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L’igienista importante risorsa per “preparare il terreno”. Dal Congresso AIDI il nuovo Direttivo

mar. 4 dicembre 2018

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Intervista ad Antonella Abbinante, presidente AIDI, all’indomani del XXVIII Congresso nazionale di Bologna (16/17 novembre).

Innanzitutto un commento sulla nota dominante del congresso
Nota dominante è l’Igienista Dentale come figura professionale di convergenza e diramazione di informazioni, indicazioni e competenze. L’Hub & Spoke di cui si è ispirato il Congresso ha l’obiettivo di riunire in un’unica rete professionisti del mondo odontoiatrico e non, per offrire al paziente percorsi di cura “integrati” in grado di sfruttare i punti di forza delle diverse discipline e garantire un approccio preventivo, diagnostico e terapeutico a 360 gradi.

Tra le molte novità, nasce un Centro studi. Che cosa si propone?
Per svolgere appieno la nostra mission di Associazione Maggiormente Rappresentativa, ora Associazione Tecnica Scientifica, grazie all’inserimento da parte del Ministero della Salute nell’apposito elenco di recentissima pubblicazione, abbiamo costituito un Centro Studi con la finalità di aiutarci a diventare un riferimento per la prevenzione e la cura della salute del cavo orale. Gli obiettivi sono coerenti e perfettamente integrati con quelli di AIDI. In particolare: collaborare con le Società Scientifiche, sviluppare percorsi formativi caratterizzati da elevati standard qualitativi, sostenere l’elevata professionalità dell’ID, favorire la multidisciplinarità della professione dell’ID, contribuire alla formulazione di linee guida e verificarne l’attuazione nella pratica clinica.

Il SindacAIDI… ma l’AIDI non fungeva già da organismo sindacale? Non era stato detto che all’istituzione dell’Albo, le Organizzazioni più rappresentative si astenessero dal fare sindacato?
L’AIDI, pur non essendo un sindacato, in qualità di Associazione Maggiormente Rappresentativa ha sempre tutelato e difeso gli interessi professionali della categoria consentendole di essere riconosciuta come interlocutore di tutto rispetto presso le istituzioni pubbliche. Con la creazione dell’albo e il suo riconoscimento come Associazione Tecnico Scientifica, sarà necessario soddisfare ulteriori esigenze della professione: dalla tutela previdenziale ed assistenziale, alla partecipazione alle trattative per la conclusione di contratti e accordi che interessano la categoria, all’assunzione di ogni iniziativa, anche giurisdizionale, presso autorità, enti, organismi nazionali ed internazionali (pubblici e privati) per la tutela degli interessi degli igienisti dentali. SindacAIDI rappresenterà quindi un nuovo soggetto, distinto ed autonomo rispetto ad AIDI assumendosi la responsabilità di rappresentare e difendere gli iscritti facendosi portavoce di tutte le istanze dei professionisti igienisti dentali.

Che cosa emerge dalla statistica illustrata da Stefano Checchi (di cui daremo più ampia notizia in seguito ndr.)
Da quella analisi sono emersi chiaramente i punti di forza dell’Igienista dentale considerato un portatore di valore professionale, reputazionale ed economico per lo studio odontoiatrico. Un professionista dalle elevate competenze professionali sviluppate attraverso un aggiornamento continuo, che presta attenzione ai bisogni del paziente e le cui doti comunicative permettono di fungere da potente leva per fidelizzare i pazienti.

Come giudica l’affermazione di Filippo Graziani secondo cui parodontologo e igienista dentale, tranne che per la chirurgia e la diagnostica, non sono molto diversi l’uno dall’altro?
Questa affermazione mi trova in piena sintonia. Dopo un adeguata diagnosi formulata dall’odontoiatra, l’igienista è oggettivamente, un professionista in grado di condurre piani di trattamento e mantenimento della salute orale con senso di responsabilità e rispetto per ogni fase, sia terapeutica che motivazionale, atta a garantire al paziente, anche in presenza di parodonto ridotto, livelli minimi di infiammazione e il controllo dei fattori di rischio modificabili.

Lei ha un nuovo Direttivo. Quali sono i criteri qualificanti? Che cosa si aspetta dai nuovi consiglieri?
Il nuovo Direttivo Nazionale che resterà in carica sino al 2021, ha l’onere e l’onore di proseguire il lavoro svolto da ciascun componente di quello uscente - a cui va la tutta mia riconoscenza per i traguardi raggiunti - e in particolare a chi ha terminato il mandato come Caterina Di Marco, Monica Castellaro, Stefano Checchi, Paola Gavoglio e Gabriella Cagnin. Sono sicura che quello nuovo si impegnerà al meglio, in quanto composto da colleghi di valore professionale e umano e che saprà condurre la professione a livelli sempre più qualificanti.

Le cariche attuali sono così distribuite: Vice Presidente Giuliana Bontà, Segretario Nazionale Cristina Comi, Tesoriere Viviana Cortesi Ardizzone, vice Segretario Pietro La Bruna, Coordinatore dei Regionali Enrica Scagnetto, Responsabile delle Problematiche professionali Domenico Pignataro, Consiglieri Culturali Maria Teresa Agneta e Valentina Giuliani Rò. Nel Collegio dei Probiviri Marialice Boldi, Michela Rossini, Gabriella Cagnin e nel Collegio dei Revisori Caterina Di Marco, Carriere Roberto.

Nel corso del congresso si è parlato di ridurre la percezione di antagonismo tra ID e odontoiatri. Cosa significa?
Significa aver voglia di camminare insieme su strade parallele ben delineate dalle specifiche competenze in un rapporto di collaborazione sinergica, con la consapevolezza che l’igienista è una importante risorsa nel “preparare il terreno” agli interventi del dentista e che può rappresentare un collante di integrazione e stimolo al miglioramento continuo nello studio.

 Che cosa vorrebbe dire agli igienisti non ancora iscritti?
Vi aspettiamo in AIDI per costruire insieme il futuro di una professione che oggi ha già solide fondamenta.

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