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Il ruolo dell’Igienista nella preparazione del paziente chirurgico

Patrizia Biancucci

Patrizia Biancucci

mer. 15 gennaio 2020

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“La riduzione dell’invasività nelle procedure odontoiatriche” è il titolo del 7° Congresso Istituto Stomatologico Toscano, presso il Grand Hotel Principe di Piemonte di Viareggio, il 24-25 gennaio 2020.

Lo scopo di questo congresso annuale è quello di proporre a Odontoiatri e Igienisti dentali un percorso comune di aggiornamento utile ad affrontare insieme le nuove tendenze di mini invasività grazie a una approfondita conoscenza dei reciproci problemi. Le procedure mini-invasive si applicano nella terapia parodontale chirurgica e non chirurgica, nella chirurgia muco-gengivale, in ortodonzia, in odontoiatria restaurativa, in chirurgia computer assistita con il relativo supporto dell’Igienista dentale, che provvederà anche al mantenimento igienico dei materiali da restauro.

Il dr. Giacomo Oldoini, docente Coordinatore dei Master Universitari di I livello in Igiene Dentale ad indirizzo Perimplantare e Parodontale presso l’Istituto Stomatologico Toscano, nella sua relazione “Il ruolo dell’Igienista nella preparazione del paziente chirurgico”, spiega come la preparazione del paziente alla chirurgia passa attraverso la formazione, intesa come flusso di conoscenza che tramite la comunicazione fluisce dalla professione al professionista, fino ad arrivare al paziente.

I moderni protocolli dell’Istituto Stomatologico Toscano di gestione del paziente in preparazione iniziale e in mantenimento, permettono di portare efficacemente il paziente ad uno stato di salute biologica, e quindi sociale, nel suo rapporto con lo studio professionale. L’evoluzione dallo stato di Malattia a quello di Salute porta con sé un preciso dogma del benessere fisico e psichico: l’equilibrio.

Dr. Oldoini, quando pensiamo al paziente chirurgico lo immaginiamo già pronto per l’intervento. Quando comincia la preparazione da parre dell’Igienista?
La preparazione del paziente chirurgico comincia nel momento in cui questi incontra l’Igienista dentale, dunque l’incontro con l’igienista è da considerare vero inizio.

Come si è evoluta negli ultimi decenni la preparazione del paziente chirurgico?
Proprio per quanto detto prima, possiamo allineare l’evoluzione del paziente chirurgico alla crescita della professione odontoiatrica sempre più improntata sul Team Approch. Le finalità terapeutiche per il paziente passano attraverso la progettazione di un piano di cura in cui sia il paziente stesso l’attore principale della fase preparatoria, a differenza del passato in cui questo svolgeva un ruolo maggiormente passivo o comunque limitato alle prescrizioni post trattamento.

Dr. Oldoini, le procedure adottate oggi dall’Igienista si possono considerare minimamente invasive? E perché?

La professione dell’igienista dentale oggi è la spiccata espressione della mini-invasività: ciò che in passato era affidato prevalentemente alla chirurgia, oggi è quasi sempre affidato alla terapia non chirurgica con grandi risultati. Le tecniche, le strategie e gli obiettivi sono sempre più finalizzati al massimo mantenimento delle strutture biologiche e alla salvaguardia dell’estetica.

Gestione del paziente iniziale e in mantenimento fino al benessere psico-fisico: ci spiega cosa significa in concreto?
Il paziente in preparazione iniziale generalmente parte da uno stato di malattia, o quantomeno di salute precaria, e deve essere portato ad uno stato di salute. Il tema del raggiungimento dell’equilibrio come condizione necessaria per la salute è assolutamente attuale e il significato del termine stesso considera la continuità. L’equilibrio è una condizione che l’individuo raggiunge lavorando su molteplici aspetti, e la condizione psicofisica è molto importante in questo!

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