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Tutto il popolo del dentale al Lingotto di Torino per il XIX Congresso SIdP sull’appropriatezza

L’Auditorium del Lingotto di Torino.

lun. 21 marzo 2016

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Lo sguardo d’insieme era quello delle grandi occasioni concertistiche. Dal 17 al 19 marzo, date di svolgimento del XIX Congresso nazionale della Società Italiana di Parodontologia (SIdP), la Sala dell’Auditorium del Lingotto si è presentata piena fino all’inverosimile agli occhi dei vari (e noti) relatori impegnati a sviscerare il concetto dell’appropriatezza, tema su cui si dibatte da qualche tempo e che al Lingotto è stato affrontato sotto molte ottiche.

Il pienone dell’Auditorium è provocato di solito dal concerto di un’orchestra famosa o dal recital di un musicista di fama. Stavolta invece è spettato alla 19esima edizione di un evento che qualifica una delle più quotate Società scientifiche del dentale, a fare il “pieno” richiamando a Torino almeno duemila tra dentisti, igienisti, studenti, delegati, ecc. Un affollamento cui ha fatto da contraltare un altro raggruppamento confortante e significativo: quello delle aziende espositrici, particolarmente numerose nell’ampio salone ad esse dedicato.

Probabilmente, al di la della capacità organizzativa già ampiamente dimostrata in passato e della buona fama della SIdP, a richiamare il popolo del dentale sta anche la consistenza del problema “parodontite”, malattia tra le più diffuse al mondo (ma non tutti lo sanno). Quindi subdola, quindi meritevole di particolare attenzione, non solo nel grosso pubblico di potenziali pazienti che ne soffre e non lo sa, ma paradossalmente anche negli stessi dentisti.

Dal Presidente della SIdP, Claudio Gatti, gran regista dell’evento, apprendiamo qualcosa di più sul perché della scelta di un tema come l’appropriatezza delle cure parodontali (i tessuti che sostengono i denti) e delle cure implantari nei pazienti che hanno perso i denti a causa della parodontite, già chiamata piorrea.

«In un mondo che cambia velocemente ‒ dice Gatti ‒ è necessario saper cogliere le istanze della popolazione e saper affrontare, anche per l’odontoiatria, le tematiche che la riguardano con appropriatezza, ovvero la misura di quanto una scelta o un intervento diagnostico o terapeutico sia adeguato rispetto alle esigenze del paziente e al contesto sanitario. Un intervento diagnostico o terapeutico risulta appropriato ‒ spiega ‒ nel momento in cui risponde il più possibile al contesto in cui si colloca, ai criteri di efficacia, sicurezza ed efficienza. Per efficacia ‒ precisa ‒ si intende la capacità di raggiungere l'obiettivo e per efficienza la capacità di conseguirlo impiegando le risorse minime indispensabili. Una terapia efficace è anche efficiente ‒ osserva ‒ se il risultato è raggiunto velocemente, in modo più semplice e più economico».

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Parlando più specificatamente del Congresso «l’obiettivo è stato raggiungere uno standard di terapia parodontale e, quando necessario, anche implantare, semplice ed efficace attraverso l’impiego di procedure sicure e validate sgombrando il campo da ciò che confonde e illude il paziente».

Per chiarire meglio il suo pensiero, Gatti elenca le principali 10 regole appropriate, un decalogo virtuoso, nella diagnosi e nella cura della “piorrea” emerse dai lavori del congresso:

  1. evitare il sovra-utilizzo, il sotto-utilizzo e l’utilizzo scorretto di esami e prestazioni terapeutiche;
  2. ridurre gli esami diagnostici e i trattamenti che non apportano benefici significativi ai pazienti;
  3. utilizzare solo metodiche validate dalla comunità scientifica internazionale;
  4. prevenire le malattie parodontali (cioè dei tessuti che sostengono i denti quali gengiva e osso) attraverso una igiene orale adeguata;
  5. evitare il fumo;
  6. diagnosticare la gengivite e la parodontite (piorrea) prima possibile;
  7. se il paziente nota sanguinamento gengivale deve recarsi dal dentista e pretendere un check-up specifico (PSR) per le malattie parodontali;
  8. quando possibile curare e non estrarre i denti compromessi dalla parodontite (piorrea);
  9. non inserire mai gli impianti se prima non è stata diagnosticata ed eventualmente trattata la parodontite (piorrea);
  10. seguire tutti i pazienti con controlli periodici e sedute professionali di igiene orale per mantenere i risultati nel tempo, con particolare attenzione a quelli che sono stati trattati anche con impianti.
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