DT News - Italy - L’onda lunga del consenso sul congresso del Collegio Docenti al S. Raffaele

Search Dental Tribune

L’onda lunga del consenso sul congresso del Collegio Docenti al S. Raffaele

advertisement
Enrico Gherlone, Presidente Collegio Docenti.
m.boc

m.boc

mer. 15 aprile 2015

salvare

Nella prefazione dell’opuscolo illustrativo del XXII Congresso, il Presidente del Collegio docenti, Enrico Gherlone aveva detto che sarebbe stato «un momento di alta partecipazione», definendo «attuale e caldo, quello che vedrà impegnato nella lectio magistralis il Professor Massimo Cacciari sull’“Università, quale futuro?”».

Mai previsione fu più azzeccata. Perché sul Congresso svoltosi il 10 e l’11 al San Raffaele, di cui abbiamo già dato notizia (vedi sito Dental Tribune) dobbiamo ritornare, constatando quanto Gherlone avesse visto bene. Lo conferma lui, come organizzatore, ma anche, con piena convinzione, i partecipanti: un coro di consensi unanime di cui diamo qui un accenno.

Gherlone puntualizza giustamente alcuni aspetti particolarmente qualificanti: «Tre grandi corsi dove la gente non poteva stare in aula dovendo uscire tanto era pieno», «un corso pratico su manichini dove non si sono potute recepire le domande, perché troppe» e «un’inaugurazione con più di 900 persone. con un dibattito non solo filosofico (Cacciari) con praticamente tutti gli Stati generali dell'odontoiatria su formazione, accessi a numero programmato, odontoiatria sociale tramite un Del Debbio propositivo». Il presidente conclude il suo riesame, osservando soddisfatto come «praticamente tutti i rettori lombardi abbiano partecipato alla Tavola rotonda». Se non bastano questi flash per dare un’idea del successo, soccorre il dato numerico, sempre eloquente in sé: «Un congresso di quasi tremila persone, che di solito non profferiscono parola – sottolinea – che alla fine si sono alzate entusiaste con un applauso di tre quattro minuti».

Le impressioni dei partecipanti non sono da meno. Carmen Mortellaro: «Un Congresso all’insegna dell’attualità, modernità, di progresso scientifico e di una auspicata solidale amicizia in un momento in cui la criticità dei contenuti socio-politico-economici ne faceva sentire particolare bisogno».
Le fa eco il prestigioso Tamà (Carlo Guastamacchia) che definisce “sbalorditivo” il concorso dei partecipanti. Più di tutti si dilunga Luigi Guida, professore alla Seconda Università di Napoli: «Evento di altissimo livello sotto tutti i profili – sottolinea – : culturale, accademico, rapporti con le società scientifiche e con gli altri soggetti istituzionali. Una location validissima – aggiunge – in quanto dotata di tutti gli spazi e attrezzature necessarie per i molteplici eventi culturali e la parte merceologica-espositiva. Inoltre (cosa che non guasta assolutamente ndr.) una sede comoda ed economica da raggiungere anche per gli studenti e i giovani che arrivano in treno».

Forse il complimento più convincente (e convinto) viene tuttavia da Laura Strohmenger, che certamente non brilla per la sua espansività, la quale lo etichetta, lapidariamente, secondo il suo stile, come un “congresso da ricordare”. Detto da lei è quasi una medaglia al valore.

To post a reply please login or register
advertisement
advertisement