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Le relazioni tra microbioma orale, variazioni genetiche e parodontite esaminate in un nuovo studio

Un Gruppo di ricercatori ha analizzato l’importanza delle differenze genetiche e la natura del microbioma orale nello sviluppo della parodontite (Immagine: NassonSnitwong/Shutterstock).

mar. 28 settembre 2021

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OKAYAMA, Giappone: dal momento che la parodontite è stata collegata a condizioni di salute sistemica, tra cui malattie cardiache, diabete, cancro e Alzheimer, la ricerca continua per comprenderne meglio le cause. A tal fine, un nuovo studio giapponese ha interrogato le associazioni sui polimorfismi genetici, la tipologia più comune di variazione genetica umana, gli stadi del microbioma orale e lo sviluppo della malattia parodontale.

Un team di ricercatori provenienti da diverse università giapponesi ha condotto il seguente studio. Hanno prima di tutto eseguito un’analisi trasversale nella quale sono stati analizzati, a livello del genotipo, 14539 partecipanti e hanno effettuato il campionamento su saliva di un gruppo di 385. Di questo gruppo. 22 individui sono stati trattenuti per lo studio e divisi in un gruppo di soggetti affetti da parodontite e in un gruppo di controllo in base alla loro situazione parodontale.

In un comunicato stampa, i ricercatori hanno spiegato che lo sviluppo di infezioni, orali o meno, è influenzato da differenze tra gli individui e queste possono influenzare la suscettibilità a determinati agenti patogeni e la probabilità pertanto di contrarre determinate malattie.

«Diversi studi sulla parodontite hanno dimostrato che lo sviluppo della malattia è associato alla natura del microbioma orale e al polimorfismo genetico» ha affermato il dott. Naoki Toyama, assistente professore presso il Dipartimento di odontoiatria preventiva dell’università di Okayama.

«Tuttavia non esiste uno studio che valuti contemporaneamente l’importanza di questi due fattori di rischio nello sviluppo della malattia”. Dopo l’analisi, il team della ricerca ha scoperto che la diversità beta dei microbi - il rapporto tra le diversità delle specie microbiche regionali e locali – era significativamente diversa tra il gruppo affetto da parodontite e il gruppo di controllo. Sono state trovate due famiglie batteriche (Lactobacillaceae e Desulfobulbaceae), così come il batterio Porphyromonas gingivalis, solo nel gruppo di soggetti affetti da parodontite. Tuttavia, non è stata riscontrata alcuna relazione tra il polimorfismo genetico e lo stato parodontale, suggerendo che la composizione del proprio microbioma orale svolge un ruolo maggiore per la salute parodontale rispetto ai geni».

«Il fatto che la prevalenza della parodontite sia associata al microbioma piuttosto che all’identità genetica dell’individuo motiverebbe i medici a prestare maggiore attenzione alla composizione del microbioma piuttosto che a fattori esaminati durante lo screening parodontale e a progettare un trattamento personalizzato per la parodontite” ha affermato Toyama.

Lo studio, intitolato “Comprehensive analysis of risk factors for periodontitis focusing on the saliva microbiome and polymorphism è stato pubblicato online il 14 giugno 2021 sull’International Journal of Environmental Research and Publich Health.

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