DT News - Italy - Storico accordo Andi e Società di Medicina e Chirurgia Estetica

Search Dental Tribune

Storico accordo Andi e Società di Medicina e Chirurgia Estetica

Patrizia Gatto

Patrizia Gatto

mer. 26 marzo 2014

salvare

Oggi, 26 marzo, è stato sottoscritto a Milano presso la sede dell'Andi, Associazione Nazionale Dentisti Italiani, da ANDI stessa e dal CISME, Collegio delle Società Scientifiche Italiane di Medicina e Chirurgia Estetica, composto da Agorà , SIME e SIES un documento congiunto, “Position Statement”, in merito alla facoltà e sui limiti di esecuzione di trattamenti estetici al paziente odontoiatrico da parte di laureati in odontoiatria (legge 409/85).

Dopo un anno di disamina avuta sotto il punto di vista scientifico, legale e medico legale, i rappresentanti delle due parti concordano e concludono che l'Odontoiatra può eseguire terapie anche con finalità estetica sui tessuti molli, al pari del medico chirurgo:
“Nei limiti consentiti dalla legge - Con esclusiva destinazione e delimitazione alla cura della zona anatomica di competenza, distretto anatomico che può essere definito come l'area corrispondente ai denti, alla bocca, alle mascelle e ai relativi tessuti, come meglio individuato dall'art. 2 L. N. 409/85.”

Nessun limite invece per i laureati in Medicina e Chirurgia con la specializzazione in odontostomatologia, a tutt'oggi circa il 50 per cento dei dentisti.
Da tempo numerosi odontoiatri hanno iniziato a interessarsi e a fornire servizi di medicina estetica ai pazienti odontoiatrici. Sia Massirone, Presidente dell'Agora che Prada, Presidente ANDI, sottolineano che la medicina estetica può ricoprire un ruolo importante nell'integrazione delle cure odontoiatriche, ma i percorsi formativi sono molto differenti così come le relative professionalità.
I corsi di Medicina Estetica, che non è una specializzazione ufficiale in Italia, durano 4 anni come un normale percorso specialistico. Per tale motivo si ritiene di individuare dei percorsi formativi clinici e terapeutici atti a fornire al paziente rimedi efficaci e sicuri.

Gianfranco Prada lo definisce “un grande risultato” e prende l'impegno di diffonderlo presso tutti gli iscritti (oltre 23.000), condividendo con i colleghi della Medicina Estetica la lotta contro l'abusivismo. D'accordo il Presidente della Sies, Maurizio Priori, su questa battaglia contro l'abusivismo in questo settore praticato per lo più dalle estetiste. In tal senso suggerisce anche l'opportunità per i 6-7 mila medici estetici, senza alcuna contrapposizione, di lavorare all'interno dello studio odontoiatrico, potendo tra l'altro praticare trattamenti e interventi su qualsiasi parte del corpo, integrando così le competenze e le specificità del collega. Questo a suo giudizio, in un momento di crisi, creerebbe nuove reciproche opportunità. Nello studio ci può essere lo studio di medicina estetica, fatta da medico estetico.

Prada sottolinea, in tal senso, che uno studio odontoiatrico, che vuole anche aprirsi alla medicina estetica, deve controllare quali tipi di normative e autorizzazioni siano necessarie nella propria regione. In talune, infatti, è necessaria una autorizzazione ad hoc.

Nell'ottica di coerenza con il messaggio che trasferisce questo documento, e quindi che per l'Odontoiatra i limiti di intervento sono i mascellari e non il terzo inferiore del viso o altre parti ancora, i 12.000 assicurati con la convenzione di ANDI Servizi non avranno più copertura assicurativa per la medicina estetica eseguita al di là delle proprie competenze.
Pur se, come sottolineano Nobili e Scarpelli, rimane un Gentleman Agreement per ora, questo è un documento e un accordo storico, che non esiste altrove nel mondo e che potrà essere trasferito altrove.
Obiettivo adesso è farlo recepire nelle Raccomandazioni, che sono soggette a continue revisioni e integrazioni.

To post a reply please login or register
advertisement
advertisement