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Intervista a Denis Cecchinato sul secondo meeting della Community PEERS

mer. 18 gennaio 2017

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Quali sono le sue personali impressioni in merito a questo secondo appuntamento per la Community PEERS?

Il primo incontro, che si è tenuto nel 2015, è stato di carattere quasi solo conoscitivo: tre comunità di professionisti, con tre sistematiche diverse e con storie tra loro diverse si sono incontrate per la prima volta. Adesso, in questo secondo meeting PEERS, ci sentiamo davvero un’unica comunità: diverse sistematiche ma un unico obiettivo, offrire il gold standard terapeutico ai nostri pazienti. Ciò è possibile in quanto i prodotti implantari Dentsply Sirona sono fra i più sperimentati; è una questione di “genetica aziendale”: la Dentsply Sirona è sempre stata e sarà sempre di più una compagnia fortemente orientata alla ricerca.

Significa sostanzialmente che i prodotti arrivano sul mercato dopo un lungo processo finalizzato a certificarne la “bontà”.
Il prossimo passo sarà la connessione culturale con il mondo delle apparecchiature Sirona che io trovo estremamente affascinante. Sarà uno scambio culturale molto inedito e costruttivo.

Da questo scambio che cosa pensa che potrà nascere?
Possiamo immaginare come sarà il futuro: trattamenti sempre più rapidi, meno invasivi e più efficaci per i nostri pazienti.

Alcuni relatori hanno sostenuto, durante i loro interventi, che il fattore tempo è il vero costo nel trattamento implanto-protesico, non tanto quindi la sistematica implantare in sé e per sé.
Il costo vero del nostro lavoro è il costo orario dell’ambulatorio. Meno tempo impegniamo nelle sedute con il paziente, più saremo competitivi. La connessione con Sirona ci permetterà non solo di ottimizzare i tempi e i costi, ma anche ridurre in maniera drastica il disconfort del paziente.

Quali saranno i prossimi passi dell’incontro tra la Community PEERS e il mondo della “Sirona Academy”?
Innanzitutto, stiamo studiando una nuova formula per il prossimo evento PEERS che si terrà nell’ultimo quadrimestre 2017: il programma sarà fortemente influenzato dall’integrazione delle due aziende e dalle importanti novità che Dentsply Sirona comunicherà al prossimo IDS di Colonia a Marzo 2017. Sono convinto che sarà un momento culturale innovativo dove verranno trattati temi completamente nuovi e dove all’interno di PEERS sarà piacevolmente accolta la comunità di odontoiatria digitale ereditata da Sirona.
Inoltre, dalla fusione è nata la “Dentsply Sirona Academy” che offre un programma di formazione, esperienza diretta, abilitazione all’uso e approfondimento specifico completo su tutte le soluzioni Dentsply Sirona, finalizzato a supportare il successo e lo sviluppo professionale di medici, odontotecnici e di tutto il team odontoiatrico, anche in campo implantoprotesico. Parte delle attività si svolgerà nella sede di Verona della “Dentsply Sirona Academy”, dove a disposizione degli odontoiatri e odontotecnici sono state allestite sale corsi attrezzate con le tecnologie Dentsply Sirona per training teorico-pratici (hands-on).

Lei in qualità di past president SIO ha partecipato alla fusione della stessa con SICOI?
Certo, da socio fondatore ho partecipato a tutti i lavori. Era da molto tempo che il mercato culturale chiedeva questa fusione. La nuova Italian Academy of Osseointegration avrà un grande successo.

Le persone sono tornate ad avere voglia di conoscere, di sapere?
Molto. C’è ancora tanto da conoscere e apprendere. Per quanto riguarda la formazione di base e specialistica l’Italia riveste ancora una posizione di paese leader. A differenza del passato gli italiani non fanno ricerca solo all’estero, ma anche in Italia e con grande successo; questo è uno dei motivi di questo nuovo fermento culturale che stiamo vedendo da qualche tempo.

Torniamo all’argomento di questo meeting, il post-estrattivo.
È un argomento sempre di grande interesse e fascino. Abbiamo visto in queste due giornate come il tema è stato interpretato in forma sensibilmente differente, a seconda della sistematica utilizzata. Sono nati sistemi implantari e device dedicati al post-estrattivo. Il disegno di questi impianti è stato realizzato dopo la dimostrazione di un razionale biologico molto preciso. Questo è fantastico: prima si trova il razionale biologico e dopo si disegna, si costruisce, si investe, si produce, si vende il device. Si tratta di un’operazione molto pulita, a mio giudizio. Un lavoro quindi di grande ricerca, quasi totalmente realizzato in Europa.

Riguardo ancora al post-estrattivo. Si è spesso sottovalutata l’estrazione, specie per un certo periodo. Adesso è di nuovo di grande attenzione. Quanto è davvero importante secondo lei?
È un atto importate, specie se si deve utilizzare il sito per poi inserire un impianto post-estrattivo. Essere “gentili”, preservando la cresta ossea, soprattutto non andando a intaccare il piano buccale è importante. I protocolli di lavoro stanno cambiando: ci sono molto meno estrazioni che nel passato. Oggi sappiamo che dobbiamo fare l’impossibile per salvare il dente naturale: il dente, anche quello compromesso dal punto di vista paradontale, può essere trattato con degli adeguati protocolli operativi parodontali, dando prognosi lunghe, favorevoli.

È soddisfatto della formula delle tavole rotonde?
Certo. L’idea è di presentare la clinica e lanciare il messaggio tra persone molto qualificate, per poi condividere le riflessioni e le esperienze il giorno dopo in tavoli di discussione. Da questi tavoli escono delle statistiche, dei numeri su cui confrontarsi anche in seguito. Ritengo che le tavole rotonde organizzate in questo modo siano un modello molto moderno di interscambio culturale dove viene completamente abolita la lezione frontale: tutti i partecipanti sono attivamente coinvolti nella discussione.

La conometria è un nuovo concetto emergente?
Sì, ma in realtà ha basi molto lontane. Adesso ha acquistato molto attualità per i concetti già ribaditi: minor utilizzo di tempo, maggior detergibilità del manufatto, costi contenuti rispetto al trattamento tradizionale, assenza di utilizzo del cemento.

Chi sarà il prossimo presidente PEERS dopo il 2017?
È stato nominato il dott. Marco Degidi, che tra l’altro ha portato avanti con passione i temi della formazione.

Molte grazie per l’intervista.

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