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Johannesburg, Sudafrica: secondo i calcoli dell’Università di Witwatersrand, la tassa sulle bevande zuccherate proposta per aprile 2017 potrebbe portare a un risparmio di 560 milioni di euro spesi per trattare il diabete di tipo 2 nei prossimi vent’anni. L’iniziativa presentata dal ministro della finanza Pravin Gordhan a febbraio è mirata a ridurre l’eccessivo consumo di zucchero e contrastare l’obesità.
Anche se al momento non ne è stata comunicata l’entità, la tassa sarà introdotta nell’aprile del prossimo anno. Il Sudafrica seguirà dunque l’esempio di Danimarca, Finlandia, Francia, Ungheria, Irlanda, Messico e Norvegia, nazioni che hanno già introdotto misure simili.
«Il tesoro dovrà decidere l’ammontare della tassa e che cosa dev’essere tassato», ha affermato Aviva Tugendhaft, vice-presidente di PRICELESS SA presso la School of Public Health. Il programma di ricerca è uno dei 26 che rappresentano la Comunità di sanità pubblica del Sudafrica che ha inviato una lettera al tesoro approvandone i piani fiscali. «Il governo potrebbe decidere di istituire una tariffa fissa su tutte le bevande come già fatto in Messico oppure tassare il differente contenuto calorico delle bibite», ha aggiunto Tugendhaft.
Secondo uno studio del 2015 della Wits University, i benefici sia economici che di salute che deriveranno dalla tassa sulle bevande zuccherate (tra cui anche succhi di frutta, bibite energetiche, bevande analcoliche etc.) potrebbero essere notevoli. Se la tassa dovesse essere implementata al 20% i ricercatori hanno calcolato un risparmio di 10 milioni di rand in costi di ospedalizzazione e di trattamento dei casi di diabete di tipo 2. Inoltre, gli analisti hanno stimato che la tassa potrebbe prevenire il rischio di obesità in circa 280.000 giovani.
Il Sud Africa ha il più alto tasso di obesità dell’Africa sub-Sahariana. Secondo i dati dell’OMS, nel 2014 il 26,8% della popolazione ne era afflitto. Lo scorso anno il dipartimento della sanità del Paese ha reso nota la propria strategia nazionale per la prevenzione e il controllo della condizione, dichiarando che le misure fiscali si sono dimostrate tra i mezzi più efficaci per contrastare l’obesità, soprattutto se paragonate ad altre misure come l’etichettatura speciale del cibo o le campagne mediatiche di sensibilizzazione.
Oltre al rischio di obesità, molti studi hanno confermato la diretta relazione tra l’assunzione di zucchero e le carie dentali, le bibite analcoliche sono infatti particolarmente dannose per i denti dal momento che tendono ad essere molto acide e questo aumenta la vulnerabilità della bocca a carie ed erosione.
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