DT News - Italy - Scompare a Milano Ennio Giannì. Maestro di medicina e odontoiatria

Search Dental Tribune

Scompare a Milano Ennio Giannì. Maestro di medicina e odontoiatria

D. Caprioglio

D. Caprioglio

gio. 26 maggio 2016

salvare

Con Ennio Giannì, mancato a Milano il 22 maggio, scompare un maestro di medicina e odontoiatria. Nato a Gallipoli il 5 gennaio del 1919, laureato in Medicina a Roma nel 1941, specializzatosi in Odontostomatologia, Chirurgia plastica e Oncologia nel 1967, divenne nel 1973 professore ordinario, dirigendo, per oltre 44 anni, la Clinica odontoiatrica di Milano.

A lui si deve l’avvio della terza Scuola di specializzazione in Ortognatodonzia, istituita a Milano nel 1977, sull’esempio di quella fondata da Paolo Falconi a Cagliari (1973) e da Benito Miotti a Padova (1975). Da quella Scuola usciranno allievi quali Antonino Salvato, Giampietro Farronato e Franco Santoro ed altri fondatori di nuove scuole (Pietro Bracco, Giuseppe Sfondrini e Giorgio Nidoli), a dimostrazione tangibile dell’eclettismo del maestro e della sua capacità di perpetuare nei discenti la continuità delle conoscenze impartite. Protagonista attivo della scena medico odontoiatrica, quand’era già professore emerito, venne insignito nel 2012, della laurea honoris causa in Odontoiatria presso l’Università degli Studi di Milano.

Autore di 300 pubblicazioni scientifiche sulle principali riviste, rimangono fondamentali alcune sue ricerche sulla crescita cranio-facciale, la disfunzione ATM, la chirurgia ortognatica: primo in Italia a eseguire una valutazione cefalometrica al computer in tre proiezioni, primo ad usare la microscopia elettronica nel 1956. Sua è la diagnosi tridimensionale olistica in ortognatodonzia, ma anche importanti ricerche sulla funzione respiratoria, la postura, la fonetica e sul ripristino delle multifunzioni stomatognatiche. Degne di nota alcune sue affermazioni, tra cui forse la più celebre che recita: «L’incertezza della conoscenza non si differenzia dalla sicurezza dell’ignoranza». Un maestro indiscusso, fino all’ultimo contraddistinto da lucidità, passione ed entusiasmo. Altrettanto meritevole, anche se poco conosciuto, il suo prodigarsi durante la Guerra per la salvezza degli ebrei a Roma. Pienamente condivisibile, appare pertanto la definizione del suo ex allievo Francesco Capozzi, che lo ricorda così: «Uno scienziato dell’anima, non un mercante di scienza!».
 

To post a reply please login or register
advertisement
advertisement