindi allo sguardo al futuro SIE, «che non deve, tuttavia, far dimenticare il passato».

Gherlone accenna anche al lavoro che il Collegio sta compiendo in sintonia con ANDI, AIO e le Società scientifiche per preparare degnamente gli studenti al confronto con le migliori università europee: «Cerchiamo di evitare che emigrino». Alcuni certamente per evitare il numero chiuso, ma anche perché magari attratti da università in grado di competere degnamente con le nostre per serietà e impegno.

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