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Indagine denuncia l’allarmante aumento di antibiotici prescritti dai dentisti

L’abuso di antibiotici porta alla loro minor efficacia con grave rischio per la salute umana. (Foto: Zerbor/Shutterstock)

lun. 15 febbraio 2016

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Vancouver, Canada. A causa del largo uso di antibiotici, la resistenza ai microbi è diventata una delle principali preoccupazioni per tutti i tipi li di assistenza sanitaria del mondo. I ricercatori canadesi, primi nel mondo ad analizzare il trend di prescrizioni per l’utilizzo di antibiotici in odontoiatria nel periodo 1996/2013, hanno scoperto che anche se l’uso di antibiotici in quel periodo nel complesso è diminuito, le ricette di antibiotici rilasciate dai professionisti del dentale, è aumentato in modo significativo.

Lo studio, svolto presso l’Università della British Columbia, in Canada, si è concentrato sui dati delle di quella provincia. Nell’analisi, i ricercatori hanno utilizzato l’unità giornaliera DDD, così definita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, esprimendo i tassi di prescrizione di DDD per 1.000 abitanti al giorno con DID.

Tra il 1996 e il 2013 è stato rilevato un calo generale del 12,7 per cento di antibiotici prescritti: nel 2013, nella British Columbia sono state stilate 2,6 milioni ricette, l’11,3 per cento delle quali in ambito odontoiatrico. La maggior parte (87,5 per cento) è stata prescritta da medici, con un indice di prescrizioni in aumento di oltre il 62 per cento (da 0,98 DID nel 1.996 all’1,59 DID del 2013).

Per quanto riguarda prescrizioni specifiche, è stato rilevato un maggior uso di amoxicillina e di clindamicina, due specialità più comunemente usate in odontoiatria nel 2013. Nel ridotto spettro antibiotico la penicillina V al contrario è diminuita in modo significativo, anche se è un primo agente antibiotico comunemente raccomandato in molte situazioni odontoiatriche. La tendenza desta preoccupazione, perché l’amoxicillina è associata alla resistenza degli antibiotici a vari batteri, tra cui la meticillina, resistente allo stafilococco aureo, che, come noto, può causare pericolose infezioni del sangue, chirurgiche e polmoniti. Secondo i Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie, almeno 2 milioni di persone ogni anno nei soli Stati Uniti vengono infatti aggrediti da batteri resistenti agli antibiotici e almeno 23.000 muoiono ogni anno come conseguenza diretta di queste infezioni.

Intitolato “Antibiotic prescribing by dentists has increased: Why?” la ricerca è stata pubblicata online il 5 febbraio sul Journal of the American Dental Association prima della stampa.

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